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88 AUTOMAZIONE OGGI 386 SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA
SSI in copertina
Le tipologie di software industriale sono
molteplici, in quali ambiti applicativi operate
con maggiore successo e perché?
ICM.S, gold partner di SAP da alcuni anni, opera tradizional­
mente nel settore dell’informatica gestionale e delle soluzioni
software per il business. Da tempo ICM.S ha
caratterizzato le proprie competenze con
esperienze progettuali specifiche nelle so­
luzioni SAP per il settore manufacturing, in
particolare in progetti basati sull’integra­
zione tra i dati di fabbrica e i processi gestionali tradizional­
mente gestiti su ERP. In breve, si tratta quindi di raccogliere
i dati e le informazioni generate dai tradizionali, ma spesso
eterogenei, software di automazione industriale e di metterli
in relazione tra loro e con i processi gestiti dai sistemi informa­
tivi aziendali. I benefici ottenibili
sono molteplici: maggiore visibi­
lità delle performance dei processi
produttivi a tutti i livelli di mana­
gement in azienda, maggiore in­
tegrazione della produzione con
le funzioni qualità, gestione della
supply chain e del magazzino,
riduzione degli errori causati
dall’uso di informazioni obsolete, spesso legate all’impiego di
supporti cartacei e non a un accesso diretto all’informazione,
possibilità di analisi di efficienza legate ai nuovi dati disponibili.
Il software sarà sempre più il motore
dell’automazione industriale,
quali tipologie di applicazioni
ritenete avranno il maggiore
sviluppo?
L’informatizzazione completa della fabbrica
è alla base di tutti i protocolli evolutivi previsti per l’industria
manifatturiera del futuro inclusi in iniziative ufficiali, come ad
esempio Industrie 4.0 in Germania e ‘Smart Manufacturing’
negli Stati Uniti. ICM.S è impegnata già da tempo nell’imple­
mentazione delle soluzioni SAP disponibili per ridurre il tradi­
zionale isolamento tra i software
di automazione industriale e quelli
di natura gestionale, contribuendo
a diffondere delle ‘best practices’
basate su implementazioni di suc­
cesso già realizzate in molti ambiti
aziendali internazionali.
Intervista a Mauro Coghetto, business developer ICM.S.
Per qualemotivo le società che operano nel
software industriale sono ancora relativamente poco
note? Quali azioni state sviluppando per
guadagnare visibilità nel mercato?
Generalmente le società che operano nel settore del software indu­
striale si confrontano con un bacino ridotto di sog­
getti interessati al prodotto. Un software industriale,
proprio per definizione, si lega a una particolare
realtà produttiva, si crea un prodotto ad hoc per il
cliente. Il processo di customizzazione del software
industriale ha come conseguenza la perdita di bacini
commerciali più ampi, tipici invece di software che potremmo definire
di ‘consumo’. Creare un software utile e utilizzabile da un libero citta­
dino contribuisce senz’altro ad aumentare la visibilità di un’azienda
poiché essa ha come possibile cliente ogni singolo cittadino. La nostra
società si è impegnata, soprattutto nell’ultimo periodo, ad aumentare
la sua visibilità sia sfruttando il canale delle pubblicazioni nelle riviste
di settore, sia dotando le proprie vetture di stencil pubblicitari. La
presenza, come espositori, nella fiera SPS Italia di Parma ha inoltre
contribuito pesantemente alla nostra visibilità nel mercato.
Lo sviluppo di software industriale è ancora
abbastanza frammentato, vi aspettate
accorpamenti, acquisizioni anche in
questi ambiti?
Accorpamenti e acquisizioni sono spesso le risposte
a due fenomeni: richieste particolari di mercato o so­
luzioni a situazioni di crisi. Nel primo caso l’evento
che spinge due o più realtà a fondersi ha come obiettivo quello di
fornire una risposta adeguata al mercato del software industriale e,
ovviamente, quello di aumentare gli utili che la singola società avrebbe
potuto raggiungere. Nel secondo caso la scelta è spesso l’unica via per
non cancellare del tutto la storia di società con un passato ricco di sod­
disfazioni e che soffronogli avvenimenti socio/politici degli ultimi anni.
Intervista a Emanuele Trinca, amministratore delegato
Computer Sight Company