I Fab Lab italiani a Research to Business

Pubblicato il 21 giugno 2016

I rappresentanti dei Fab Lab italiani ed europei si sono confrontati a Bologna in una due giorni di lavoro all’interno di R2B (Research to Business), il salone internazionale della ricerca industriale e dell’innovazione organizzato da Regione Emilia-Romagna, Bologna Fiere, Smau e Aster, consorzio regionale per l’innovazione e la ricerca industriale.

I Fab Lab – è stato detto durante Research to Business – sono i nuovi protagonisti della manifattura 4.0. Laboratori che offrono servizi personalizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti. Spazi aperti, che nascono per portare la digital fabrication e la cultura open source in un luogo fisico, dove macchine, idee, persone e approcci nuovi possono mescolarsi liberamente.

In Italia sono a oggi 111 gli spazi con queste caratteristiche. L’Emilia-Romagna è la prima regione per numero di Fab Lab in Italia con 19 laboratori dedicati alla fabbricazione digitale, la Lombardia seconda ne ha 16 in tutto. Alle spalle della Lombardia, troviamo il Veneto (3° posto) con 12 Fab-Lab, il Lazio (4° posto) con 10 e prima del Sud Italia la Puglia (5°) con 7. Sesta è la Toscana (6 Fab-Lab), seguita da Sicilia, Campania e Marche con 5 Fab-Lab ciascuna.

Durante questa edizione di Research to Business i rappresentanti di Mak-ER, la rete della manifattura digitale in Emilia-Romagna principali, assieme a Fab Lab nazionali e ad un gruppo di esperienze europee eccellenti, si sono confrontati sul tema dei modelli di business in rapporto alla collaborazione con le imprese, allo sviluppo di attività educative e al ruolo dei Fab Lab come luoghi di progettazione per le comunità locali.



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