TEST E MISURE ELETTRONICHE
speciale
Ottobre 2016
Automazione e Strumentazione
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ad alte prestazioni, ideali per la
misurazione
,
la
simulazione
e la
generazione
di valori elet-
trici (tensione, corrente, resistenza, impulsi, fre-
quenza) e di temperatura.
Se l’obiettivo è invece quello di testare un’am-
pia serie di parametri e valori elettrici si usano
i multimetri. Con questi strumenti si misu-
rano ad esempio il vero valore efficace (RMS,
Root Mean Square) della tensione, i segnali di
livello variabile, la corrente (compresi i valori
dello stato di regime costante e delle correnti
di spunto dell’avviamento dei motori o di altri
dispositivi), i segnali di basso livello nelle reti, i
parametri di frequenza, temperatura, velocità di
rotazione e altro ancora.
Nelle operazioni di
taratura
(termine che ha
valore metrologico a differenza della calibra-
zione con cui viene spesse confusa anche a
causa della traduzione impropria dall’inglese
calibration) è indispensabile l’impiego di multi-
metri a elevate prestazioni in combinazione con
strumenti campione
.
Esistono poi strumenti di test che consentono di
individuare le intermittenze elettriche più facil-
mente come gli analizzatori di segnali, gli oscil-
loscopi a memoria digitale (DSO, Digital Sto-
rage Oscilloscope) e le
pinze amperometriche
.
Queste ultime sono strumenti di misura per la
quantificazione indiretta di correnti AC e DC su
macchine, installazioni e impianti che non pos-
sono essere messe fuori servizio. La misurazione
indiretta realizzata con le pinze amperometriche
rileva l’effetto magnetico del conduttore di elet-
tricità senza scollegare il circu-
ito di misura. I modelli portatili
sono dotati di alimentazione
propria e vengono solitamente
utilizzati per misurare correnti di
grande intensità.
Oscilloscopi
Tipicamente un oscilloscopio
è dotato di un circuito di ca-
librazione con cui è possibile
controllare il funzionamento ed
effettuare la taratura periodica
delle eventuali sonde collega-
te ai connettori di ingresso. Usi
tradizionali dell’oscilloscopio
sono la
diagnosi di guasti in
apparecchiature elettroniche
e i test per verificare la
corret-
tezza progettuale dei circuiti
elettronici
. L’oscilloscopio per-
mette anche di verificare la cor-
retta interazione tra firmware di configurazione e
hardware di acquisizione.
Il costo e le caratteristiche costruttive degli
oscilloscopi dipendono da parametri come la
frequenza massima dei segnali visualizzabili e
la risoluzione temporale, ovvero la più rapida
variazione rilevabile, dipendente dalla banda
passante dello strumento. Si spazia dalle decine
di Megahertz ai costosi modelli digitali Real-
Time ed Equivalent-Time con larghezze di
banda superiori a 100 GHz impiegati nella pro-
gettazione elettronica.
Salendo nelle prestazioni gli
oscilloscopi a cam-
pionamento
sono oscilloscopi digitali dedicati
alle
misure di precisione su segnali ad alta fre-
quenza
(tipicamente più elevata di quella dello
strumento). In tali situazioni gli altri oscilloscopi
digitali, e tanto meno quelli analogici, non sono
in grado di acquisire un numero sufficiente di
campioni in una sola scansione. La corrente ter-
minologia commerciale identifica gli oscilloscopi
a campionamento con gli strumenti ‘a tempo
equivalente’ preposti all’analisi di segnali perio-
dici che possono funzionare a velocità di tem-
porizzazione elevatissime e larghezze di banda
nell’ordine delle decine di GHz.
Strumenti portatili multifunzione per la ricerca
di guasti e le applicazioni di manutenzione inte-
grano funzioni tipiche di oscilloscopi, multime-
tri, registratori e datalogger sfruttando anche app
per
dispositivi mobili
. Queste ultime permettono
maggiori collaborazioni, analisi dei dati e archi-
viazione di importanti informazioni di test.
Figura 2 - Oscilloscopio portatile Fluke con mobile app