Dieci anni di storia.
Dalla rivista:
Fieldbus & Networks
Sicurezza ‘al lavoro’
Nel maggio 1998 i membri dell’organizzazione AS-Interface si sono incontrati con i rappresentanti dell’organismo di certificazione BIA. Lo scopo era quello di creare un bus di campo di sicurezza conforme alla categoria 4 della norma EN 954-1, compatibile con la tecnologia AS-i, standard e aperta. Il risultato si è concretizzato in ‘AS-i Safety at Work’. Grazie all’approvazione di questa versione del cavo giallo da parte di TÜV e BIA è ora possibile collegare direttamente alla rete
AS-Interface componenti di sicurezza come interruttori d’emergenza, fotocellule, finecorsa di controllo per accessi e barriere ottiche, aumentando in tal modo il grado di sicurezza di impianti e macchine.
Inoltre, con lo sviluppo di Safety at Work, AS-Interface è in grado di sostituire completamente il cablaggio parallelo e offre la possibilità di una forte riduzione potenziale dei costi nella costruzione di macchine e nella realizzazione di impianti.
I principi di questa tecnologia di sicurezza prevedono in primo luogo l’integrazione in AS-i standard di componenti sicuri, quali pulsanti di arresto d’emergenza e arresto d’emergenza a cavo, interruttori di sicurezza per il controllo delle protezioni e barriere immateriali di sicurezza. Inoltre, è assicurato il trattamento dei segnali standard e di sicurezza sul medesimo cavo giallo. Infine, Safety at Work permette la gestione tramite semplice monitor di sicurezza, senza bisogno di inserire master speciali, e la diagnostica globale tramite PLC master e software PC. I componenti di sicurezza possono essere installati in qualsiasi punto della rete.
Trasmissione a prova d’errore
Il principio di trasmissione sicura messa a punto per la tecnologia AS-i Safety at Work è il seguente: ogni interfaccia di sicurezza possiede una tabella di codici specifici di 8×4 bit. Mediante una funzione di ‘autoapprendimento’ il monitor di sicurezza legge la tabella dei codici di tutte le interfacce di sicurezza. Durante il funzionamento le tabelle relative ai codici previsti e trasmessi vengono continuamente confrontate. Grazie al monitor di sicurezza il sistema può attuare una commutazione quando il codice previsto è diverso da quello trasmesso, oppure quando viene richiesto l’arresto, quando la comunicazione viene interrotta, quando le sequenze sono sbagliate, mancanti o ritardate o, infine, se un’interfaccia di sicurezza risulta difettosa.
Sono disponibili due tipologie di monitor di sicurezza che differiscono per il numero di canali d’uscita indipendenti. E’ anche possibile disporre di più monitor di sicurezza sulla stessa rete, mentre la diagnostica viene eseguita mediante master AS-i integrato nel PLC o tramite software di configurazione AS-i Safety at Work. Per ottenere una diagnostica più completa si può assegnare al monitor un indirizzo slave.
Per la configurazione del monitor stesso, poi, è sufficiente associare le interfacce di sicurezza alle relative uscite integrate nel monitor, al quale poi viene trasferita la configurazione realizzata dal PC.
Risparmio potenziale
L’impiego di AS-Interface porta a una notevole riduzione dei costi. Secondo un recente studio condotto dall’Università di ingegneria di Monaco su un modello di macchina fresatrice, l’impiego del cavo giallo può portare a un risparmio di oltre il 25% sui costi d’installazione. Trasferendo questi risultati a un impianto di tipo generico si potrebbe realisticamente pensare a un risparmio sui costi pari anche
al 40%.