Una Network Slice Management 5G dinamica che si auto-corregge

La dimostrazione con il robot evidenzia la capacità della rete 5G di Orange di creare automaticamente network slice dedicate per applicazioni business aziendali sensibili alla latenza

Pubblicato il 29 agosto 2020

Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha annunciato un’innovativa dimostrazione tecnica di orchestrazione automatizzata di network slice 5G realizzata con Orange e Casa Systems (CASA). Illustrata in modo creativo utilizzando un kit robot, la demo evidenzia i crescenti casi d’uso e l’agilità di servizio necessari per supportare le applicazioni aziendali 5G, tra cui quelle location-based, quelle di telemetria, quelle IoT, applicazioni di edge computing e altro ancora, che richiederanno una bassa latenza sia per l’uplink che per il downlink.

In collaborazione con HPE e Casa Systems, Orange ha dimostrato la capacità di una rete core 5G cloud-native di riconoscere il peggioramento della quality-of-service (QoS) su una network slice comune per un servizio o un’applicazione mission-critical con parametri specifici di Service Level Agreement (SLA) e di autocorreggersi creando una nuova network slice dedicata on-demand.

“La nostra demo, che utilizza un robot, sottolinea come una rete 5G cloud-native, software-defined, supporti i casi di utilizzo aziendale sensibili alla latenza con rilevamento automatico e migrazione verso una slice di rete dedicata per soddisfare i più severi livelli di servizio SLA per applicazioni mission-critical”, ha dichiarato Emmanuel Bidet, VP, Convergent Networks Control, Orange. “Questo è un nuovo passo avanti che segna l’emergere della real-time enterprise, poiché le aziende ora si aspettano di utilizzare i dati non appena prodotti da sensori, telecamere, robot e altri dispositivi e servizi per alimentare le strategie di trasformazione digitale. Siamo orgogliosi di aver realizzato questo progetto con HPE e Casa Systems, due aziende leader nel mercato delle soluzioni 5G open”.

Nella demo, un robot è dotato di una radio 5G e collegato al proprio software di gestione su una rete core open 5G, che comprende le cloud-native Network Function di HPE e di Casa Systems. Il software Service Director Orchestration di HPE crea, configura e distribuisce network slice per il robot per connetterlo a bassa latenza. La demo mostra il set up del servizio e il robot che funziona normalmente fino a quando non vengono introdotti traffico dati e latenza aggiuntivi, influenzando visibilmente le prestazioni del robot. Questo fa scattare un allarme e il Service Director lavora con la rete centrale 5G in pochi secondi per creare e distribuire una nuova network slice dedicata con il corretto QoS che ripristina il normale funzionamento del robot.

“Questa dimostrazione con Orange e Casa sottolinea la nostra capacità di automatizzare e orchestrare l’intero ciclo di vita dei servizi 5G in ambienti cloud-nativi e multi-vendor“, ha dichiarato Domenico Convertino, Vice President Product Management, Communications & Media Solutions, HPE. “Un 5G Core open è la chiave per gli operatori per liberarsi dal blocco da singolo fornitore tipico delle reti di generazione precedente”. L’HPE 5G Core Stack, così come il nostro HPE 5G Lab, recentemente annunciato, consentono un’evoluzione più veloce verso una rete 5G aperta e interoperabile”.

“Le nostre funzioni di rete core cloud-native 5G, alimentate dalla nostra piattaforma software Axyom, sono progettate per dare vita a una nuova generazioni di reti mobili, più flessibili, scalabili e automatizzate, con prestazioni elevate e a bassa latenza per supportare una varietà di dispositivi, servizi e casi d’uso per i consumatori e le aziende”, ha dichiarato Jerry Guo, CEO, Casa Systems. “Ancora più importante, questa demo sottolinea la capacità dei principali operatori di costruire reti 5G utilizzando soluzioni best-of-breed di più fornitori che sono personalizzate in base alle loro specifiche esigenze, invece di essere bloccate in infrastrutture legacy ed operazioni di migrazione delle reti”.

Orange, HPE e Casa Systems stanno ora espandendo questa dimostrazione di casi d’uso in un campus trial end-to-end come prossimo passo verso una più ampia disponibilità del servizio.



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