Droni d’aria e droni d’acqua…

Non solo droni volanti: è in fermento anche il settore dei droni acquatici e l'italia è all'avanguardia con nuovi poli industriali in toscana, progetti scientifici e convegni specializzati

Pubblicato il 12 luglio 2016

Droni volanti? Si parla sempre di loro ma esistono anche i loro ‘cugini’, i droni acquatici, che non sono da meno, anzi, rappresentano un settore in continua evoluzione in cui l’Italia è particolarmente attiva e all’avanguardia. Questi mezzi a controllo remoto, galleggianti o subacquei, possono infatti dare un grande contributo in operazioni di ricerca e salvataggio di persone e mezzi, monitoraggio della salute delle acque e dell’ambiente, attività idrografiche e tante altre ancora.
Un drone sperimentale dell’Istitito di Scienze Marine (ISMAR) di Bologna e del CNR di Oristano ha appena affrontato un battesimo operativo nella laguna di Santa Giusta: equipaggiato con un nuovo sonar ultra-sonico è in grado di leggere il fondale e quindi ricostruire la storia della laguna da un punto di vista biologico e antropico con una precisione impensabile solo fino a poco tempo fa.

Anche il mercato e l’industria non stanno a guardareun raggruppamento di imprese ha da poco annunciato che aprirà a Carrara uno stabilimento per la produzione di droni marini per operazioni di ricerca e salvataggio, monitoraggio e studi ambientali: operazione che avrà una ricaduta occupazionale, diretta e indiretta, di una cinquantina di addetti.

Dronitaly segue con estrema attenzione questo settore e, dopo il convegno dell’anno scorso, ha in programma nell’edizione 2016 l’organizzazione di un nuovo importante appuntamento dedicato a: “Droni Marini: regolamentazione e opportunità d’impiego”, in collaborazione con RINA, ISMAR e Istituto Idrografico della Marina Militare. Nell’occasione, gli esperti di progetti sperimentali e ad alto tasso di innovazione come quelli sviluppati dall’ISMAR e dall’Istituto Idrografico della Marina Militare, si confronteranno a partire da case history recenti e da scenari operativi attuali per capire come evolveranno il settore e i trend di mercato e per confrontarsi con RINA al fine di giungere a una normativa positiva e soddisfacente per tutti, player e organi di sorveglianza e controllo. A Dronitaly verranno anche esposti in un’area specifica alcuni prototipi sperimentali attivi nelle nostre acque, così come l’OpenROV v 2.8, un drone subacqueo creato da una società open source americana che si pilota con un semplice joystick e con cui è possibile esplorare i fondali marini e scoprire i tesori archeologici e naturali sommersi.



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