I cybercriminali sfruttano sempre più i dispositivi connessi
In tutto il mondo i cybercriminali si adoperano per compromettere sempre più dispositivi connessi e sfruttarli in attività che mirano a una forte monetizzazione. Il dato emerge da “The Internet of Things in the Criminal Underground”, lo studio di Trend Micro che ha analizzato i mercati underground di tutto il mondo per determinare come i cybercriminali utilizzino i nuovi dispositivi per ottenere denaro.
La ricerca ha rivelato che i mercati criminali più avanzati in questo ambito sono quelli russo e portoghese, caratterizzati da una prominenza di attacchi alle organizzazioni finanziarie. In questi mercati le attività si focalizzano sulla vendita di accessi a dispositivi compromessi, per la maggior parte router, webcam e stampanti, che possono essere utilizzati per compiere attacchi.
“I cybercriminali stanno creando un mercato florido per i servizi e gli attacchi basati sui dispositivi IoT”. Ha dichiarato Steve Quane, executive vice president of network defense and hybrid cloud security for Trend Micro. “I malintenzionati sono sempre spinti dalla volontà di guadagno e il mercato IoT continuerà a crescere, grazie anche al 5G. Gli attacchi IoT sono ancora a uno stadio iniziale, ma i criminali stanno cercando di capire anche come sfruttare i macchinari industriali. Le aziende devono essere pronte a proteggere gli ambienti Industry 4.0”.
Nei forum dei mercati underground la maggior parte delle conversazioni e degli schemi di monetizzazione si focalizzano sui mercati consumer, ma si sviluppano anche discussioni su come compromettere macchinari industriali connessi. Il piano per monetizzare gli attacchi ai dispositivi industriali si basa su attacchi di estorsione digitale, che minacciano di bloccare la produzione.
La ricerca Trend Micro prevede che ci sarà un aumento dei toolkit per gli attacchi ai dispositivi IoT consumer, come ad esempio gli strumenti per la realtà virtuale. Le opportunità per gli attaccanti saranno anche multiple, nel momento in cui sempre più dispositivi saranno connessi a Internet. Trend Micro consiglia ai produttori di lavorare insieme agli esperti di sicurezza IoT per mitigare i rischi a partire dalla fase di progettazione. Gli utenti finali dovrebbero invece assumere maggior visibilità e controllo dei dispositivi connessi, per essere più consapevoli e ridurre la possibilità di subire un attacco.
Contenuti correlati
-
Scuole e cybersecurity, ecco il patentino di cittadinanza digitale per gli studenti
“Noi cittadini digitali” è la nuova iniziativa di education di Trend Micro indirizzata agli studenti delle scuole italiane in collaborazione con Junior Achievement Italia, parte di Junior Achievement Worldwide, la più vasta organizzazione non profit al mondo...
-
Mancano 5 milioni di esperti di cybersecurity – e adesso?
ISC2, la principale organizzazione non-profit al mondo per i professionisti della sicurezza informatica, ha stimato che quest’anno la carenza di professionisti della cybersecurity raggiungerà quota 4,8 milioni, segnando una crescita del 19% su base annua. Il gap...
-
Non c’è innovazione senza cybersecurity: il caso Dolomiti Energia
La cybersecurity è diventata una priorità per le aziende, da quando la tecnologia e l’innovazione hanno permeato i processi di produzione e di comunicazione. Da questa consapevolezza è nata la necessità del Gruppo Dolomiti Energia, a seguito...
-
Omron Europe ottiene la certificazione IEC 62443-4-1
Il reparto di ricerca e sviluppo di Omron Europe BV ha ottenuto la certificazione per lo standard IEC 62443-4-1 sui requisiti per lo sviluppo sicuro dei prodotti durante il loro intero ciclo di vita. Questa certificazione, rilasciata dall’ente riconosciuto a...
-
Advantech lancia il servizio di certificazione IEC 62443
Advantech lancia il servizio di certificazione IEC 62443, pensato per le esigenze di certificazione delle apparecchiature di edge computing in conformità alla norma IEC 62443 e agli standard correlati. Advantech offre una soluzione completa per aumentare la...
-
PMI sotto attacco: la direttiva NIS2 apre una nuova fase per la cybersecurity
La direttiva NIS2 (Network and Information Security Directive) rappresenta l’occasione per introdurre una nuova consapevolezza nei consigli di amministrazione delle aziende, nell’ottica di elaborare una strategia di cybersecurity a lungo termine e incentivare la competitività garantendo la...
-
Stormshield Data Security ottiene la certificazione Cspn da Anssi
Stormshield, esperto europeo in cybersecurity, ha ottenuto la certificazione di livello 1 (CSPN) per la versione on-premise della sua soluzione di protezione dei dati Stormshield Data Security (SDS). Questo riconoscimento da parte dell’Agence nationale de la sécurité des...
-
Il 20% dei produttori utilizza la sicurezza di rete come prima linea di difesa contro gli attacchi informatici
Secondo un recente sondaggio condotto dalla società di ricerche ABI Research sullo stato della tecnologia nel settore manifatturiero, i produttori hanno individuato la sicurezza OT della rete come principale ambito di investimento per quanto concerne la sicurezza...
-
Dall’università al mondo del lavoro: come colmare il divario di competenze nella sicurezza informatica
Con l’intensificarsi delle minacce informatiche, la sicurezza del software è diventata una priorità per le aziende. È sorprendente notare che oltre il 70% delle organizzazioni è vittima di un crescente accumulo di debiti di sicurezza, con quasi...
-
Black-out digitale: le fabbriche italiane nel mirino dei criminali informatici?
Consideriamo uno scenario plausibile: un attacco ransomware compromette i sistemi OT di un’azienda manifatturiera, crittografando i sistemi di controllo di robot e macchine utensili. L’impatto? Linee di produzione bloccate, interruzione delle attività e richieste di riscatto milionarie....