Automazione e Strumentazione
Giugno/Luglio 2016
EVENTI
primo piano
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Il convegno, nel pomeriggio, ha affrontato le tema-
tiche più comuni attinenti alla pratica dell’utilizzo
di IO-Link, spiegando come sia possibile effettuare
semplicemente la configurazione di un sistema di
automazione che si interfaccia attraverso questo
standard e di come, utilizzando dei tool grafici che
sono
già disponibili
, si possa effettuare in modo
relativamente semplice l’integrazione di un dispo-
sitivo IO-Link nel programma di un PLC.
Particolarmente interessante è stato il punto di
vista di un produttore di sensori come
Sick,
che ha permesso di conoscere i vantaggi di IO-
Link nelle applicazioni di misura attraverso
due diversi interventi tenuti da Pasquale Cara e
Peter Kamp, entrambi di Sick, nell’ambito della
sessione convegnistica.
Semplicità e prestazioni con sensori
e attuatori
Le testimonianze di Sick hanno permesso ai par-
tecipanti di comprendere alcune caratteristiche di
base di questo protocollo che si conferma come
un’opzione di comunicazione punto a punto par-
ticolarmente efficace per i sensori sul campo.
Per comprendere meglio la differenza di IO-Link
rispetto ad altre soluzioni, è utile considerare il
caso esemplificativo di un sensore di tipo ana-
logico, per esempio un comune trasduttore di
pressione, con il quale è possibile trasmettere il
segnale contenente il valore di misura, oltre che
con un collegamento IO-Link, anche utilizzando
altri due sistemi diversi: con un’interfaccia ana-
logica o con un accesso diretto al bus di campo.
L’utilizzo di un’
interfaccia analogica
richiede
un notevole dispendio di tempo nel collegamento
materiale dei cavi, soprattutto quando siano pre-
senti numerose periferiche, e necessita di costosi
ingressi analogici. Inoltre, anche utilizzando dei
cavi schermati di costo elevato, la trasmissione
analogica del segnale rimane comunque più
sensibile ai disturbi rispetto al trasferimento dati
digitale di IO-Link.
Oltre a ridurre la quantità complessiva di cavi
necessari per consentire il passaggio dei segnali,
il collegamento IO-Link permette anche il tra-
sferimento di energia
, rendendo possibile l’ali-
mentazione del dispositivo con un unico cavo e
rendendo disponibile un canale di comunicazione
aciclico per
la parametrizzazione e per la dia-
gnosi
del dispositivo stesso.
Inoltre, esistono dei vantaggi nella connessione
attraverso IO-Link anche rispetto a un collega-
mento diretto con bus di campo e questi partono
dal fatto che IO-Link è indipendente dai diversi
protocolli di bus e, rispetto a un collegamento
diretto sul sensore effettuato con queste tecnolo-
gie, IO-Link permette di realizzare un’interfaccia
a bordo dei dispositivi con dei costi inferiori. Ma,
oltre ad avere una minore complessità e un costo
più basso delle interfacce dei bus di campo (ideali
per collegare un numero elevato di sensori), IO-
Link è in grado di utilizzare un cavo di trasmis-
sione standard M12 a tre fili, anziché ricorrere un
conduttore speciale come avviene per molti bus
di campo, consentendo così un vantaggio econo-
mico e logistico.
L’esperienza di Sick ha dimostrato come sia pos-
sibile realizzare una facile integrazione di tutti i
dispositivi IO-Link in generale e, in particolare,
dei sensori nei programmi dei
PLC. Il quadro concettua-
le delle applicazioni di
IO-Link è stato com-
pletato dall’impor-
tante testimonianza
di
Festo
che, come
produttore di riferi-
mento nell’ambito del-
la pneumatica e dell’au-
tomazione elettrica, ha dimostrato come IO-Link
presenti dei vantaggi sostanziali anche per il
col-
legamento di attuatori
, riassumibili come una
sostanziale semplificazione del collegamento e un
miglioramento nelle prestazioni (comunicazione
bidirezionale e veloce di dati eterogenei).
Complessivamente, i lavori del Workshop hanno
fornito una panoramica generale sullo standard
IO-Link e hanno permesso di comprendere come
questo tipo di soluzione di collegamento sia final-
mente
matura e pronta
a mantenere le impor-
tanti promesse di rendere più efficiente e versatile
l’interazione tra i diversi componenti del sistema
d’automazione, semplificando il collegamento e
la configurazione di master e dispositivi.
IO-Link User Workshop ha
compreso interventi di produttori
di riferimento come Sick, che
utilizza IO-Link in molte delle sue
realizzazioni più recenti, come per
esempio i suoi sensori di livello
Nella zona espositiva dell’IO-Link User Workshop di Piacenza erano presenti produttori di sensori,
attuatori e sistemi di controllo