MAGGIO 2018
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trasformando radicalmente, o meglio, stanno stra-
volgendo i processi produttivi.
Giustamente in questi anni si sta parlando di quarta
rivoluzione industriale: il senso etimologico del ter-
mine (dal latino
revolve˘re
‘rovesciare’) ci aiuta a ca-
pire quanto dirompente sia il processo che stiamo
vivendo, più o meno consapevolmente.
Nella produzione di massa la pressione sui costi e
i requisiti qualitativi continueranno inevitabilmente
ad aumentare e la mass customization, ovvero la
capacità di realizzare prodotti personalizzati in ‘di-
mensione lotto 1’, a prezzi ragione-
voli e con standard qualitativi elevati
e uniformi, diventerà un ‘must’ per
chi vuole restare sul mercato e pro-
sperare. Per questo è ormai impre-
scindibile che questo cambiamento
rivoluzionario avvenga: tra 10 anni
le aziende si divideranno tra quelle
che hanno programmato e sfruttato
questo cambiamento e quelle che lo
hanno subito.
Per Bosch Rexroth, la direzione da
prendere è chiara: in futuro, l’archi-
tettura dell’automazione punterà
con sempre più coerenza sull’in-
Bosch Rexroth SpA
Strada Statale Padana Superiore 11, 41
20063 Cernusco sul Naviglio (MI)
Tel. +39 02 923651
Fax
+39 02 2365500
marketing@boschrexroth.it www.boschrexroth.comtelligenza distribuita e sull’integrazione di tutti gli
apparecchi coinvolti nella produzione. A tale scopo,
l’interoperabilità andrà garantita oltre i livelli gerar-
chici della classica ‘piramide dell’automazione’, fino
a coinvolgere la rete informatica aziendale e le appli-
cazioni cloud.
L’industria meccanica ha bisogno di nuovi scenari,
nuove piattaforme di automazione che offrano con-
nettività illimitata e garantiscano la massima flessi-
bilità nella configurazione e riconfigurazione degli
equipaggiamenti.
Gli utenti potranno così sviluppare processi di produ-
zione con flussi a valore aggiunto flessibili e ottimiz-
zati: sarà così possibile definire una fabbrica virtuale,
data-driven, che si ponga positivamente in competi-
zione con il mondo reale materializzato. Allo stesso
modo, queste nuove piattaforme di automazione do-
vranno rispondere a requisiti imprescindibili quali
durata del ciclo, disponibilità, efficienza energetica e
sicurezza delle macchine.
Per Bosch Rexroth la fabbrica del futuro non potrà es-
sere solo un progetto realizzato a tavolino e in chiave
teorica, ma troverà il suo più importante luogo di
sviluppo all’interno delle fabbriche stesse. Già oggi
è possibile incorporare la connettività in macchine e
impianti già esistenti, creando valore aggiunto: solu-
zioni software ad hoc, come per esempio IoT Gateway
di Rexroth, collegano tutte le macchine e tutti i moduli
in modo uniforme, indipendentemente dall’hardware
o dall’unità di controllo.Tale software offre un’elevata
connettività per i più svariati tipi di sensori, per pro-
grammi di controllo di vari produttori e per gli stan-
dard OPC UA e OPC DA. Grazie a questa applicazione
ogni device è già oggi contattabile da qualsiasi sede
e gli utenti possono così sfruttare tutte le possibilità,
attuali e future, dell’Internet ofThings.
Gli imprenditori e i manager italiani che oggi de-
vono decidere sui propri investimenti potrebbero non
avere ancora chiaro quali saranno i requisiti delle
macchine e dei sistemi della fabbrica del futuro, ma
una cosa è certa: le soluzioni isolate che scommet-
tono sull’istituzione di uno standard proprietario
sono molto rischiose, perché molto difficili da inte-
grare all’interno di un sistema più ampio, mentre,
al contrario, è decisamente più saggio investire su
soluzioni decentralizzate, che offrano la massima
connettività e standard aperti, facilmente integrabili.
Di certo, sarà la connettività l’elemento chiave delle
funzionalità e degli scenari della fabbrica del futuro.
La fabbrica del futuro secondo Bosch
Rexroth
Come sarà la fabbrica del futuro? È questa la do-
manda più importante che si trova ad affrontare l’in-
dustria meccanica. Una questione fondamentale per
gli imprenditori italiani, che devono fronteggiare mer-
cati sempre più competitivi e globali e che devono
fare scelte da cui dipenderà il successo (o il falli-
mento) dell’azienda nel medio e lungo periodo. Quali
sono gli investimenti più sicuri ed efficaci nel tempo?
Come e quanto dovranno cambiare la fabbrica e il
processo produttivo per rispondere alle esigenze del
mercato?
Il problema, purtroppo, è che in realtà la domanda
è mal posta. La vera domanda che un imprenditore
dovrebbe porsi è: che cosa resterà uguale in una fab-
brica, un’azienda di successo tra 5 o 10 anni?
Pavimento, pareti e tetto. Punto. Tutto il resto andrà
visto in una prospettiva completamente nuova: di-
verse saranno le macchine e le tipologie di auto-
mazione, nuove le modalità di comunicazione, diffe-
renti le professionalità e il modo di collaborare delle
persone: l’automazione e la digitalizzazione stanno
MESSAGGIO PROMOZIONALE
1. La macchina invia un messaggio di errore ai responsabili di linea e le relative informazioni per la soluzione dei pro-
blemi direttamente su smart device - 2. Assistente digitale per varie attività di assemblaggio, l’AciveAssist è in grado di
supportare i dipendenti con informazioni mirate e funzioni di guida garantendo processi di qualità grazie a un software
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