Tempi da record nel reparto progettazione
Dalla rivista:
Automazione Oggi
Progettazione generativa, additive manufacturing, simulazione in tempo reale: per i produttori sono un grande vantaggio per soddisfare velocemente le richieste dei clienti. Ma da sole non bastano. La chiave del successo è un processo di progettazione ottimizzato e integrato
Con sede a Modena, nel cuore della Motor Valley, HPE Coxa si distingue nei servizi di ingegneria e progettazione a valore aggiunto per molti settori, tra cui quelli della componentistica automotive e del motorsport. Tra i suoi clienti figurano nomi internazionalmente noti per il prestigio dei loro brand e per essere protagonisti di alcune delle più famose competizioni motoristiche del mondo, come la 24 Ore di Le Mans, i gran premi di Formula 1 e i campionati GT. Per i clienti dell’azienda che operano in ambito di gare automobilistiche, il peso delle vetture, nonché ogni piccolo cambiamento, sono delle chiavi che possono aprire a ulteriori margini di competitività. Durante la stagione delle corse una richiesta frequente è quella di riuscire a progettare e realizzare una parte più leggera per ridurre il peso dell’auto: il tutto con tempistiche molto strette. Davvero una bella sfida.
L’approccio multi-software riduce l’efficienza
Impegnata nell’innovazione, HPE Coxa sfrutta tecnologie emergenti come la progettazione generativa, l’additive manufacturing e la simulazione in tempo reale per soddisfare le esigenze dei clienti. Insieme, queste tecnologie si rivelano fondamentali per comprimere i tempi di progettazione e produzione. Il team aziendale le utilizza da tempo, ma ha sempre dovuto fare i conti con le difficoltà causate da un approccio multi-fase e multi-software alla progettazione, incluso un CAD non integrato con gli altri programmi. Di conseguenza, ogni volta che un cliente si trovava a chiedere una qualsivoglia, anche piccola, modifica, il team dei progettisti doveva destreggiarsi tra quattro o cinque software diversi, scambiandosi i file manualmente, in quanto tra loro non collegati, e reiterando il processo tutte le volte per poi testare il risultato finale. Queste inefficienze nel processo di progettazione si traducevano inevitabilmente in potenziali rischi in termini di qualità e soddisfazione dei clienti, oltre che sulle tempistiche di produzione. HPE Coxa ha compreso la necessità di consolidare le tecnologie in un unico software capace di integrare tecnologie emergenti all’interno di un processo fluido e omogeneo. Così facendo, avrebbe ottimizzato i workflow e semplificato la comunicazione tra i reparti ogni qualvolta fosse stato necessario apportare una modifica o testare una nuova geometria.
Con Creo è tutto un altro workflow
Prendendo come benchmark la realizzazione di una cerniera da portiera di un’auto da competizione, HPE Coxa ha effettuato uno studio comparativo per mettere a confronto i risultati derivanti dal suo tradizionale processo di progettazione rispetto all’utilizzo di Creo, il software CAD di PTC. Il team dei progettisti ha iniziato con l’approccio standard e multi-software: lavorando con il proprio software di progettazione generativa, ha modellato la geometria di base della cerniera, quindi ricreato l’output nel proprio software CAD ed eseguito l’analisi strutturale per valutare il comportamento ai carichi. Dopodiché, ha rimodellato la cerniera con Creo, eseguito un’altra analisi strutturale per verificare eventuali miglioramenti o valutare modifiche. Infine, ha utilizzato un ulteriore software per configurare la stampa 3D, tornando di nuovo a Creo per apportare piccole modifiche. Il lavoro è stato ripetuto, questa volta utilizzando esclusivamente Creo per eseguire tutti i processi: il flusso di lavoro si è dimostrato molto più fluido e lineare e ha permesso di utilizzare la simulazione in tempo reale per modificare rapidamente la geometria nello stesso ambiente, senza perdere il lavoro precedente. Creo ha eliminato la necessità di reiterare il processo di progettazione tutte le volte che occorreva apportare una modifica alla geometria. È apparso evidente come Creo ottimizzasse significativamente il workflow, offrendo la possibilità di arrivare al prodotto finito non solo in conformità alle specifiche del cliente, ma anche in tempi più rapidi. In particolare, Creo ha permesso di sfruttare la simulazione in tempo reale già nelle prime fasi del processo di progettazione. Questo fatto ha consentito di eliminare alla radice gli errori che altrimenti sarebbero stati scoperti, con aggravio di tempi e costi, soltanto dopo la realizzazione delle modifiche. “È molto impegnativo passare da un software all’altro con diversi tipi di file” afferma Giacomo Guerrini, manufacturing and metal additive manager di HPE Cox. “Si corre il rischio di perdere molte informazioni e occorre correggere continuamente la geometria, con una serie infinita di aggiustamenti. A conti fatti, è una grande perdita di tempo. Con Creo tutto è integrato e quindi molto più rapido”.
Tempi ridotti fino al 50%
Grazie a Creo la produttività è stata elevata a nuovi livelli. La sua capacità di integrare e consolidare i passaggi rappresenta un enorme vantaggio competitivo. Creo ha permesso ai progettisti di HPE Coxa di ridurre complessivamente del 30% i tempi di progettazione e produzione e addirittura del 50% il tempo trascorso tra le fasi di concept e consegna del pezzo. “Utilizzando Creo siamo tutti più produttivi, non solo perché risparmiamo tempo, ma perché abbiamo uno stretto controllo su tutto ciò che facciamo” afferma Guerrini. Mantenere elevata la soddisfazione del cliente era un obiettivo primario. E il cliente ha di certo apprezzato la velocità con cui HPE Coxa è stata in grado di fornire la sua soluzione. “Penso che utilizzeremo il nuovo workflow basato su Creo sempre più spesso: sono sicuro che otterremo risultati sempre migliori” sottolinea Guerrini, parlando del futuro anche in ottica di collaborazione con il team dei tecnici di PTC.
PTC – www.ptc.com
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