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GIUGNO-LUGLIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 399

110

AO

INTRALOGISTICA

Francesca Cuoghi

ntralogistica e automazione industriale propongono solu-

zioni che non riguardano il solo settore manifatturiero. Vi

sono infatti sistemi di stoccaggio verticale automatico all’a-

vanguardia, che vengono scelti in ambienti come quello

universitario per rendere più

veloce ed efficiente la gestione

delle biblioteche, con quell’archi-

vio di testi che ogni ateneo deve

gestire con particolare attenzione.

Il vantaggio principale che deriva

dall’impiego di magazzini verticali

automatici a cassetti, è dato dalla

possibilità di liberare spazio pre-

zioso per collocare eventuali nuove

acquisizioni e/o di conservare nel

luogo più idoneo documentazione

altrimenti stoccata in ambienti ina-

datti a essere impiegati come ma-

gazzini e difficilmente gestibili per

i servizi. La biblioteca della presti-

giosa facoltà di ingegneria dell’Uni-

versità di Modena e Reggio Emilia,

intitolata a Enzo Ferrari, frequentata da studenti provenienti da

tutto il mondo, da diversi anni utilizza il magazzino automatico

verticale a cassetti di Modula per gestire il suo notevole patrimo-

nio librario.

Tanto materiale

da disporre al meglio

L’edificio che ospita la biblioteca universitaria si sviluppa su tre

piani. Quattro rampe di scale separano il primo dal secondo li-

vello, dove sono posti il banco reception e la sala di lettura princi-

pale: qui vengono erogati i servizi. Questi spazi sono stati aggiunti

per ampliare la biblioteca, in quanto in precedenza il materiale

d’archivio, quello corrente, l’attività d’ufficio e la sala di lettura

risiedevano in un unico ambiente, rivisitato più volte cercando

di definirne meglio le aree. Date le nuove condizioni strutturali,

potendo disporre di ambienti distinti, una delle soluzioni sarebbe

stata quella di posizionare il deposito e l’archivio al piano terra

(inaccessibile agli utenti), ripartire il patrimonio bibliografico in

due sezioni, attribuire a una metà di esso la qualifica di ‘non indi-

spensabile’, in quanto di uso meno frequente o datato, e stivarlo

nel sotterraneo, recuperandolo all’occorrenza. Tuttavia, collo-

care fuori portata il materiale di uso

meno frequente, ma non proprio

sporadico, avrebbe penalizzato un

patrimonio bibliografico che si è co-

stituito negli anni per scelte precise

e che dà una connotazione definita

alla biblioteca stessa. La soluzione

sopra descritta avrebbe dunque

portato una serie di inconvenienti,

sia per gli operatori sia per i fruitori

della biblioteca.

La prima oggettiva difficoltà era

rappresentata dal fatto che molti

servizi venivano svolti negli orari

di apertura, causando una serie

di svantaggi che avrebbero pena-

lizzato l’intera gestione della bi-

blioteca. Si sarebbe potuto porre

rimedio a questa criticità istituendo una procedura di prenota-

zione con consegna differita, riportando però indietro di circa

trent’anni il servizio che gli studenti si aspettano da un moderno

ateneo come quello di ingegneria.

La seconda criticità sarebbe stata data dal tempo necessario

per l’operazione, variabile dai 5 ai 10 minuti, un tempo d’attesa

troppo lungo per i fruitori della biblioteca, specialmente nei pe-

riodi di maggiore concentrazione. Infine, dal punto di vista degli

operatori, il dover andare in deposito è un’attività che racchiude

una serie di lati negativi, poiché gli elementi sono stipati, l’am-

biente è pieno di polvere e si ha scarsa familiarità con la disposi-

zione dei pezzi.

La soluzione più efficace è tecnologica

L’amministrazione della biblioteca Enzo Ferrari ha analizzato tutti

questi aspetti per trovare la soluzione migliore possibile nella

gestione del materiale bibliografico, per questo ha deciso di do-

La prestigiosa biblioteca Enzo Ferrari, della

Facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e

Reggio Emilia, si è dotata del magazzino verticale

automatico Modula F250BE a 36 cassetti risolvendo

al meglio i problemi di gestione degli archivi

L’intralogistica

in biblioteca

I

Per la gestione del materiale bibliografico,

la biblioteca Enzo Ferrari si serve di un Modula F250BE

governato da un PC

Foto tratta da www.pixabay.com