Encoder assoluti con interfaccia IO-Link anche in versione inox

La nuova serie AHS/AHM36 di Sick sfrutta tutti i vantaggi del protocollo di comunicazione IO-Link per innumerevoli possibilità di integrazione meccaniche ed elettriche.

Pubblicato il 11 giugno 2019

La funzione degli encoder è di primaria importanza in qualunque applicazione di automazione. Sapere con precisione posizione, velocità, conteggio e direzione, infatti, indica alle macchine quando eseguire una determinata funzione. Ecco perché è importante che il segnale generato dagli encoder raggiunga correttamente i controller. Inoltre, l’uso di un protocollo di comunicazione bidirezionale come IO-Link facilita queste operazioni di scambio ed elaborazione di informazioni e offre numerosi vantaggi. Facile installazione, cablaggio standardizzato con una minore complessità, maggiore disponibilità dei dati di processo, servizio ed eventi, configurazione e monitoraggio da remoto, facile sostituzione dei dispositivi e funzionalità di diagnostica avanzata: i nuovi encoder assoluti con IO-Link AHS/AHM36 di Sick rientrano appieno nel concetto di Smart Sensor.

Essendo completamente magnetici, gli encoder della famiglia AHS/AHM36 sono estremamente robusti. In più, il diametro di appena 36 mm e il connettore rotante li rendono adatti per l’installazione in spazi di montaggio limitati. Oltre a questo, sono compatibili sia con encoder di dimensioni maggiori che di altri brand, grazie alle diverse versioni di alberi e schemi di foratura di montaggio e alle flange adattatrici.

Per quanto riguarda la risoluzione, la versione singleturn AHS36 arriva fino a 12 bit, mentre la versione meccanica multiturn AHM36 si spinge fino a 24 bit, senza batteria tampone e, quindi, senza alcuna necessità di manutenzione.

Basici solo nel nome

Nonostante siano delle entry level, le versioni AHS/AHM36 IO-Link Basic possiedono un grado di protezione IP65 e lavorano con temperature comprese tra -20°C e +70°C. Ma è l’interfaccia IO-Link (Spec. 1.1., COM3) che le rende “a prova di futuro”. Infatti, tramite un master IO-Link e il download del loro IODD (IO Device Description / file di descrizione del dispositivo) dal portale IODDfinder centrale, questi encoder assoluti possono essere integrati in modo rapido, semplice ed economico in bus di campo di livello superiore. La parametrizzazione può essere eseguita tramite IO-Link o tramite SOPAS, l’engineering tool sviluppato da SICK. In caso di necessità di sostituzione del dispositivo, la funzione Data Storage rende possibile la trasmissione di tutte le configurazioni direttamente al nuovo encoder tramite IO-Link. Il collegamento elettrico degli encoder AHS/AHM36 con IO-Link rappresenta un ulteriore vantaggio: possono, infatti, essere utilizzati cavi standard non schermati, molto più economici rispetto ai cavi speciali.

In arrivo una versione advanced

A breve sarà disponibile anche una versione potenziata della famiglia AHS/AHM36 con maggiori funzionalità IO-Link, come la messa a disposizione e il salvataggio di dati diagnostici (temperatura, durata di esercizio, …), un pin I/O configurabile e Smart Task integrati, ad esempio per la misura della lunghezza.

Grazie alla loro intelligenza decentralizzata, questi encoder offrono i requisiti necessari per un’integrazione di successo in ampi concetti di edge computing nell’attuazione dell’Industry 4.0 e della Smart Factory. AHS/AHM36 IO-Link Advanced sono, inoltre, in grado di sopportare condizioni ambientali ancora più critiche rispetto alla versione Basic: range di temperature di lavoro da -40 a +85°C e grado di protezione IP69 K grazie anche ad una nuova versione Inox.

 



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