Wireless: sempre un occhio avanti

Pubblicato il 30 maggio 2008

Forse non tutti sanno che la tecnologia wireless, oggi ampiamente diffusa e utilizzata in molteplici ambiti, è nata già negli anni Settanta in Svizzera, dalle sperimentazioni di alcuni tecnici IBM. Inizialmente era poco impiegata ma ha preso sempre più piede grazie alla diffusione e la disponibilità a livello ‘popolare’ delle nuove tecnologie. Oggi viene utilizzata in una grande diversità di ambiti ed è conosciuta e utilizzata da esperti e no. Esistono diversi tipi di reti wireless, a seconda della necessità di quantità di informazioni da trasportare, della distanza da percorrere e dal tipo di sistemi master e slave connessi. I propositi sono quelli di continuare a diffondere questa tecnologia e soprattutto con procedure sempre più semplici da usare e a bassi costi, le caratteristiche richieste dal mercato. Il suo utilizzo è ampio ma il suo potenziale lo è ancora di più e lo si vuole sfruttare quanto possibile.

Uno dei primi obiettivi che si vogliono raggiungere è utilizzare la tecnologia wireless per i sistemi di fornitura: ipotizziamo una struttura ospedaliera all’interno della quale ci sia un serbatoio preposto all’erogazione dell’ossigeno. Il fornitore di ossigeno è connesso al serbatoio tramite rete wireless e può controllarne lo stato, sapere quando sta per finire e inviare una nuova fornitura, con un impiego ridotto di personale, tempo e denaro. Il collegamento alla base di questo sistema può essere interno al sistema oppure esterno. Questo tipo di impiego può essere adottato in molteplici ambiti e situazioni, maggiormente ‘consumer’ oppure riguardante i processi industriali.

Durante la conferenza che si è tenuta nella mattinata del 29 maggio al Bias di Milano dal titolo “la strumentazione wireless nell’industria di processo (2008 – sviluppo degli standard e delle applicazioni nei sistemi d’automazione), si sono alternati membri del comitato, esperti e studiosi ed è stato premiato un giovane ingegnere dell’università di Genova la cui tesi di laurea si è distinta per aver, soprattutto, fatto sperimentazione sul campo.

Il comitato AIS, Associazione Italiana Strumentisti, è una Associazione senza fini di lucro che si propone l’accrescimento e la diffusione di nozioni relative a strumenti e sistemi di misura e controllo. I.S.A. Italy Section è la Sezione Italiana dell’ISA, The Instrumentation, Systems and Automation Society che conta circa 40.000 soci. Scopo di entrambe è offrire agli iscritti un continuo aggiornamento professionale tramite convegni e giornate di studio e assicurando l’accesso agli Standard ISA, riferimento mondiale del settore.

Entro la fine dell’anno in corso sarà approvato definitivamente il nuovo standard per le reti wireless, sottoposto al vaglio del comitato. L’iter prevede il passaggio di draft iniziali a diverse realtà ed enti che ne studiano e analizzano le potenzialità e le fragilità e ne consegnano le bozze riviste, fino all’ottenimento del documento definitivo e quindi finale. Si tratta di un processo abbastanza lungo e complesso, ma perché vi sia una minor incidenza di errore, è necessario metterlo bene a punto: le realtà che comunicano sono infatti spesso molto diverse tra loro ed è necessario che ‘parlino la stessa lingua’ perché la comprensione e il passaggio delle informazioni avvenga in modo corretto, efficiente e con il minor numero di intoppi.



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