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marzo 2015

36

e scientifiche in settori con un alto poten-

ziale di crescita legati proprio allo sviluppo

sostenibile, alle energie rinnovabili e, natu-

ralmente, all’industria alimentare”.

Il Padiglione Italia che significato vuole

avere all’interno dell’area nella sua collo-

cazione?

“Sviluppando il tema ‘Nutrire il Pianeta,

Energia per la Vita’ abbiamo anzitutto

puntato sulla valorizzazione dell’eccezio-

nale biodiversità dell’Italia e delle sue cul-

ture stratificate. Una biodiversità che in

Italia ha caratteristiche uniche, si pensi ai

vitigni coltivati, ai molti prodotti tipici, alla

varietà delle tradizioni alimentari locali (l’I-

talia ha oggi il più alto numero di prodotti

Dop e Igp di tutta Europa). Per questo nel

nostro Padiglione, al centro della bellissi-

ma Mostra dell’identità Italiana abbiamo

scelto di porre, accanto al concept del Viva-

io, il concetto delle ‘potenze’. Questa nar-

razione sarà animata attraverso una serie

di attrazioni di grande impatto, capaci di

veicolare messaggi semplici ed emozionan-

ti. Il Cardo assumerà i tratti di una grande

via italiana, multiterritoriale e multipro-

dotto con piazzette, uno spazio d’incontro

e di scambio, un’area a rotazione che ospi-

terà tutte le regioni italiane e tanti even-

ti dell’Anci, oltre ad alcuni spazi tematici

realizzati dai nostri grandi partner. Dall’a-

rea di Coldiretti, che illustrerà il ruolo del

paesaggio collettivo e il prodotto agrico-

lo italiano dal campo alla tavola, a quello

voluto dal Mipaf, che racconterà la storia

della vite e i territori del vino; da quello

della Copagri a quelli di Confagricoltura e

Confindustria. Senza dimenticare gli spazi

dedicati alle tipicità gastronomiche italia-

ne: il caffè, l’olio, l’acqua, la birra, la pasta

e la pizza. Insomma, i contenuti saranno i

grandi protagonisti dell’Expo e di Padiglio-

ne Italia in particolare.

Ma nella proposta espositiva di Palazzo Ita-

lia e del Cardo, grande spazio avrà anche il

futuro. Il Concept che abbiamo scelto con il

direttore artistico Marco Balich è articola-

to intorno all’idea di ‘Vivaio’, luogo e sim-

bolo dello sviluppo di nuove generazioni,

connotato da cinque codici di realizzazio-

ne (acqua, energia, trasparenza, natura e

tecnologia) e collegato all’evocativo sim-

bolismo dell’Albero della Vita. Il Padiglio-

ne Italia sarà dunque un ‘vivaio’ di idee e

proposte; uno spazio protetto, di crescita,

sviluppo, formazione; un laboratorio che

aiuti i progetti e i talenti a ‘germogliare’

guardando al futuro; infine, una metafora

del ‘saper fare’ e del Made in Italy che sia

laboratorio della qualità del cibo e della

dieta mediterranea, nel binomio tra cultu-

ra e coltura”.

Alla realizzazione di Padiglione Italia han-

no lavorato diversi professionisti con idee

chiare e innovative. Chi sono e quali sono

i messaggi che vogliono trasmettere attra-

verso le forme architettoniche?

Il concept è stato interpretato architettoni-

camente dallo studio Nemesi and Partners

vincitore del concorso internazionale di

progettazione. Palazzo Italia ‘racconta’ la

storia del ‘Vivaio Italia’ partendo dalle pro-

prie forme, che traggono ispirazione dai

modelli dell’architettura naturale di una

‘foresta urbana’: una struttura capace di

avvolgere il visitatore in un ambiente ricco

di suggestioni visive e vibrazioni luminose.

E lo fa anche attraverso i materiali scelti

per la costruzione del Padiglione, tra cui le

vetrate della Stahlbau e Pichler che forma-

no l’affascinante vela di copertura e lo spe-

ciale cemento biodinamico creato per noi

dal Centro Ricerche Italcementi capace di

catturare lo smog assorbendo alcuni inqui-

nanti presenti nell’aria e trasformandoli in

sali inerti. I progettisti hanno immaginato

Palazzo Italia come una comunità riunita

attorno a una piazza situata al centro di

quattro blocchi principali uniti tra loro da

elementi ponte. L’immagine della struttu-

ra richiama il profilo di due mani giunte

a formare, appunto, un ‘nido’: uno spazio

raccolto e aperto, capace al tempo stesso

di avvolgere i visitatori e stimolare l’incon-

tro conviviale”.

Qual è il significato dell’albero della vita e

chi vi ha lavorato?

“L’Albero della Vita, ideato da Marco Ba-

lich, sarà l’approdo del Grand Tour che

abbiamo immaginato come filo condut-

tore del percorso espositivo di Padiglione

Italia. Un invito al viaggio fatto di tappe

straordinarie: le grandi e piccole bellezze

dei nostri territori, le tradizioni regionali,

il patrimonio enogastronomico, il mondo

della ricerca, le associazioni, i nostri grandi

prodotti. Sarà come un film, che appassio-

na, diverte, e lascia un ricordo indelebile.

L’Albero sarà l’epilogo di questa storia, la

metafora che rappresenta e conclude al

meglio il nostro concept del Vivaio: le ra-

dici dell’Albero affondano nella potenza

e nella varietà delle eccellenze italiane e,

con un gesto plastico e altamente simbo-

lico, le proietta verso il cielo quasi per ridi-

stribuirle a favore dell’intero Pianeta. L’Al-

bero della Vita è un simbolo fortemente