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Automazione e Strumentazione

Novembre/Dicembre 2017

EDITORIALE

primo piano

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tecnico scientifiche

stanno vivendo un momento congiunturale difficile dovuto sia alla situazione economica

del nostro Paese sia al mancato turn-over dei soci più anziani. Anipla sta vivendo questa

situazione congiunturale; il numero dei Soci Individuali ha subito una significativa

contrazione, al contrario, il numero dei Soci Collettivi e Sostenitori ha tenuto, subendo

una lieve diminuzione, che classificherei come fisiologica e non critica (tenuto conto delle

recenti fusioni tra i grandi player dell’automazione industriale). Ciò che mi ha sorpreso

di più è stato il cambiamento della composizione dei Soci: abbiamo perso terreno tra gli

utilizzatori finali mentre lo abbiamo mantenuto tra i fornitori di tecnologie e dei sistemi

di automazione. Questo è sorprendente in un momento in cui l’automazione industriale,

spinta dall’onda dell’Industria 4.0, sta (ri)guadagnando posizioni di interesse nel mondo

industriale manifatturiero. Un’altra criticità è legata al turn-over: negli ultimi anni abbiamo

riscontrato un modesto aumento di nuovi giovani Soci nonostante che, da circa cinque anni,

le iniziative itineranti organizzate per promuovere l’incontro tra il mondo della formazione

(istituti tecnici e università) e quello delle imprese, riscuotano un notevole successo.

Quali potrebbero essere le motivazioni che hanno contribuito alla perdita di attrattività

di Anipla (come altre Associazioni tecnico scientifiche)? Sicuramente il mondo del lavoro

è cambiato rispetto agli anni 80-90; sono cambiate le forme di comunicazione come

conseguenza dello sviluppo di internet e della digitalizzazione delle informazioni. Prima

dell’era di internet i convegni, organizzati dalle Associazioni, erano un momento di

incontro tra gli operatori per scambiare esperienze e conoscenze; le riviste cartacee

e le Associazioni stesse erano viste come fonti primarie utili per l’aggiornamento

professionale. Oggigiorno i web-seminar (spesso offerti dalle aziende fornitrici di

tecnologie e soluzioni) e le cyber-conference hanno sostituito i convegni ‘fisici’; i blog,

i social network, wikipedia e ‘l’oceano delle informazioni’ su internet costituiscono i

‘luoghi’ intangibili (repository) dove reperire le informazioni. Le Associazioni tecnico

scientifiche non sono Associazioni di categoria, quindi, nel loro Statuto non sono previste

iniziative di lobbying nei confronti delle Istituzioni. In aggiunta, Anipla sconta il fatto di

non avere il focus su una specifica tecnologia, la robotica piuttosto che la strumentazione.

Infatti, la missione dell’Associazione è la promozione della cultura dell’automazione

industriale in senso lato. Questo richiede che Associati con diverse competenze tecniche

si rendano disponibili per ‘vivacizzare’ le attività associative. Purtroppo ciò non accade:

in un mondo che si fonda sul materialismo, e dove gli operatori sono ‘compressi’

dalle varie attività che devono svolgere, è difficile coinvolgere Associati in attività di

‘volontariato’. Questo ‘materialismo culturale’ colpisce anche il mondo dell’Accademia,

tant’è, che Anipla ha visto una drammatica diminuzione del numero di Soci universitari.

Tra le Associazioni a me più familiari (Aidic, SCI e Ais), Anipla è quella con la più bassa

percentuale di Soci accademici.

Per far fronte a questa situazione è stato costituito un gruppo di lavoro che ha il compito

di identificare e mettere in atto azioni correttive. Tra queste progetteremo un questionario-

sondaggio che lanceremo anche con l’aiuto di questa rivista, e chiediamo ai lettori di

aiutarci a comprendere come possiamo migliorare l’attrattività dell’Associazione.

Oggigiorno, le Associazioni

Quale futuro per Anipla?

Presidente Anipla

Alberto Servida