Supply chains: still vulnerable: V rapporto McKinsey sulle supply chain

Il report di McKinsey & Company “Supply chains: Still vulnerable”, quinta edizione dell’indagine globale annuale condotta tra i vertici della supply chain, approfondisce le sfide più attuali e i risultati raggiunti ad oggi dalle supply chain globali

Pubblicato il 8 novembre 2024

La quinta edizione dell’ indagine annuale McKinsey ‘Global Supply Chain Leader Survey’ è stata condotta tra i dirigenti senior del settore delle forniture di diversi settori e aree geografiche. Il sondaggio, condotto tra aprile e giugno 2024, ha coinvolto 88 leader che hanno valutato lo stato e l’evoluzione delle reti di fornitura, della pianificazione, della digitalizzazione e dei processi di gestione del rischio.

Lo studio rileva che 9 intervistati su 10 hanno riscontrato sfide legate alla supply chain nel corso del 2024. Parallelamente, si rilevano importanti lacune nella capacità delle aziende di identificare, comprendere e mitigare i rischi legati alla supply chain, con poche nuove iniziative messe in campo per affrontare queste sfide.

I progressi compiuti

L’ultima ricerca di McKinsey mostra che le aziende stanno raccogliendo i frutti dei progetti di resilienza strategica che hanno implementato negli ultimi tre anni. L’impronta della catena di approvvigionamento si sta evolvendo: il 73% degli intervistati ha riferito di aver compiuto progressi nelle strategie di dual-sourcing. Inoltre, il 60% degli intervistati si sta attivando per regionalizzare le proprie supply chain.

Gli intervistati riferiscono anche di aver compiuto progressi nel miglioramento dell’intelligence, della pianificazione e della gestione del rischio della supply chain. La percentuale di intervistati con una visibilità completa dei propri fornitori di primo livello ha raggiunto il 60%, registrando per il secondo anno consecutivo un aumento di dieci punti percentuali. Più di tre quarti delle aziende ritengono di avere sufficienti capacità interne per gestire il rischio della supply chain, oltre a strutture decisionali efficaci.

Due terzi degli intervistati affermano che stanno compiendo progressi nell’implementazione di sistemi di pianificazione e programmazione avanzata (APS). Questi sistemi costituiscono una componente chiave della digitalizzazione della supply chain moderna, dal momento che consentono alle aziende di pianificare in modo più accurato, di rispondere più rapidamente alle interruzioni e di migliorare la propria resilienza valutando più scenari della supply chain.

Inoltre, le aziende stanno iniziando ad allentare le misure a breve termine messe in atto durante e in seguito alla pandemia. Il numero di intervistati che si affidano a buffer di scorte più grandi per gestire le interruzioni è sceso al 34%, dal 59%.

Rallentamento dei progressi

Parallelamente, ci sono diversi segnali che indicano un rallentamento della resilienza della supply chain. La percentuale di intervistati che perseguono strategie di dual-sourcing, regionalizzazione o nearshoring, ad esempio, è rimasta invariata negli ultimi due anni. Inoltre, gli investimenti complessivi nella digitalizzazione della supply chain si stanno stabilizzando dopo una rapida crescita tra il 2020 e il 2023.

Sebbene due terzi delle aziende intervistate stiano investendo in sistemi APS (con un aumento di 14 punti percentuali rispetto all’anno precedente), solo il 10% ha finalizzato l’implementazione.

Le sfide

L’analisi di McKinsey ha rilevato che la percentuale di intervistati che dichiara di avere buona visibilità sui livelli più “profondi” della propria supply chain è diminuita di sette punti percentuali. Ciò rappresenta una sfida per il settore, dal momento che le interruzioni più significative hanno spesso origine in profondità nelle catene.

Parallelamente, sta aumentando la pressione per una maggiore trasparenza nella supply chain. Ad esempio, le nuove normative richiedono alle aziende di garantire che tutti i fattori produttivi rispettino gli standard ambientali e dei diritti umani.

La carenza di talenti, in particolar modo per quelli specializzati in ambito digitale, continua a rappresentare una sfida: il 90% degli intervistati afferma che le proprie aziende non dispongono di talenti sufficienti per raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione.

Il percorso futuro

Per affrontare le sfide future della supply chain, le aziende dovranno puntare a rafforzare la resilienza e intraprendere nuove azioni per colmare i limiti presenti nei loro sistemi, processi e capacità.

Quattro le direttrici individuate da McKinsey:
  1. Potenziare i dati e migliorare la digitalizzazione: le problematiche relative ai dati costituiscono un ostacolo importante per molti progetti di digitalizzazione in corso. Sebbene esista una correlazione tra qualità dei dati il valore ottenuto dagli sforzi di digitalizzazione delle supply chain, nessun intervistato con sistemi APS installati ritiene che i propri dati siano perfetti, eppure molti sono soddisfatti delle prestazioni dei loro nuovi sistemi. Ciò suggerisce che le aziende potrebbero trarre vantaggio da un approccio data-quality, proseguendo con l’implementazione di strumenti digitali una volta che la maggior parte dei dati è disponibile.
  2. Affrontare la sfida dei talenti: negli ultimi tre anni si è assistito a un cambiamento radicale nell’approccio delle aziende all’acquisizione di talenti digitali. Dopo aver leggermente favorito un approccio orientato al pool di talenti interno nel 2021, la maggior parte degli intervistati si è rivolta al mercato esterno nel 2023. Con un mix dei due approcci, quest’anno le aziende hanno rinnovato le proprie capacità di formazione interna e sviluppo dei talenti. Una strategia che a lungo termine potrebbe rappresentare il modo più efficace per garantire un’offerta di competenze sostenibile.
  3. Accelerare l’adozione dell’AI: il rapido sviluppo di strumenti digitali avanzati sta aprendo nuove opportunità nella pianificazione della supply chain, nelle attività e nella gestione del rischio, plasmando ad esempio i piani di digitalizzazione delle aziende. In questo senso, un’opportunità importante è rappresentata dalla possibilità di pianificazione degli approvvigionamenti.
  4. Promuovere le sfide a livello apicale: i leader della supply chain dovranno sensibilizzare e comunicare in modo efficace al senior management le sfide che il segmento sta attraversando, individuando gli strumenti più adatti.
SCARICA IL REPORT

Supply chains Still Vulnerable

 

 



Contenuti correlati

  • Rfid: un mercato destinato a valere 40,9 miliardi di dollari entro il 2032

    Il rapporto “Mercato Rfid – Previsioni globali fino al 2032″ realizzato da MarketsandMarkets prevede che le dimensioni del settore Rfid cresceranno a un Cagr dell’11,1% dal 2023 al 2032. Prevede inoltre che tale mercato varrà 40,9 miliardi di dollari...

  • Il 20% dei produttori utilizza la sicurezza di rete come prima linea di difesa contro gli attacchi informatici

    Secondo un recente sondaggio condotto dalla società di ricerche ABI Research sullo stato della tecnologia nel settore manifatturiero, i produttori hanno individuato la sicurezza OT della rete come principale ambito di investimento per quanto concerne la sicurezza...

  • A Gefran il premio “Procurement e Supply Management Excellence Awards”

    Gefran è stata insignita con il “Procurement and Supply Management Excellence Awards 2024” dall’Associazione Italiana Acquisti e Supply Management (Adaci), il principale ente nazionale di rappresentanza per chi opera negli approvvigionamenti, supply management, gestione materiali, logistica e...

  • Razionalizzare la supply chain

    Parliamo dell’utilizzo di AMR e AGV a livello di sistema per la movimentazione rapida e sicura dei materiali secondo le necessità di un’intralogistica 4.0 L’intralogistica utilizza AMR (Robot Mobili Autonomi) e AGV (Veicoli a Guida Automatica) per...

  • Supply chain: dati dell’Osservatorio Supply Chain Planning del Politecnico di Milano

    Per rispondere tempestivamente ai continui cambiamenti dei mercati è necessario disporre di un sistema efficace di monitoraggio dello “stato” e delle prestazioni della supply chain, e le imprese italiane sembrano essere consapevoli di questa esigenza. L’80% delle...

  • Logistica: 5 consigli per affrontare i disagi legati al climate change

    Secondo il report annuale di Everstream Analytics, il cambiamento climatico sarà la principale causa d’interruzione della supply chain nel settore logistico: scavalcate nel ranking le normative ambientali e la guerra commerciale tra USA e Cina. Dal freddo...

  • BI: opportunità e vantaggi per l’industria

    Analizzando l’intero ciclo produttivo, è possibile identificare modelli e prendere decisioni ben fondate, che aumentano l’efficienza e la qualità L’obiettivo della business intelligence (BI) è quello di supportare le aziende fornendo dati significativi, che si rivelino utili...

  • Edge e Cloud…

    …tecnologie abilitanti per la transizione digitale e sostenibile dei processi operativi L’Industria 4.0 rappresenta una rivoluzione nel mondo manifatturiero e industriale, dove l’integrazione delle tecnologie digitali è la chiave per migliorare l’efficienza, la produttività e la qualità...

  • Logistica, boom del mercato italiano che nel 2030 varrà 140 miliardi di dollari (+24%): I 7 trend che rivoluzioneranno il settore

    Il mercato della logistica italiana può sorridere grazie a una crescita costante che non sembra intenzionata a frenare nemmeno nei prossimi anni. Secondo gli ultimi dati riportati da Mordor Intelligence il valore del trasporto merci e della...

  • Un gemello digitale per una supply chain smart

    Secondo reichelt elektronik l’integrazione di un gemello digitale nella catena di fornitura intelligente offre numerosi vantaggi Un gemello digitale è una rappresentazione virtuale di un oggetto fisico, di un processo o di un sistema di processo. Si...

Scopri le novità scelte per te x