La strada verso la trasformazione digitale secondo Relayr
Secondo un sondaggio realizzato da McKinsey, meno del 30% delle aziende globali che ha sviluppato progetti nel campo dell’IIOT, è riuscita a portarli a una fase successiva a quella di sperimentazione. L’84% delle 400 imprese intervistate ha dichiarato di essere rimasto bloccato alla fase pilota per oltre un anno, il 28% per più di due anni.
Le ragioni? Molte organizzazioni intraprendono un percorso di trasformazione digitale che non crea abbastanza valore da giustificarne il costo. In realtà è l’approccio iniziale che va cambiato.Per intraprendere e sviluppare un progetto IIoT di successo, secondo la tech company Relayr, che fornisce soluzioni di trasformazione digitale risk free, bisogna tenere in considerazione 4 elementi.
Il primo è partire dagli obiettivi di business. Quando si adottano nuove tecnologie digitali, la strategia di business dell’azienda rimane spesso a margine mentre l’attenzione si sposta sulla migliore soluzione tecnologica disponibile. All’inizio del processo di trasformazione digitale, è invece necessario definire gli obiettivi che l’azienda desidera raggiungere. Si tratta di un processo che influisce sull’intera organizzazione, caratterizzato da obiettivi di lungo termine e di natura complessa che, se ben sviluppato, permetterà all’azienda di mutare, creando nuove opportunità che generano ricavi e valore. In altre parole, il business dovrebbe guidare la tecnologia e non viceversa. Spesso, lo sblocco del valore del digitale nella produzione manifatturiera si focalizza su tecnologie e strumenti piuttosto che sui risultati di business.
Il secondo elemento è guidare il cambiamento dal vertice alla base della piramide aziendale. È fondamentale che agli albori del progetto, la trasformazione venga guidata dai ranghi più alti dell’impresa. Troppo spesso nelle aziende si verifica un’assenza di comunicazione che ha come principale conseguenza la mancanza di una visione unitaria che coinvolga tutti i reparti. Per sviluppare un processo di trasformazione aziendale di successo, il management dovrà quindi esaminare le esigenze delle diverse unità di business, coinvolgendo e motivando l’intera società nel raggiungimento degli obiettivi auspicati. Per facilitare il processo, risulta inoltre utile istituire una task force dedicata al processo di digitalizzazione, in modo da facilitare la comunicazione tra tutti gli stakeholder coinvolti.
Al terzo punto bisogna considerare l’importanza dei talenti insieme all’introduzione di nuove tecnologie. Se, come già affermato, il cambiamento va guidato dall’alto, deve essere tuttavia sostenuto dal basso. Un altro elemento che ostacola lo sviluppo della trasformazione digitale oltre i progetti pilota è dato dal fattore umano: non sempre le aziende possiedono le risorse o la mentalità adatte a pianificare e implementare nuove soluzioni. Dal reparto IT alle vendite, fino al marketing, affinché un progetto di innovazione si concretizzi, è necessario compiere uno sforzo per guidare il personale ad un cambio di visione, innestando in loro uno spirito propenso al cambiamento culturale che accompagnerà il percorso. Inoltre, è fondamentale avvalersi di nuove competenze che rendano più fluido il processo di trasformazione, analizzando prima la fattibilità di assumere e formare nuove risorse nel medio e lungo termine.
Il quarto e ultimo elemento, infine, consiste nel valutare il supporto di partner esterni. Se si decide di andare oltre i progetti sperimentali per intraprendere un processo di trasformazione completo, le aziende del comparto manifatturiero dovranno valutare se implementare soluzioni IIoT internamente o affidarsi a partner esperti, valutando con attenzione le diverse possibilità. Per le aziende che intendono attuare una trasformazione allo scopo di contenere i costi, snellire i processi o incrementare l’efficienza, rivolgersi a un partner IIoT esterno potrebbe apparire come una spesa inutile. In realtà, ci sono vari aspetti da considerare, come il tempo necessario per selezionare le tecnologie adeguate e formare i team sui nuovi sistemi. In definitiva, i fattori chiave della trasformazione aziendale si possono suddividere in due categorie: la componente umana e quella tecnica. Per operare una scelta è necessario prendere in esame entrambi questi elementi.
In conclusione, non esiste un’unica soluzione per evitare il purgatorio dei progetti pilota e raggiungere il successo nella trasformazione digitale. L’adozione di un approccio olistico che includa una chiara strategia di business, impegno da parte della leadership aziendale, valorizzazione dei talenti e partnership forti, apre la strada verso una trasformazione dell’intero modello di business. La trasformazione del business va di pari passo con la digitalizzazione: trasformare il business è l’obiettivo, mentre il digitale è lo strumento.
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