Rinnovabili, secondo Siemens l’Europa può risparmiare 45 miliardi
Uno studio realizzato da Siemens ha preso in analisi l’alimentazione elettrica dei sistemi produttivi di tutta Europa e ha identificato un notevole potenziale di ottimizzazione nell’uso dell’energia, in particolare in relazione agli attuali piani di espansione della generazione di energia da fonti rinnovabili.
Secondo lo studio, la scelta della location degli impianti riveste una grande importanza: se molti degli impianti europei fossero costruiti presso i siti che offrono i più alti rendimenti di energia elettrica, il risparmio ottenuto entro il 2030 ammonterebbe a 45 miliardi di euro in investimenti in energie rinnovabili. “In Europa, i soli impianti fotovoltaici che verranno installati entro il 2030 contano circa 138 gigawatt totali di energia. Se questi impianti venissero eretti in luoghi molto soleggiati, si potrebbero risparmiare 39 gigawatt ad impianto – con la stessa resa di potenza. La scelta del sito produttivo è fondamentale per l’efficienza e l’economia dell’energia eolica”, ha osservato Michael Süß, membro del Corporate Executive Committee di Siemens AG e CEO del Settore Energy di Siemens, in occasione del primo Congresso Europeo dell’Energia a Bruxelles.
Lo studio Siemens, realizzato in collaborazione con l’Università di Monaco, ha esaminato i sistemi di energia di tutto il mondo con l’obiettivo di verificare il loro tasso di utilizzo delle risorse, l’affidabilità dell’approvvigionamento, la sostenibilità e l’efficienza economica. È stato evidenziato che, in tutto il mondo, vengono sprecati ogni anno diversi miliardi di euro a causa di inefficienze nei sistemi energetici. Tra gli obiettivi dello studio c’è proprio quello di identificare con precisione e quantificare queste perdite per poi arrivare a proporre delle soluzioni. Siemens presenterà le sue conclusioni al congresso sull’energia più importante del mondo, il World Energy Congress (WEC), che si terrà a Daegu, nella Corea del Sud nel mese di ottobre 2013.
Siemens ha messo in luce quattro leve principali per l’ottimizzazione dei sistemi energetici in tutto il mondo, che possono essere più o meno efficaci a seconda delle caratteristiche regionali delle reti elettriche e della centrale elettrica stessa:
- ottimizzazione locale degli impianti di fonti rinnovabili: ovvero sfruttamento complessivo delle potenzialità regionali di generazione di energia e ricerca dei migliori siti per gli impianti solari, gli impianti di stoccaggio di energia idroelettrica e per le stazioni eoliche, così come l’ampliamento delle reti
- miglioramento dell’efficienza del sistema elettrico nel suo complesso: per esempio, l’efficienza media delle centrali elettriche a carbone in Europa raggiunge il 38%, mentre gli impianti più moderni possono raggiungere il 46% dell’efficienza. L’installazione di apparecchi elettrici più efficienti nelle industrie e nelle singole abitazioni significherebbe un ulteriore taglio delle emissioni di CO2 e dei costi
- miglioramenti nelle centrali di energia mista: il passaggio dal carbone al gas nelle centrali elettriche ridurrebbe considerevolmente i volumi di anidride carbonica emessa dalla produzione di energia convenzionale. Questo comporterebbe un potenziale risparmio annuo di 365 milioni di tonnellate di CO2 in Europa, equivalente alla metà di tutte le emissioni della Germania
- maggiore utilizzo dell’energia elettrica per i fabbisogni energetici: invece di generare energia localmente, bruciando petrolio e gas naturale per riscaldare gli edifici, l’energia potrebbe essere generata in modo più efficiente in centrali di grandi dimensioni, e gli impianti di riscaldamento elettrico ad alta efficienza potrebbero essere utilizzati in case isolate termicamente – almeno nelle regioni con una copertura su larga scala della rete elettrica.
Ulteriori risultati ottenuti dallo studio verranno presentati e discussi il 4 giugno a Mosca, il 9 luglio a Juno Beach, in Florida, l’1 agosto a Pechino e il 4 settembre ad Abu Dhabi. Un’analisi complessiva preliminare sarà presentata a Daegu, in Corea del Sud, il 15 ottobre.
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