Fondo Pmi, proroga di sei mesi del quadro temporaneo

Nel corso del 2022 scatteranno però alcune novità per il Fondo di garanzia delle Pmi. Copertura all’80%, commissioni per le operazioni di garanzia e un tetto massimo di 5 milioni per ciascuna impresa

Pubblicato il 29 ottobre 2021

Novità in arrivo con la legge di bilancio per quanto riguarda il credito alle imprese e in particolare per quanto riguarda il Fondo di garanzia per le Pmi.

Il regime di favore istituito a causa della pandemia viene prorogato al 30 giugno 2022 ma con l’anno nuovo cambieranno alcune condizioni: dal 1° gennaio la copertura statale dei prestiti passerà dal 90% attuale all’80% mentre dal 1 aprile alle garanzie concesse sarà dovuta una commissioni da versare al Fondo stesso.

Con il termine della proroga, dal 1° luglio 2021, dovrebbe quindi terminare l’applicazione delle norme previste dal temporary framework Ue, ovvero il quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19.

La legge di bilancio che ora passa all’esame delle camere prevede inoltre, per il periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, un tetto di 5 milioni di euro quale importo massimo garantito dal Fondo per singola impresa.

La legge di bilancio fissa anche i limiti cumulati massimi degli impegni che il Fondo può assumere: 210 milioni per il 2022 (di cui 160 milioni riferiti a garanzie già concesse al 31 dicembre 2021) e i restanti 50 milioni per garanzie da attivare nel nuovo anno. Prevede infine un progressivo incremento della dotazione del Fondo di garanzia negli anni a venire: 520 milioni nel 2024, 1,7 miliardi nel 2025, 650 milioni nel 2026 e ulteriori 130 milioni nel 2027.

Franco Metta



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