Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  66 / 104 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 66 / 104 Next Page
Page Background

Novembre/Dicembre 2014

Automazione e Strumentazione

speciale

66

ACQUISIZIONE DATI

La strumentazione virtuale

La strumentazione virtuale è una tecnologia par-

ticolarmente flessibile ed economica per l’ac-

quisizione dati, prevalentemente associata alla

piattaforma commerciale LabVIEW di Natio-

nal Instruments, con applicazioni che interes-

sano collaudi e test automatici, progettazione,

nel controllo qualità, sistemi wireless, sistemi

di visione, nella diagnostica e nella metrologia

ad alte prestazioni. La strumentazione virtuale

riduce tempi e costi di sviluppo rispetto alla

tradizionale strumentazione di misura. La pos-

sibilità di disporre, nella memoria di un calco-

latore, dei dati numerici relativi ai campioni di

una certa grandezza fisica consente di elaborare

i dati stessi per ottenere informazioni utili. In

tal modo la fase di elaborazione dei dati, invece

che essere demandata a specifici microproces-

sori dedicati (DSP),

può essere compiuta

dai processori dei

comuni

Personal

Computer.

La strumentazione

virtuale di ultima

generazione si basa

su

bus ad alta

velocità

come PCI

Express e su tecno-

logie multicore e

Fpga. Le modalità di

acquisizione dei dati

sono differenti, in

funzione dei diversi

tipi di interfaccia tra

mondo fisico e cal-

colatore (schede di

acquisizione plug-in, strumenti con interfaccia

GPIB, sistemi PXI, VXI, LXI, SCXI, collega-

menti seriali Usb e RS232 ecc.).

In sostanza ogni strumento virtuale dev’essere

dotato di un’opportuna interfaccia di collega-

mento verso un sistema di elaborazione. L’in-

terfaccia deve consentire la connessione tra stru-

menti e calcolatori di diversi costruttori senza

creare problemi di compatibilità, rispettando

standard elettrici e meccanici. Un punto a favore

della strumentazione virtuale è la possibilità di

adattare l’hardware basato su componenti Cots

(Commercial off-the-shelf) ad una particolare

applicazione, ad esempio cambiando le caratte-

ristiche di sincronizzazione e di filtraggio.

Schede PC, sistemi IO e unità di controllo

Dal punto di vista dell’hardware periferico vi

sono tre opzioni principali per l’acquisizione

dei segnali IO provenienti dal campo. La prima

è costituita dalle

schede di acquisizione

per

PC

di tipo multifunction, PCMCIA ed esterne.

In questo caso le schede sono orientate all’ab-

binamento con hardware di calcolo più speci-

fici come ad esempio i notebook o i computer

mobili. Generalmente le prestazioni sono ridotte

rispetto all’analoga architettura PCI o ISA a van-

taggio della compattezza del modulo, e quindi

della mobilità e delle prestazioni di misura.

La seconda opzione è data dai

moduli di acqui-

sizione

alloggiati in appositi

rack

. Questi

sistemi permettono di elevare le prestazioni del

sistema di misura, in quanto sono progettati per

ottimizzare l’ambiente interno allo strumento e

in particolare il rapporto segnale/rumore, l’omo-

geneità dei percorsi dei segnali e il sincronismo

delle acquisizioni. Il costo di questi sistemi è

evidentemente elevato e giustificato da scelte

progettuali particolari, come ad esempio l’allog-

giamento in macchine utensili, le installazioni

per applicazioni di tipo militare o nei sistemi di

trasporto.

La terza possibilità è rappresenta dai

sistemi

IO distribuiti

. Questo approccio prevede che

l’hardware di misura sia frammentato in diversi

moduli ospitati in prossimità dei punti di misura

e collegati tra loro e a un sistema di controllo

(PC, PLC, PAC, DCS, RTU ecc.) mediante

fieldbus o rete di comunicazione. Questa filoso-

fia rende possibile distribuire geograficamente

la strumentazione, senza limitazioni se non

quella della connettività fisica degli apparati.

In un tale contesto la capacità di gestire allarmi,

archiviare dati, gestire apparati e reti di comu-

nicazione, ricevere comandi, accedere ai dati

e alla programmazione remota è appannaggio

soprattutto dei sistemi di controllo centrali.

Acquisizione dati wireless

Negli ultimi decenni le trasmissioni senza fili

hanno interessato in maniera profonda l’intero

settore dell’automazione e della strumentazione.

Per l’acquisizione dati senza fili sono disponi-

bili diverse tecnologie, la cui scelta dipende da

fattori applicativi e tecnologici quali: ampiezza

di banda, requisiti di alimentazione, assorbi-

menti, copertura geografica, topologia di rete,

sicurezza della trasmissione, interfacce, espan-

dibilità, costi generali. Sul mercato, la pre-

senza di numerose tecnologie come ad esempio

Wi-Fi

(Ieee 802.11) e

ZigBee

(Ieee 802.15.4)

hanno favorito l’uso di sensori e datalogger con

interfacce wireless. A questo processo si sono

aggiunte tecniche di modulazione sofisticate e la

riduzione delle “barriere all’adozione” da parte

degli utenti.

In questo scenario le interconnessioni wireless

Un esempio di data-logging che

può sfruttare tutte le risorse

del calcolatore, grazie alla

strumentazione virtuale (NI

LabView SignalExpress UI)