Automazione e Strumentazione
Giugno/Luglio 2016
VISIONE
primo piano
19
80 bit è in grado di raggiungere i 154 fps. Inoltre,
particolarmente utile nelle applicazioni mecca-
troniche più complesso o per il 3D, queste nuove
telecamere di Sony sono dotate di
Precision
Time Protocol (IEEE1588)
. In pratica, in un
sistema in cui vi siano installate più telecamere,
questo protocollo permette
la sincronizzazione
tra loro anche senza utilizzo di sistemi GPS con
precisioni teoriche fino al microsecondo.
Caratteristiche e funzioni
Le sei nuove telecamere si presentano in diffe-
renti configurazioni principali, che a loro volta
si suddividono in due modelli, tra loro omo-
genei in termini di risoluzione e frequenza di
acquisizione, che sono però uno monocroma-
tico e l’altro a colori.
Queste telecamere industriali prodotte da
Sony hanno un ampio spettro di applicazioni
industriali di misurazione o elaborazione 3D.
Le
dimensioni ridotte
e la
compatta forma
cubica
sono pensate per permettere una più
facile integrazione nelle linee di produzione. Le
possibili applicazioni che possono trarre van-
taggio da questi nuovi prodotti comprendono
i sistemi di trasporto intelligente (ITS), l’auto-
mazione di fabbrica, l’ispezione nel settore ali-
mentare, bevande e farmaceutico.
In pratica, i sei modelli presentati da Sony sono
così configurati:
XCG-CG240 monocroma-
tica
e
XCG-CG240C colore
con risoluzione
1920x1200 pixel e una frequenza di acquisi-
zione delle immagini di 41 fps, con interfaccia
GigE Vision 2.0;
XCG-CG510 monocroma-
tica
e
XCG-CG510C colore
con risoluzione
2448x2048 a 23 fps, interfaccia GigE Vision
2.0;
XCL-SG510 monocromatica
e
XCL-
SG510C colore
con risolu-
zione 2448x2048 a 154fps,
interfaccia Camera Link 2.0.
Tra le caratteristiche da sot-
tolineare, l’alto frame rate e
l’alta sensibilità dei nuovi sen-
sori Cmos Sony Pregius, con-
nubio che permette di ottenere
immagini di ottima qualità e
nitidezza anche in condizioni
di scarsa luminosità.
La possibilità di selezionare
specifiche aree di sensore della
telecamera, per aumentare ulte-
riormente la frequenza di acqui-
sizione delle immagini, per-
mette di raggiungere delle pre-
stazioni particolarmente adatte
a realizzare i più complessi pro-
getti di
machine vision
.
Le nuove telecamere indu-
striali Sony includono
una
serie di funzionalità
pos-
sibili grazie alla tecnologia
di trattamento del segnale
imbarcata sul sensore Cmos
e di elaborazione delle imma-
gini disponibile direttamente
a bordo della telecamera stessa. Tra le funzioni
di maggiore interesse da un punto di vista di
utilizzo industriale, rientrano quelle definite
come: Area Gain, Trigger Range, Shading e
Defect Correction.
La funzione
Defect Correction
permette di
correggere eventuali pixel chiari o non perfet-
tamente omogenei. Possibilità che si traduce in
caratteristiche di maggior precisione per esempio
nei sistemi di visione dedicati alla misurazione.
Invece,
Shading Correction
consente la corre-
zione delle ombre perfezionando le irregolarità
prodotte dalla luce e dalla sua direzione di inci-
denza e quindi dall’influenza delle distorsioni
prodotte dagli obiettivi. Installate in un sistema
di visione complesso, le nuove telecamere indu-
striali Sony consentono una più facile integra-
zione del sistema stesso.
La modalità
Area Gain
dà la possibilità di set-
tare direttamente sul sensore Cmos delle ‘aree
di guadagno’ differenti al fine di enfatizzare
meglio alcuni dettagli dell’immagine esatta-
mente nelle zone di interesse e con valori diffe-
renti in base all’oggetto ripreso.
La funzione
Trigger Range
è costituita da un
particolare filtro sul segnale di trigger che rende
più robusta la comunicazione della telecamera
con l’elettronica presente sulle linee di produ-
zione esistenti.
Le nuove telecamere industriali di Sony comprendono
modelli dotati di interfaccia GigE Vision 2.0 (nella foto)
o Camera Link 2.0
Un modello
della serie Sony XCL-SG
Una telecamera
industriale compatta
Sony della serie XCG-CG