In crescita in Italia i mercati dell’automazione industriale e dei componenti elettronici

Pubblicato il 31 maggio 2006

Il messaggio è senz’altro promettente: il mercato dell’automazione industriale in Italia è destinato a crescere nel 2006 a un ritmo del 2,6%, superiore quindi a quello registrato nello scorso anno.

Questo il dato sintetico indicato a Milano, in occasione della presentazione della Technology Exhibitions Week, il nuovo grande evento mondiale della componentistica, della strumentazione, dell’automazione e della manutenzione per l’industria, in programma dal 20 al 23 settembre 2006 presso il nuovo polo di Fiera Milano-Rho, dal presidente del Gisi Aldo Campaner a commento dei dati raccolti nella nuova edizione dell’Osservatorio sull’andamento del Mercato dell’Automazione Industriale in Italia, che riporta i risultati di fatturato raggiunti nel corso del 2005 e la previsione per il 2006 ottenuta dalla proiezione dell’andamento dei nuovi ordini nella seconda metà del 2005 stesso. L’Osservatorio, promosso da AssoAutomazione (Federazione Anie) e Gisi, rappresenta ormai un punto di riferimento obbligato per il mercato dell’automazione e della strumentazione industriale, civile, di laboratorio e delle reti di pubblica utilità e del traffico: sono questi infatti i “confini” entro cui si colloca lo studio, che viene condotto con una metodologia rigorosa coinvolgendo le aziende associate alle due associazioni e che nel complesso rappresentano il 75% circa del mercato.

Il dato è ancor più significativo se si considera il punto di vista della domanda, cioè i quattro principali segmenti di sbocco dei prodotti, ovvero: l’industria di processo, le reti di pubblica utilità e traffico, l’industria manifatturiera e gli edifici a uso civile e industriale. Si nota allora che il fatturato complessivo, che nel 2005 ha raggiunto i 3.228 milioni di euro, risulta così distribuito: 48,6% nell’industria manifatturiera, 35,6% nell’industria di processo, 9,5% nelle reti di distribuzione e 6,3% nel building. I dati elaborati da AssoAutomazione e Gisi consentono di stimare per il 2006 incrementi del 2,6% nell’industria di processo, del 2,1% in quella manifatturiera, del 3,9% nelle reti di distribuzione e di un buon 4,2% negli edifici.

Interessanti anche le analisi dettagliate per tipologia di prodotto. Si trova infatti che i sistemi di controllo, sia industriale sia civile, i sensori e la strumentazione di misura continuano la crescita già rilevata lo scorso anno; strumentazione da quadro, apparecchiature di prova, valvole e attuatori, e analizzatori di gas e liquidi invertono la tendenza discendente e riprendono a crescere; gli azionamenti e i gruppi di continuità crescono ma a ritmo inferiore a quello degli ultimi due anni; mentre soltanto le apparecchiature di laboratorio passano da due anni di incrementi significativi a un’iniziale riduzione dell’1%.

Anche l’industria elettronica lancia un messaggio favorevole. Nel corso dell’incontro stampa per la Technology Exhibitions Week, Pierantonio Palerma di Tecnoimprese-Assodel ha potuto finalmente parlare di un mercato che ha ripreso a crescere anche in Italia.

A fronte di una situazione mondiale che ha visto nel 2005 il mercato dei chip attestarsi sui 227,5 miliardi di dollari, con una crescita annua del 6,8%, e che prevede per il 2006 un tasso di crescita del 7,9%, il mercato italiano ha chiuso il 2005 con un totale di 1.269 milioni di euro. Tale cifra va suddivisa in 445 M€ di fatturato diretto dei produttori a clienti Oem e in 824 M€ di fatturato della distribuzione. Per il primo trimestre 2006 tali cifre sono stimate rispettivamente in 375,8 M€ totali suddivisi in 131,4 M€ di fatturato diretto e 244,4 M€ nella distribuzione. Come si vede quest’ultima fa la parte del leone, rappresentando il 65% del totale, con piccole oscillazioni nei vari trimestri. La crescita è particolarmente notevole se si considerano i valori al netto dell’effetto PC e raggiunge punte elevate per prodotti come i display LCD, i componenti BIP e MOS e gli analogici.
Se quindi il primo trimestre è stato buono, Palerma è convinto che i successivi saranno ancora meglio.