Nord Drivesystems a SPS IPC Drives Italia 2019

Pubblicato il 18 aprile 2019

Nord Drivesystems presenterà le sue proposte a SPS IPC Drives Italia (Padiglione 3, stand F045), in programma a Parma dal 28 al 30 maggio.

Le soluzioni e i prodotti per la manutenzione predittiva di Nord Drivesystems, come i sensori virtuali e il collegamento in rete dell’azionamento, guardano al futuro e pongono le basi per la digitalizzazione della produzione.

Gli azionamenti della gamma di prodotti Nord sono interconnessi, autonomi e scalabili. Gli inverter Nord dispongono di un PLC integrato che alleggerisce il lavoro del sistema di controllo centrale prendendosi carico delle funzioni di controllo. Non solo sono in grado di elaborare i dati di sensori e attuatori e di avviare i controlli sequenziali, ma trasmettono anche i dati forniti da azionamento e applicazione alla sala di controllo, ai componenti collegati o al cloud. Questi dati possono essere utilizzati sia per il monitoraggio costante delle condizioni (Condition Monitoring) sia per la manutenzione predittiva (Predictive Maintenance).

Il monitoraggio costante sul campo e il collegamento di comunicazione, sensori, dati di processo e parametri vitali dell’azionamento permettono di individuare gli scostamenti rispetto alle normali condizioni di funzionamento. Queste informazioni consentono al gestore dell’impianto di reagire in tempo, prima che si verifichi un guasto. La manutenzione in esercizio fa aumentare il tempo medio fra i guasti (MTBF – meantime between failure) e quindi anche la disponibilità dell’impianto. Inoltre, grazie alla possibilità di programmare meglio gli interventi, fa scendere anche i costi di manutenzione. Se per la manutenzione predittiva dei riduttori industriali pesanti si è dimostrato valido, in termini di rapporto costi/benefici, l’impiego dei sensori e della comunicazione con il PLC, Nord fa ora un passo in avanti con i sensori virtuali per i riduttori più piccoli. L’uso di algoritmi intelligenti permette di ricavare dai dati di esercizio degli inverter la temperatura dell’olio e, di conseguenza, il suo invecchiamento e le condizioni del motoriduttore, senza fare ricorso a veri e propri sensori. Così da un lato si riducono i costi dell’hardware per i sensori esterni, dall’altro si ottengono indicazioni affidabili sulla data più favorevole per la sostituzione del lubrificante del riduttore.

 

 



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