I trasporti tra i maggiori responsabili dell’inquinamento nelle città
Circa il 75% della popolazione europea vive in aree urbane e si stima che tale quota entro il 2020 raggiungerà un valore dell’80%, determinando un progressivo deterioramento dell’ambiente di vita e una crescente pressione sugli ecosistemi.
Per questo motivo l’osservazione continua di quanto avviene in questi importanti ambiti territoriali in materia di energia, mobilità, qualità dell’aria, rifiuti, acqua, suolo, natura e territorio, assume carattere di ineludibilità per la programmazione degli interventi e la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei cittadini.
Il III Rapporto Apat sulla qualità dell’ambiente urbano, presentato oggi dal Commissario Straordinario dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente, Giancarlo Viglione, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e del Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, affronta questi temi riferiti alle città capoluogo di provincia con popolazione superiore a 150.000 abitanti.
Sono intervenuti all’incontro i sindaci Walter Veltroni (Roma), Michele Emiliano (Bari) e Umberto Scapagnini (Catania), il presidente dell’Anci Leonardo Domenici e il presidente della Provincia di Napoli Riccardo di Palma.
Sintetizzando alcuni degli indicatori illustrati più dettagliatamente nel Rapporto emerge che la qualità dell’aria e delle emissioni, per quanto riguarda le concentrazioni di PM10, ozono e biossido di azoto nel periodo 1993-2005 non evidenziano nessuna tendenza alla diminuzione. Già a fine giugno 2006 nel 77% dei punti di osservazione è stato superato il valore limite giornaliero della concentrazione di PM10. Per l’ozono, nel 2005, nel 75% degli agglomerati è stata superata almeno una volta la soglia di informazione al pubblico. Nel 2005 si sono registrati nel 95% degli agglomerati superamenti del limite annuale di concentrazione del biossido di azoto che andrà in vigore nel 2010.
Il trasporto su strada costituisce la principale sorgente emissiva di PM10 per più della metà delle città considerate; per Roma il contributo stimato del trasporto su strada sul totale delle emissioni di PM10 è pari al 70%. Il contributo del settore industriale è consistente in particolar modo per i comuni in cui sono localizzati grandi poli industriali: Taranto (93%), Venezia (75%) e Genova (49%).