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APRILE 2016

AUTOMAZIONE OGGI 389

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ROBOTICA

AO

N

ell’ambito dell’importante fiera della robotica Irex,

tenutasi a Tokyo lo scorso dicembre, Kawasaki

Robotics ha illustrato al proprio network di distri-

butori a livello mondiale le novità per il 2016. Fra

queste il nuovo robot Mghl, con una portata di

1.000 e 1.500 kg ed elevata rigidezza strutturale, adatto all’im-

piego nei settori automobilistico, aeronautico e meccanico. Si

tratta di un robot destinato a rappresentare, per la sua configura-

zione e la tipologia di articolazione, un punto di riferimento per il

settore relativamente a tali portate. Quasi agli antipodi come por-

tata e dimensione ha poi presentato il robot collaborativo Duaro,

impiegato in varie applicazioni, che si propone come soluzione

economica di affiancamento agli operatori su linee di montaggio,

ispezione e confezionamento.

Le novità non si sono fermate però qui. Il colosso nipponico ha

infatti colto l’occasione per presentare la propria nuova unità

produttiva cinese, ubicata nella città di Suzhou, a circa 150 km da

Shangai. Lo stabilimento ha una capacità produttiva di circa 6.000

robot all’anno, specificamente focalizzata per i modelli di pallet-

tizzazione CP, di saldatura BA e di manipolazione e puntatura CX.

L’unità non sostituisce bensì affianca lo stabilimento principale

di Kawasaki in Giappone, sito nella città di Akashi, vicino a Kobe,

che subirà a sua volta un riadeguamento sulla base del concetto

e delle esperienze maturate nella fabbrica di Suzhou.

Un nuovo concetto di linea produttiva

Il concetto di questa linea produttiva è il compendio dell’espe-

rienza maturata da Kawasaki nella costruzione dei robot a partire

dagli anni ’70. Introduce in particolare un nuovo concetto di co-

operazione nella linea produttiva tra robot e operatori umani: ai

robot sono destinate tutte quelle operazioni e quei processi che

rappresentano gli elementi chiave per garantire la qualità del pro-

dotto finale. In particolare: la manipolazione dei gruppi di ridu-

zione che sollevano l’operatore da operazioni ripetitive pesanti, il

loro accoppiamento coi motori, l’avvitatura in coppia controllata

degli elementi che fissano i riduttori e i motori alle strutture del

robot, in modo che sia garantita la sicurezza e che tutti i gruppi

meccanici siano correttamente assemblati. Inoltre, una serie di

altre operazioni riguardanti l’assemblaggio, la manipolazione di

gruppi voluminosi e pesanti (quali le maggiori articolazioni dei

robot di palletizzazione tipo CP, le basi del Jt1 dei robot), così

come tutte le operazioni di dosatura del grasso all’interno dei ri-

duttori di movimentazione dei singoli assi, il deposito di sigillante

nelle aree dove è richiesta una tenuta, il montaggio dei carichi no-

minali per le operazioni di azzeramento dei robot e le operazioni

di ispezione nelle varie fasi del processo di assemblaggio.

L’ambiente di lavoro è pensato per facilitare gli operatori, anche

dal punto di vista ergonomico, in tutte le operazioni che non

possono essere eseguite in automatico, come la posa dei cavi in-

Dentro il futuro, nella fabbrica dove i robot costruiscono i robot: è nata la nuova

unità produttiva Kawasaki in Cina, nella città di Suzhou

Dove

i robot…

costruiscono i robot

Maurizio Ravelli

Il nuovo sito produttivo cinese di Kawasaki, a circa 150 kmda

Shangai, ha una capacità produttiva di circa 6.000 robot all’anno

Fonte: www.shutterstock.com