Il tucano ti dà una mano, premiato il progetto dell’ITIS Righi di Treviglio

Il robot, progettato dagli studenti di una scuola superiore con Autodesk Inventor, è in grado di effettuare la raccolta differenziata e di compattare rifiuti solidi urbani, come lattine e bottiglie di plastica

Pubblicato il 7 luglio 2009

La macchina replica le forme di un tucano che accoglie con il becco i rifiuti solidi (lattine, bottiglie di plastica, carta e materiale non differenziabile): gli oggetti sono riconosciuti tramite sensori che rilevano la trasparenza, la proprietà metallica e la presenza del materiale inserito.

Effettuato il riconoscimento, i rifiuti sono alimentati in camere diverse: l’alluminio e la plastica sono avviati alla compattazione separata, mentre l’indifferenziato viene scaricato nel sacco nero oppure nel contenitore della carta. Il vantaggio immediato che si ricaverà dalla raccolta differenziata è il recupero e riciclo di materiale pregiato (alluminio) comprimendolo in piccoli volumi. L’aspetto estremamente innovativo del progetto risiede nel produrre macchine a emissioni zero alimentate sia a energia solare sia tramite forza muscolare.

“Le sembianze accattivanti di un tucano – spiega il professor Donato Mazzei dell’Itis di Treviglio – hanno lo scopo di incuriosire, sensibilizzare e indirizzare verso una raccolta consapevole dei rifiuti. Il nostro sogno è di vedere posizionate le nostre macchine in scuole, enti e punti di aggregazione di tutto il territorio”.

L’idea alla base del progetto Tucano risponde alla triplice esigenza di offrire un servizio alla comunità scolastica, mettere a disposizione uno spazio di applicazione per esercitazioni sulle tecnologie di automazione, nonché avviare un programma di educazione ambientale. L’obiettivo educativo è un graduale coinvolgimento di tutta la comunità scolastica nella raccolta differenziata, il cui ricavato sarà devoluto a finanziare progetti didattici per comunità scolastiche dei paesi di provenienza degli studenti extracomunitari frequentanti l’Istituto.

Il progetto sarà presentato al pubblico in occasione di Bergamo Scienza 2009, la rassegna di divulgazione scientifica, che lo scorso anno ha visto la presenza di oltre 72.000 persone e che si prefigge lo scopo di rivolgere la scienza ai giovani, cercando di dare una risposta alle loro inclinazioni e ambizioni culturali. La rassegna, presieduta dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini, prevede 3 weekend di conferenze, tavole rotonde, laboratori interattivi, spettacoli e incontri con alcuni dei maggiori esponenti del mondo scientifico e culturale. Tra i nomi di spicco, attesi per quest’anno, il Nobel Aaron Cierchanover, scopritore della proteina ubiquitina, e il fondatore di Wikipedia, l’enciclopedia libera del mondo virtuale, Jimmy Wales. Si affronterà anche il tema dei cambiamenti globali ambientali con il climatologo Roger Pielke jr e dell’aerospazio con gli astrofisici Marcello Coradini (Agenzia Spaziale Europea) e Enrico Flamini (Agenzia Spaziale Italiana).

Inventor è uno dei 25 software Autodesk scaricabili gratuitamente dagli studenti e dai docenti di tutto il mondo, registrandosi alla Student Engineering and Design Community. Il portale mette a disposizione anche numerosi strumenti didattici, tra cui: formazione e assistenza, offerte di stage e lavoro internazionali, forum in cui è possibile mostrare i propri progetti e chiedere consigli a docenti ed esperti di tutto il mondo. Dalla sua fondazione nel 2006, la community di Autodesk ha raccolto più di 600 mila iscritti da più di 19 mila scuole in 139 Paesi.

Autodesk education: www.autodesk.it/education

Inventor: www.autodesk.it/adsk/servlet/index?siteID=457036&id=12510930

 



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