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AUTOMAZIONE OGGI 398

SOLUZIONI SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 109

dono come una volta molta sperimentazione e una messa

a punto accurata per poter funzionare 24 ore su 24, in am-

bienti difficili, polverosi, umidi e caldi, con temperature nelle

sale che possono salire fino a 48 gradi e disuniformità nell’ali-

mentazione di energia, con forti sbalzi di tensione”.

Le macchine sono tipicamente macchine operatrici, quindi

devono essere molto versatili e facili da regolare, perché

devono potere lavorare indifferentemente sia filati finissimi

e delicati, sia filati più grossi e grezzi. Le macchine fabbri-

cate da Savio hanno generalmente una testata di comando

a cui sono collegate numerose unità operatrici tutte uguali,

delle quali l’azienda produce circa 120 mila unità all’anno.

Queste unità richiedono robustezza, insensibilità alle varia-

zioni ambientali e all’accumulo di polvere, facilità di pulizia

e manutenzione, e devono essere utilizzate da personale

con scarsa formazione. “Per questo motivo i nostri quadri di

comando hanno interfacce in tutte le lingue e, soprattutto,

molte icone e immagini” dice Badiali. Il ciclo di sviluppo delle

macchine parte da specifiche di base già ben definite, frutto

della raccolta continua di dati e informazioni ricavate da di-

verse fonti; si esegue una prima progettazione che, oltre alle

verifiche dei nuovi concetti, analisi a elementi finiti (FEA) e

prove di laboratorio, porta a realizzare simulatori e prototipi

che vengono provati in-field per almeno sei mesi. I risultati

ottenuti permettono correzioni e messa a punto dei disegni

per arrivare poi a una pre-serie e a una serie definitiva. Oggi

la progettazione di tipo meccatronico consente possibilità di

modifiche in corso d’opera sconosciute 30 anni fa. Il cliente

trova normalmente tutte le risposte alle sue esigenze nella

gamma di offerta di Savio, oltre all’assistenza per redigere i

piani di lavoro, per definire il numero di unità necessarie e

gli ingombri in fabbrica. “Le richieste di personalizzazione

sono state via via incorporate nelle parti di produzione, così

che i progettisti del nostro ufficio tecnico intervengono solo

nel caso in cui ne siano richieste di nuove” sottolinea Badiali.

“Ma attualmente il 95% delle parti delle nostre macchine è

standard. Le macchine quindi abbisognano solo di essere

configurate secondo le esigenze del cliente”.

S

SI

esperienze

Strumenti per migliorare

Il ciclo di produzione attuale di Savio dura cinque settimane

(rispetto ai tre mesi di una volta), dall’ordine all’inizio della

fase di montaggio, che richiede un’ulteriore settimana.

L’obiettivo è stato raggiunto grazie al lavoro di standardiz-

zazione delle parti, supportato da strumenti tecnologici ade-

guati, fra cui progettazione a computer e gestione dei dati

di prodotto. “Fin dal 1985 abbiamo implementato strumenti

CAD e PDM idonei alle nostre esigenze di costruttori di mac-

chine meccaniche” racconta Badiali. “A noi serve una solu-

zione flessibile, per poter gestire le parti che costituiscono

le nostre macchine, quali lamiere, plastica, pressofusioni,

getti in ghisa, torneria, minuteria, componentistica,

pistoni, elettrovalvole...”. Nel 2010, in seguito alla

dismissione del pacchetto CAD/PDM in uso, la dire-

zione di Savio ha avviato una valutazione degli stru-

menti migliori disponibili sul mercato. Come riferisce

Badiali, l’obiettivo era individuare “un CAD flessibile

in grado di lavorare sia con il sistema parametrico

classico sia con un approccio senza storia, abbinato

a un PLM di buon livello sul quale replicare il nostro

sistema di organizzazione dei processi e dei flussi”.

Le esigenze di Savio sono piuttosto articolate, con

distinte base composte mediamente da 13 mila

componenti (che coprono tutte le alternative e gli

opzionali della macchina), mentre una singola mac-

china configurata ne utilizza circa 5.000. Ciascun

cliente sceglie la propria configurazione compilando

moduli che prevedono 40 tipi di scelta. L’azienda produce

otto tipologie principali di macchine per le quali, conside-

rando le macrocategorie e le sottocategorie, attualmente

esistono oltre 30 diversi configuratori.

Migrazione riuscita

Nella fase di software selection, i responsabili di Savio hanno

incontrato diversi fornitori, facendo cadere la scelta finale

su Prime Team e Tech Value, specializzate nello sviluppo di

soluzioni ad alto valore aggiunto in termini di tecnologia e

consulenza. Gli staff di Prime Team e Tech Value, con espe-

rienza pluridecennale nel settore del CAD e del PLM, hanno

proposto le soluzioni di Siemens PLM Software, Solid Edge

per la progettazione in 3D e Teamcenter per la gestione del

ciclo di vita delle macchine, e un progetto molto accurato,

come racconta Badiali. “Prime Team e Tech Value hanno pre-

sentato e sviluppato il progetto correttamente, rispettando

le nostre aspettative in termini di implementazione, migra-

zione e start-up”.

Con l’adozione di Solid Edge, Savio ha migrato tutto il pro-

prio patrimonio progettuale 3D e 2D all’interno di Solid Edge

e Teamcenter. “Con il software precedente eravamo limitati

ad alcune tipologie di assiemi perché il prodotto non reg-

geva la complessità delle nostre macchine” ricorda Badiali.

“Con l’aiuto prezioso di Prime Team e Tech Value abbiamo

convertito 450 mila file dal pacchetto 3D precedente a Solid

Un risultato è stata la maggiore flessibilità in ambito PLM e CAD con

conseguente riduzione dei tempi di modifica tecnica