La divisione Plm di Ibm e il progetto Enhance.
Dalla rivista:
Automazione e Strumentazione
Il progetto Enhance
Il progetto Enhance (acronimo che sta per Enhanced Aeronautical Concurrent Engineering) ha avuto una durata di tre anni a partire da febbraio 1999 ed è stato finanziato dalla Commissione Europea con 38 milioni di Euro. Ad esso hanno partecipato circa cinquanta partner riuniti in un consorzio; oltre a Ibm, anche Aérospatiale Matra, DaimlerChrysler Aerospace, Alenia Aerospazio, Dassault Aviation, British Aerospace, Eurocopter, Air France, Agusta, Fiat Avio, Gec Marconi, Parametric Technology, Saab, e molti altri. Scopo del progetto è la riduzione del time-to-market, dei costi di sviluppo e dei costi dovuti alla gestione, conversione e trasmissione dei dati. I risultati consistono in un insieme di processi, metodi e strumenti comuni che verranno utilizzati non solo dai partner ma da tutta la supply chain. L’industria aeronautica europea sembra avere un grande bisogno delle tecniche di concurrent engineering e del Product Lifecycle Management: per le sue caratteristiche particolari: gli aerei sono prodotti estremamente complessi, realizzati con il contributo di numerosissimi fornitori specializzati dislocati in diversi paesi, soggetti a normative molto stringenti. Un esempio per tutti è il consorzio Airbus, che coinvolge partner di molti diversi paesi europei e che sta ora affrontando la sua impresa più ambiziosa, lo sviluppo del nuovo aereo A380 da seicento posti. Per il progetto di questo colosso, dotato di una cabina a due piani, sono stati realizzati ben trecentomila disegni. “Il contributo di Ibm a Enhance ha riguardato sei progetti dimostratori tesi, fra l’altro, ad aumentare la possibilità di riutilizzare i componenti” ha spiegato Jean-Francois Calm, responsabile di Ibm Plm per l’industria aeronautica. Questo settore si distingue per una supply chain molto particolare e per la necessità di rispettare molte normative specifiche. Inoltre ha ereditato dall’industria militare la necessità di seguire ogni singolo esemplare di aereo, che è in pratica un pezzo unico. Per questo si devono utilizzare software di ‘configuration management’. Nell’industria aeronautica europea c’è bisogno in primo luogo di armonizzare le normative dei diversi paesi in materia di certificazioni. Sono soprattutto queste differenze a far perdere tempo alle industrie del settore”, ha affermato Calm.
Lo stabilimento Airbus
Il forum Enhance di Tolosa ha offerto alla stampa la possibilità di visitare il grande stabilimento Airbus che sorge nella città francese. Qui convergono e vengono assemblate le diverse parti degli aerei: ali, tronconi di fusoliera, motori, carrello, cabina di pilotaggio etc. Nel caso del nuovo A380 alcuni pezzi dovranno raggiungere Tolosa via mare (partendo dal nord o dal sud Europa), perché troppo grossi per essere trasportati dai pur giganteschi aerei da carico Beluga. L’assemblaggio si svolge all’interno di capannoni che hanno ovviamente dimensioni enormi e sono dotati di portoni sufficientemente larghi da consentire il passaggio di un aereo. Il profano nota subito il curioso colore degli aerei in allestimento, protetti da una vernice giallastra, e l’estrema complessità di ogni componente. Che l’aeronautica sia un mondo a parte si evince anche da un dettaglio come la testa di una vite: quello che sembra essere un normale taglio a croce è in realtà una sagoma particolare che richiede un cacciavite ad hoc.