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TEST E MISURE ELETTRONICHE

speciale

Automazione e Strumentazione

Ottobre 2016

79

mentazione di misura è diventato ancora più evi-

dente, al punto che qualcuno si è spinto a parlare

di

Internet of Test

. LabView ad esempio offre

un ambiente di programmazione grafico per

lo sviluppo dell’applicazione, il test dei nuovi

smartphone e il monitoraggio di reti elettriche,

con tutti gli elementi connessi in chiave IoT.

Analizzatori di rete e di spettro

Gli

analizzatori di rete

consentono le analisi di

energia e di potenza e quindi il controllo della

qualità dell’alimentazione elettrica. Sono usati

anche per registrare in continuo l’andamento

delle grandezze alternate. Esistono sul mercato

due categorie fondamentali di analizzatori di qua-

lità della rete elettrica: quelli per la

verifica della

qualità della tensione fornita

(con rilevamento

di armoniche e flicker) e quelli per la

ricerca

guasti

. I primi sono efficaci strumenti statistici

ma non risolvono problemi dovuti ai disturbi

occasionali. I secondi prevedono il monitoraggio

delle forme d’onda nel lungo periodo.

Altri aspetti fondamentali nella scelta di un ana-

lizzatore sono il tipo di circuito di alimentazione e

misura da analizzare (monofase o trifase), la por-

tata massima in tensione e corrente, le interfacce

e i protocolli di comunicazione supportati.

In forma complementare gli

analizzatori di

spettro

sono strumenti usati per la visualizza-

zione grafica di segnali elettrici variabili nel

dominio delle

frequenze

. L’analisi nel domi-

nio delle frequenze consente di visualizzare

ogni singola componente del segnale piuttosto

che la loro somma, come avviene nel dominio

del tempo. La tipologia più diffusa è quella

ad

eterodina

adatta per misure su segnali in

radiofrequenza e microonde, il cui principio di

funzionamento è analogo a quello di un radio-

ricevitore. Per garantire la stabilità di frequenza

gli spettrometri aggiungono

un segnale pilota ad aggancio

di fase (PLL, Phase Locked

Loop). Per l’analisi di fenomeni

a basse frequenze, fino a circa

1 MHz, si impiegano invece gli

analizzatori FFT

(Fast Fourier

Transform), che sono in grado

di effettuare misure anche su

segnali non ripetitivi.

Calibratori e multimetri

Multifunzione è la parola chiave

per capire l’evoluzione e la con-

vergenza di calibratori e multi-

metri. La diffusione microelet-

tronica degli anni 80 e 90, con le

nuove piattaforme di comunica-

zione degli ultimi due decenni,

ha consentito l’affermazione di

una nuova generazione di stru-

menti multifunzione e multimi-

sura caratterizzati da un elevato

livello di accuratezza.

I

calibratori di processo

sono apparati utiliz-

zati per le operazioni di calibrazione, simula-

zione, verifica e regolazione nelle istallazioni

e nella strumentazione. I calibratori trattano

differenti grandezze che devono essere attribu-

ite a segnali di misura normalizzati: mA, mV,

V, Ohm, Hz (frequenza e impulsi), °C o ºF.

Questi strumenti possiedono inoltre funzioni

di generazione, livellazione, linearizzazione o

gradazione dei segnali. Il loro uso principale sta

nella

verifica del parco strumenti aziendale

al fine di controllare la qualità della misura. I

calibratori ad alta precisione

sono invece un

supporto fondamentale nei controlli di qualità,

dal momento che consentono la produzione di

certificati di calibrazione secondo le normative

ISO o SIT (Servizio Italiano di Taratura). La

calibrazione industriale può essere accompa-

gnata da particolari adattamenti e compensa-

zioni. Secondo le differenti esigenze, esistono

calibratori multifunzione (che consentono la

lettura simultanea di più valori) o per singola

grandezza (pressione, temperatura, portata,

suono, vibrazioni ecc.). O ancora i calibratori

Figura 1 - Stazione IoT / T&M (National Instruments)