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Automazione e Strumentazione

Giugno/Luglio 2016

EVENTI

primo piano

43

Il convegno, nel pomeriggio, ha affrontato le tema-

tiche più comuni attinenti alla pratica dell’utilizzo

di IO-Link, spiegando come sia possibile effettuare

semplicemente la configurazione di un sistema di

automazione che si interfaccia attraverso questo

standard e di come, utilizzando dei tool grafici che

sono

già disponibili

, si possa effettuare in modo

relativamente semplice l’integrazione di un dispo-

sitivo IO-Link nel programma di un PLC.

Particolarmente interessante è stato il punto di

vista di un produttore di sensori come

Sick,

che ha permesso di conoscere i vantaggi di IO-

Link nelle applicazioni di misura attraverso

due diversi interventi tenuti da Pasquale Cara e

Peter Kamp, entrambi di Sick, nell’ambito della

sessione convegnistica.

Semplicità e prestazioni con sensori

e attuatori

Le testimonianze di Sick hanno permesso ai par-

tecipanti di comprendere alcune caratteristiche di

base di questo protocollo che si conferma come

un’opzione di comunicazione punto a punto par-

ticolarmente efficace per i sensori sul campo.

Per comprendere meglio la differenza di IO-Link

rispetto ad altre soluzioni, è utile considerare il

caso esemplificativo di un sensore di tipo ana-

logico, per esempio un comune trasduttore di

pressione, con il quale è possibile trasmettere il

segnale contenente il valore di misura, oltre che

con un collegamento IO-Link, anche utilizzando

altri due sistemi diversi: con un’interfaccia ana-

logica o con un accesso diretto al bus di campo.

L’utilizzo di un’

interfaccia analogica

richiede

un notevole dispendio di tempo nel collegamento

materiale dei cavi, soprattutto quando siano pre-

senti numerose periferiche, e necessita di costosi

ingressi analogici. Inoltre, anche utilizzando dei

cavi schermati di costo elevato, la trasmissione

analogica del segnale rimane comunque più

sensibile ai disturbi rispetto al trasferimento dati

digitale di IO-Link.

Oltre a ridurre la quantità complessiva di cavi

necessari per consentire il passaggio dei segnali,

il collegamento IO-Link permette anche il tra-

sferimento di energia

, rendendo possibile l’ali-

mentazione del dispositivo con un unico cavo e

rendendo disponibile un canale di comunicazione

aciclico per

la parametrizzazione e per la dia-

gnosi

del dispositivo stesso.

Inoltre, esistono dei vantaggi nella connessione

attraverso IO-Link anche rispetto a un collega-

mento diretto con bus di campo e questi partono

dal fatto che IO-Link è indipendente dai diversi

protocolli di bus e, rispetto a un collegamento

diretto sul sensore effettuato con queste tecnolo-

gie, IO-Link permette di realizzare un’interfaccia

a bordo dei dispositivi con dei costi inferiori. Ma,

oltre ad avere una minore complessità e un costo

più basso delle interfacce dei bus di campo (ideali

per collegare un numero elevato di sensori), IO-

Link è in grado di utilizzare un cavo di trasmis-

sione standard M12 a tre fili, anziché ricorrere un

conduttore speciale come avviene per molti bus

di campo, consentendo così un vantaggio econo-

mico e logistico.

L’esperienza di Sick ha dimostrato come sia pos-

sibile realizzare una facile integrazione di tutti i

dispositivi IO-Link in generale e, in particolare,

dei sensori nei programmi dei

PLC. Il quadro concettua-

le delle applicazioni di

IO-Link è stato com-

pletato dall’impor-

tante testimonianza

di

Festo

che, come

produttore di riferi-

mento nell’ambito del-

la pneumatica e dell’au-

tomazione elettrica, ha dimostrato come IO-Link

presenti dei vantaggi sostanziali anche per il

col-

legamento di attuatori

, riassumibili come una

sostanziale semplificazione del collegamento e un

miglioramento nelle prestazioni (comunicazione

bidirezionale e veloce di dati eterogenei).

Complessivamente, i lavori del Workshop hanno

fornito una panoramica generale sullo standard

IO-Link e hanno permesso di comprendere come

questo tipo di soluzione di collegamento sia final-

mente

matura e pronta

a mantenere le impor-

tanti promesse di rendere più efficiente e versatile

l’interazione tra i diversi componenti del sistema

d’automazione, semplificando il collegamento e

la configurazione di master e dispositivi.

IO-Link User Workshop ha

compreso interventi di produttori

di riferimento come Sick, che

utilizza IO-Link in molte delle sue

realizzazioni più recenti, come per

esempio i suoi sensori di livello

Nella zona espositiva dell’IO-Link User Workshop di Piacenza erano presenti produttori di sensori,

attuatori e sistemi di controllo