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AO INCONTRA
MESSE FRANKFURT
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MESSE FRANKFURT
A
sapranno disegnare la situazione della
realtà che lo richiede rispetto al grado
di adeguamento a Industria 4.0, dando
consigli e dritte utili su come muoversi.
A.O.:
Una crescita complessiva del 10%
a tre mesi dalla manifestazione è già un
ottimo traguardo. È lo specchio dell’anda-
mento del mercato?
Donald Wich:
L’automazione indu-
striale guarda a tutto il settore manifat-
turiero in modo trasversale. Certamente
ci sono settori che sono più dinamici
e altri meno, ma nel suo complesso ci
aspettiamo un anno in cui l’automa-
zione nel suo complesso beneficerà
di un nuovo incremento anche grazie
all’impatto positivo che avranno gli in-
vestimenti in tecnologia grazie al Piano
Calenda Industria 4.0. Guardiamo quindi con positività all’e-
voluzione del mercato dell’automazione industriale che con-
fermerà nuovamente l’Italia al secondo posto in Europa nel
manifatturiero.
A.O.:
Donald, pochi mesi fa ci ha parlato
della Academy. L’attività di ricerca continua?
Wich:
Continua, ed è sempre più ricca. I
nostri partner sono molti, tutti qualificati, e
diversi perché diverse sono le prospettive,
i punti di vista e gli ambiti dell’industria che
anche attraverso loro vogliamo conoscere
e approfondire. Con il Politecnico di Milano
continua la nostra mappatura dell’Italia ri-
spetto alle competenze meccatroniche. Il
prossimo approfondimento, il quarto, sarà
sulle province marchigiane, territorio che
ospiterà anche il prossimo Forum Mecca-
tronica (28 settembre). Amaggio presente-
remo a Bologna i risultati della ricerca sulla
diffusione e le potenzialità delle tecnologie
del settore motion e fluid power, con parti-
colare attenzione al mondo del packaging,
svolta in collaborazione con Assofluid e
Politecnico Milano. Stessi attori coinvolti
anche per la ricerca sul mondo macchine/
movimento terra in Italia, che sarà presen-
tata invece in fiera a Parma nel più allargato
contesto del progetto Farm 4.0.
A.O.:
Parlando di partner, quest’anno avete
coinvolto PwC. Come mai?
Wich:
PwC si distingue per la capacità di
offrire servizi avanzati che coprono l’intero
spettro della domanda: dal disegno strategico
all’esecuzione. Nell’area Emea il team Industry
4.0 di PwC ha baricentro tedesco e si articola
in tutti i Paesi con rappresentanti nazionali
in grado di mantenere gli standard operativi
ai massimi livelli di eccellenza e di operare a
livello internazionale con i propri esperti. In
Italia si è mossa da tempo con un’offerta di
servizi di primo livello, che integrano compe-
tenze fondamentali per supportare il progetto di trasformazione
digitale nelle grandi aziende e nelle PMI.
Gabriele Caragnano
, partner PwC: Se guardiamo cosa sta
accadendo nel mondo e, in particolare, in Germania, spesso
è impossibile distinguere cosa debba es-
sere classificato come Industry 4.0 e cosa
possa ancora essere parte del modello
operativo tradizionale. In fondo, poco im-
porta se il miglioramento dell’Ebit venga
da un approccio purista o ibrido. Il fine
non è quello di utilizzare uno specifico
strumento o di vantarsi di farlo, ma rimane
pur sempre quello di creare valore per gli
azionisti. In ogni caso, dobbiamo tutti ri-
conoscere nel Piano Industry 4.0 del no-
stro Governo un’eccezionale opportunità
di incentivazione degli investimenti nei
settori manifatturieri, che ha finalmente
riportato l’attenzione della nostra politica
industriale sulle fabbriche italiane.
di
Ambra Fredella
DonaldWich
Gabriele Caragnano
MARZO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 396
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