Table of Contents Table of Contents
Previous Page  25 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 25 / 100 Next Page
Page Background

Automazione e Strumentazione

Novembre/Dicembre 2017

TEST E MISURA

approfondimenti

25

sistemi ingegneristici diventano più distribu-

iti

. Tendenze come il 5G e l’Industrial Internet

of Things promettono di connettere le infra-

strutture, i trasporti e la rete dei consumatori,

per arricchire le vite delle persone in tutto il

mondo. Indiscutibilmente sarà il software, l’a-

spetto determinante di qualsiasi sistema inge-

gneristico, se non lo è già. E non passerà molto

tempo prima che l’hardware diventi comple-

tamente standardizzato e l’unico componente

distintivo di un sistema sarà l’indirizzo IP.

Gran parte dei fornitori di

sistemi di test e

misura

hanno risposto lentamente all’inevi-

tabile ascesa del software e ora lanciano sul

mercato ambienti software per aiutare la com-

munity degli ingegneri. Ma anche quelli ser-

vono fino ad un certo punto. In un settore in

continua evoluzione, la progettazione di que-

sti sistemi connessi richiede agli ingegneri di

far fronte a quattro sfide chiave: produttività

mediante astrazione, interoperabilità del sof-

tware, analisi completa dei dati, e gestione

efficiente dei sistemi distribuiti.

Produttività mediante astrazione

Astrazione è un termine così abusato che

rischia di perdere significato. In parole sem-

plici, è la capacità di rendere ciò che è com-

plesso ordinario. Nella progettazione dei

sistemi ingegneristici, la complessità, spesso,

deriva dalla programmazione. La logica che

aggiunge intelligenza ai sistemi, solitamente,

richiede un livello di codifica così complesso,

che spesso è proprio quello a distinguere i

professionisti dagli amatori. Ciò che è com-

plicato, però, deve diventare ordinario. Per

affrontare questa sfida, gli ingegneri hanno

bisogno di un ambiente ‘di programmazione

opzionale’, che permetta loro di riconoscere

e configurare l’hardware di misura, acquisire

i dati del mondo reale, e successivamente ese-

guire l’analisi e trasformare i dati grezzi in dati

utili. NI sta introducendo un nuovo ambiente

di lavoro basato sulla configurazione chia-

mato

LabView NXG

. L’ambiente integra

la

programmazione grafica originaria di

LabView

, nota per la capacità di accelerare la

produttività degli sviluppatori nella progetta-

zione di sistemi complessi da quasi 30 anni.

LabView NXG permette di accelerare ancora

più e ottenere l’obiettivo in pochi passi, dalle

connessioni ai sensori fino all’azione che ne

consegue,

senza la necessità di program-

mare

, in quanto è l’ambiente stesso a fornire

il relativo codice dietro le quinte. Quest’ul-

tima fase è fondamentale: ottimizza la proget-

tazione, trasformandola da intuizione unica a

misure ripetibili e automatizzate.

Interoperabilità del software

Con la crescente complessità delle soluzioni

odierne, l’esigenza di combinare più linguaggi

di programmazione, ambienti di sviluppo e

approcci sta diventando rapidamente onnipre-

sente. Integrare i componenti software, tutta-

via, ha un costo considerevole e sempre più

elevato. La soluzione, generalmente, è affidare

l’onere dell’integrazione al team di progetta-

zione. In questo modo, però, si curano, essen-

zialmente, solo i sintomi, senza affrontare la

causa alla radice.

La piattaforma NI software centrica, voluta-

mente, pone l’

interoperabilità del software

in primo piano nel processo di sviluppo. Anche

se LabView è sempre stato il fulcro di questo

approccio incentrato sul software, molti pro-

Figura 1 - I nuovi pannelli

di lavoro di LabView NXG

consentono agli utenti di acquisire,

analizzare ed esportare

i dati di misura senza richiedere

la programmazione

Lascia che il

passato ti mostri

la via per il futuro,

Jeffrey Phillips,

Section Manager,

Platform Software

di National

Instruments