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Automazione e Strumentazione

Settembre 2016

ENERGIA

applicazioni

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5kW- e un sistema di accumulo su un DC-Bus. Le

fonti sono

accoppiate al DC-Bus

mediante con-

vertitori DC/DC e AC/DC progettati con una strut-

tura flessibile.

A sua volta, il DC-Bus alimenta

poi un convertitore DC/AC.

La coordinazione

di fonti rinnovabili integrate a fonti tradizionali da

parte di un sistema di controllo centralizzato, garan-

tisce una migliore continuità del servizio insieme

ad una riduzione dei consumi di carburante.

Parola d’ordine: flessibilità

La flessibilità è fondamentale per il progetto: l’o-

biettivo specifico del programma è infatti la

defi-

nizione di logiche di controllo idonee all’imple-

mentazione di strategie di ottimizzazione uni-

versali

, grazie a cui poter collegare tecnologie di

generazione diverse e caratterizzate da differenti

caratteristiche tecniche, senza dover analizzare

nel dettaglio i parametri costruttivi di ciascuna

tecnologia. Questo aspetto consentirà di integrare

nel sistema le fonti energetiche esistenti ed even-

tualmente altre in futuro.

Proprio la previsione di possibili espansioni

future, in continua evoluzione rispetto a quanto

esistente, ha rappresentato uno dei motivi chiave

che hanno spinto ad adottare i prodotti Phoenix

Contact. Oltre a garantire l’affidabilità e l’in-

terscambiabilità, requisiti necessari per questi

contesti, i prodotti Phoenix Contact sono infatti

caratterizzati da una modularità ed una flessibilità

in grado di far evolvere il controllore, secondo le

esigenze tipiche di un’area in via di sviluppo.

Per consentire la gestione ed il controllo dei

flussi energetici del sistema sono stati dunque

adottati diversi dispositivi Phoenix Contact

,

come un controller con interfacce Profinet per il

collegamento ad altri controllori o sistemi e pos-

sibilità di programmazione a norma IEC 61131-3,

morsetti di misurazione della potenza, IO digitali,

master CAN la comunicazione con i convertitori

e una scheda di memoria Flash per storicizzare i

dati misurati dal Power Module.

La partnership di Phoenix Contact non si è limi-

tata alla condivisione degli scopi del progetto

ed alla fornitura dell’hardware di controllo per

il prototipo, ma si è concretizzata anche in una

assistenza tecnica continuativa ed essenziale

durante tutta la fase di sviluppo del prototipo

.

Dal canto loro, i prodotti Phoenix hanno dimo-

strato di essere affidabili e facilmente program-

mabili. Rispetto a soluzioni embedded o basate

su microcontrollori, essi hanno infatti permesso

di progettare un controllo sviluppato secondo le

esigenze di un progetto che si doveva adattare

alle condizioni mutevoli del luogo di instal-

lazione. Inoltre, il sistema è stato studiato per

ridurre al minimo la complessità di utilizzo

e non richiede dunque la presenza di un tecnico

specializzato per il suo funzionamento.

Energia per una nuova vita

L’adozione di questo sistema ha rivoluzionato

completamente la vita della scuola, da diversi

punti di vista. Anzitutto, l’abbandono delle lam-

pade al cherosene e del generatore diesel ha

permesso di disporre di molto più tempo per stu-

diare, dato che la luce può stare accesa illimitata-

mente e a costi inferiori. Inoltre, ha migliorato la

salute delle persone che vivono e studiano all’in-

terno della struttura, prima soggette a frequenti

mal di testa causati dalle esalazioni delle lampade

al cherosene. Un altro effetto virtuoso del passag-

gio al nuovo impianto è stato il

considerevole

risparmio economico sull’acquisto del combu-

stibile

, grazie a cui la scuola ha potuto disporre

di maggiori risorse da investire nell’acquisto di

materiale didattico per gli studenti. Da ultimo,

l’introduzione di questo sistema ha permesso di

destinare energia a sistemi dedicati alla coltiva-

zione e l’allevamento di risorse alimentari.

Per gestire i flussi energetici sono stati utilizzati diversi dispositivi di Phoenix Contact

che, grazie alla loro modularità, conferiscono flessibilità ed espandibilità alla micro-rete

Nella scuola di Ngarenanyuki, la corrente elettrica è erogata da un inverter

che è posto a valle di un bus CC collegato a differenti sistemi di micro-produzione:

idroelettrico, solare e diesel