Il settore Industry di Siemens per la Fabbrica digitale del futuro

 
Pubblicato il 13 maggio 2014

In vista dell’importante appuntamento della prossima SPS Italia di Parma, Giuliano Busetto – Siemens Industry Sector Lead Italia – ha voluto sottolineare l’impegno di Siemens per offrire all’industria italiana soluzioni di eccellenza che ne garantiscano la competitività, preparandola a rispondere alle sfide poste dalla Fabbrica digitale del futuro.

“Se nei paesi maturi cresceranno le industrie ad alto contenuto tecnologico e di innovazione, nei mercati emergenti cresceranno gli investimenti in tecnologie produttive che consentano di aumentare la qualità, la sicurezza e l’efficienza della produzione”, spiega Busetto.

Ma la sfida del futuro, non solo per l’Italia, si chiama competitività: un risultato che passa per tre parole chiave: aumento dell’efficienza energetica e nella gestione delle risorse; riduzione del time-to-market grazie a cicli innovativi più brevi e alla capacità di gestire prodotti più complessi e grandi volumi di dati; flessibilità per abilitare una produzione di massa personalizzata, affrontare la volatilità dei mercati e aumentare la produttività.

Nel manufacturing quindi il futuro vedrà linee di produzione sempre più flessibili e veloci per adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato.

Grazie all’unione sempre maggiore tra meccanica, elettronica e informatica, secondo Busetto siamo ormai nell’era della “Digital Enterprise”: un paradigma che vede una convergenza sempre maggiore tra il mondo virtuale del design e della simulazione di prodotto e il mondo reale dell’ingegneria della produzione.

“Integrando i cicli di vita del prodotto e della produzione si può ridurre il time-to-market del 50%”, spiega Busetto.

Un ruolo chiave per l’industria del domani sarà giocato dai sistemi auto-adattativi e auto-ottimizzati di cui si sta occupando il programma Industry 4.0.

“Noi abbiamo già un esempio di fabbrica del futuro al nostro interno: ad Amberg, dove nascono i PLC Simatic, i prodotti comunicano con le macchine, i sistemi IT controllano e ottimizzano tutto, il livello di qualità è del 99,9988% per 12 milioni pezzi prodotti. Ad Amberg vengono processati 50 milioni di dati di processo di fabbricazione del prodotto al giorno”.

 

Cambiamenti organizzativi in vista

Come vi abbiamo anticipato su questo sito, dal 1 ottobre 2014 – in esecuzione della sua “Vision 2020” – Siemens operererà una importante riorganizzazione che vedrà la scomparsa degli attuali settori in favore di un nuovo modello di business. Una delle divisioni di Automazione sarò denominata proprio Digital Factory e metterà insieme insieme automazione, software e motion control. Per tutti i dettagli vi rimandiamo alla notizia che abbiamo già pubblicato.

 

 

L’importanza del Settore Industry

A livello globale, il gruppo Siemens ha registrato, nel 2013, ricavi per 75 miliardi di euro e ordini per 82 miliardi. Il settore Industry è responsabile di una quota significativa di questa torta: ben 20 miliardi.

In Italia Siemens nel 2013 ha fatturato 1,9 miliardi di euro. Di questi il settore Industry rappresenta quasi il 50%. Per questo il settore Industry di Siemens in Italia si colloca al quarto posto mondiale, alle spalle solo di Cina, Germania e Stati Uniti.

Il settore Industry può avvalersi in Italia del lavoro di oltre 300 ingegneri a Genova (centro di competenza per il MES) e di 200 ingegneri a Marnate (VA) per la laminazione dell’acciaio; ci sono poi un centro di competenza a Bologna sul Packaging e due sulle macchine utensili a Piacenza e Bolzano. Quello di Piacenza sarà anche il riferimento italiano di Siemens per Industry 4.0.

Nel 2014 Busetto prevede una crescita del suo settore compresa tra il 5% e il 10%.

Franco Canna



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