Ucimu-Sistemi per Produrre presenta la metodologia dei Key Performance Indexes

Pubblicato il 18 ottobre 2007

Al convegno, presenziato da Massimo Carboniero, consigliere Ucimu-Sistemi per Produrre, sono intervenuti, tra gli altri, Gian Maria Gros-Pietro, direttore dipartimento di economia, università LUISS “Guido Carli”, e Alberto Bombassei, vicepresidente Confindustria e presidente Brembo.

Obiettivo dell’incontro, aperto alla partecipazione delle imprese associate, era la presentazione delle caratteristiche e dei benefici che le aziende del settore possono trarre dall’utilizzo della metodologia dei KPI, che permette la valutazione della strategia dell’impresa nella cura del cliente.

Tale metodologia – ha affermato Massimo Carboniero, consigliere di Ucimu-Sistemi per Produrre – analizza gli aspetti qualitativi dell’offerta intesa nel suo complesso”.

“L’applicazione del metodo dei KPI – ha affermato Carboniero – permette, in concreto, di verificare le performance degli specifici processi aziendali rispetto agli obiettivi individuati dall’impresa nella definizione della propria strategia. Il valore sotteso a questa metodologia, che spinge l’imprenditore a attuare un processo di auto-valutazione del modo di fare impresa, rappresenta sicuramente un nuovo modo di intendere la prestazione aziendale. Si tratta infatti di un sistema che monitora, passo a passo, i risultati (performance) dell’azienda rispetto alle esigenze del cliente”.

“In ragione di ciò – ha concluso Carboniero – Ucimu-Sistemi per Produrre, da sempre attenta a supportare le imprese associate nel processo-percorso di crescita e sviluppo, intende inserire il metodo dei KPI tra i criteri di concessione e revisione del marchio Ucimu”.

Segno distintivo che valuta l’impresa e non il prodotto, il marchio Ucimu è oggi concesso a circa un centinaio di imprese associate, rispetto alle oltre duecento che fanno parte della compagine ucimista. L’obiettivo sotteso all’iniziativa è dunque quello di elevare sempre di più il livello qualitativo dell’offerta proposta dalle imprese associate a Ucimu-Sistemi per Produrre.

D’altro canto, come ha rilevato Gian Maria Gros-Pietro, profondo conoscitore del settore: “l’associazione, fin dalla sua nascita nel lontano 1945, ha operato in questo senso, cercando di interpretare e, ove possibile, anticipare l’evoluzione del contesto nel quale le imprese operano”.

“Il marchio Ucimu – ha osservato Gros-Pietro – nato quale garanzia di qualità del prodotto, è divenuto “bollino di qualità dell’impresa” considerata nel suo complesso e si accinge oggi a una nuova trasformazione che contempla il cliente. Con il metodo del Key Performance Indexes – ha concluso Gros-Pietro – il costruttore si impegna, ecco la novità dell’approccio, nei confronti del mercato verso il continuo miglioramento delle proprie performance”.

Alberto Bombassei – vicepresidente Confindustria e presidente Brembo – ha rilevato: “l’iniziativa intrapresa da Ucimu-Sistemi per Produrre è testimonianza concreta di quanto le associazioni confindustriali possano fare per supportare e stimolare le imprese a crescere verso livelli di qualità sempre più elevati, obiettivo, questo, tra i principali indicati da Confindustria. Ucimu-Sistemi per Produrre è tra le prime associazioni ad attuare questo strumento che, tra l’altro, contribuisce ad accrescere il senso di appartenenza delle imprese associate alla propria ‘categoria’ e a valorizzarne il marchio”.

“L’auspicio – ha concluso Alberto Bombassei – è che l’indirizzo indicato dalla associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione possa essere seguito anche da altre realtà del mondo confindustriale, in modo che il tema della qualità e dell’eccellenza, inteso nel suo senso più ampio, possa permeare sempre di più il tessuto industriale italiano”.