Table of Contents Table of Contents
Previous Page  28 / 126 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 28 / 126 Next Page
Page Background

GENNAIO-FEBBRAIO 2018

AUTOMAZIONE OGGI 403

28

LINEA DIRETTA

Inbreve

AO

Un’eccellenza

nell’Alternanza

scuola-lavoro

È stato firmato con il Miur (Ministero dell’Istru-

zione, dell’Università e della Ricerca) un nuovo

Protocollo di Intesa che amplia la portata della

collaborazione avviata con

Schneider Electric

( www.schneider-electric.it )

nel 2015 per la realiz-

zazione di progetti di Alternanza scuola-lavoro:

“Vogliamo che l’Alternanza sia anzitutto un

cambiamento culturale all’interno della scuola

italiana, dove l’apprendere in modo teorico non

sia più scisso dal conoscere in modo pratico”

ha sottolineato Rosa De Pasquale, capo dipar-

timento per il Sistema educativo di istruzione e

formazione. “Nel biennio 2016-2017 abbiamo

formato quasi 4.000 studenti, con l’esperienza

di Accademia trasversale riservata al quinto

anno e i percorsi specialisti verticali per il terzo

e quarto erogati dal nostro partner sul territorio

Mondo Scuola Lavoro, toccando 17 regioni e 109

istituti scolastici di tutto il territorio nazionale”

ha ricordato Gianfranco Mereu, responsabile

attività scuole di Schneider Electric. “25 ragazzi

al termine di questo percorso hanno trovato

un’occupazione qualificante, segno della validità

delle competenze acquisite”. Inoltre, la rinnovata

partnership con Kyoto Club ha permesso e per-

metterà di integrare nelle Accademie Schneider

Electric una riflessione sul cambiamento climatico

e sul potenziale di digitalizzazione ed efficienza

energetica come leve di riduzione delle emissioni

climalteranti e lo sviluppo sostenibile. L’impegno

di Schneider Electric è ora di formare 10.000 stu-

denti da qui al 2020 sugli scenari dell’IoT.

Robot in concorso

Lemo

(

www.lemo.com

) sta collaborando con la

start-up svizzera Rovenso, finalista del concorso

Robotics Challenge promosso dall’Agenzia Inter-

nazionale per l’Energia Atomica (Iaea). Obiettivo

dell’evento, che si è svolto a Brisbane, in Australia,

era individuare i robot che dovranno assistere gli

ispettori Iaea nello svolgimento dei loro compiti,

in particolare nelle misure ripetitive e nelle attività

di identificazione dei materiali in ambienti ostili

ed esposti a elevati livelli di radiazioni. “L’utilizzo

dell’automazione in questi scenari operativi è per-

fettamente in linea con la mission di Rovenso” ha

dichiarato Thomas Estier, CEO dell’azienda. “Realiz-

ziamo robot agili per proteggere gli operatori dai

pericoli insiti nel dover la-

vorare in terreni difficili e in

ambienti ostili. Siamo lieti

di poter mostrare come

si comporta Rovenso in

questi scenari, scoprire le

migliori strategie di altre

aziende e confrontare le

diverse soluzioni hardware utilizzate”. L’azienda

svizzera ha apprezzato ilsupporto di Lemo: “Questo

concorso consente agli esperti internazionali di ro-

botica di competere e verificare l’idoneità dei nuovi

robot nello svolgimento di compiti di controllo” ha

sottolineato Mathieu Menet, innovation manager

di Lemo. “Al di là della competizione, la collabora-

zione con Rovenso ci consentirà di ampliare l’of-

ferta al pubblico, sviluppando una gamma specifica

di connettori dedicati all’industria della robotica”.

ostituita nel 2014 nel quadro della

Strategia europea per la bioeconomia

e di

Horizon 2020

, sotto forma di par-

tenariato pubblico-privato,

BBI JU

(

Bio-Based Industries Joint Under-

taking

-

www.bbi-europe.eu )

è stata dotata di un

finanziamento di 3,7 miliardi di euro con l’obiettivo

di creare un settore bioindustriale competitivo e so-

stenibile in Europa. La UE si è impegnata a investire

975 milioni di euro in sette bandi, dal 2014 al 2020,

mentre l’industria contribuisce per i rimanenti 2,7

miliardi. Giunti a fine 2017, a metà del programma,

BBI JU ha riunito responsabili politici, ricercatori,

noti operatori dell’industria e PMI, nonché pro-

duttori del settore primario, in occasione dello

Stakeholder Forum

di Bruxelles (

https://bbi-europe.

eu/events/bbi-ju-stakeholder-forum-brussels

), con lo

scopo di ‘tirare le somme’, ovvero presentare il va-

lore aggiunto portato all’Unione Europea con le at-

tività svolte e anche guardare avanti, individuando

le sfide ancora in essere e i programmi per il futuro.

Alla fine della valutazione si è visto che BBI JU è sulla

strada giusta, non solo perché soddisfa gli indica-

tori predefiniti, ma anche perché raggiunge alti li-

velli di efficacia, attuazione e trasparenza. I progetti

finanziati registrano un notevole tasso di partecipa-

zione delle PMI, pari al 36%, e un tasso di soddisfa-

zione del 97% dei coordinatori partecipanti. Ciò è

confermato dagli ultimi dati sulle bioindustrie euro-

pee: non solo è stato già superato l’obiettivo di BBI

JU di rendere operative cinque bioraffinerie entro

il 2020, ma il settore ha registrato anche una cre-

scita dell’11%nel 2016 e l’investimento previsto dai

membri del consorzio di bioindustrie è passato dai

2miliardi di euro del 2014 a 5miliardi nel 2017.

“Os-

serviamo un crescente interesse per l’iniziativa

da parte di banche e di investitori privati, anche

provenienti dall’esterno della UE” ha commen-

tato Philippe Mengal, direttore esecutivo di BBI

JU. “Grazie ai 65 progetti finanziati in 30 Paesi,

BBI JU crea per le organizzazioni pubbliche e

private opportunità uniche di cooperazione, svi-

luppo della conoscenza e creazione di collega-

menti intersettoriali per trovare nuove modalità

di valorizzazione del potenziale della biomassa

in Europa”. Guardando al futuro, l’obiettivo di

BBI JU è proseguire la propria attività di struttu-

razione del settore, creando nuovi mercati per

i bioprodotti e consentendo lo sviluppo di una

bioeconomia europea sostenibile e circolare

per sua stessa natura. La sfida ora è svilupparsi

per mantenere la continuità e la stabilità. Ma

un cambiamento di questa portata richiederà

tempo e la piena integrazione delle infrastrut-

ture. Affinché il passaggio alla bioeconomia sia

permanente vi sarà bisogno del coinvolgimento

e dell’impegno sul più lungo periodo dell’indu-

stria, dei responsabili politici, degli intellettuali,

nonché dei proprietari di marchi e dei rivendi-

tori. È cruciale conquistare il cuore e la mente

dei consumatori attraverso la sensibilizzazione

dell’opinione pubblica e il riconoscimento dei

vantaggi di una bioeconomia sostenibile. Lo

sviluppo del settore bioindustriale garantisce il

rispetto di numerosi obiettivi di sviluppo soste-

nibile senza gravare sulla produzione alimentare

e rispettando la biodiversità e l’utilizzo del suolo.

Tuttavia, affinché le bioindustrie possano avere

un impatto reale e tangibile sulla vita quotidiana

delle persone, forse la sfida più grande di tutte

è legata a un cambiamento di coscienza. “L’im-

patto potenziale del settore bioindustriale è evi-

dente a tutti” ha proseguito Mengal. “La gente

ha solo bisogno di conoscerlo”.

La bioindustria

cresce in Europa

Una crescita dell’11% nel 2016 e 5 miliardi di euro di investimenti

previsti da parte dell’industria, oltre a diverse centinaia di

migliaia di nuovi posti di lavoro: sono pochi i settori che possono

eguagliare l’ascesa delle bioindustrie europee. Eppure, c’è

ancora un grande potenziale inespresso….

C

Orsola De Ponte