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MAGGIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 381

136

AO

AZIONAMENTI

Il ‘rovescio’ della medaglia: le criticità

La manifattura dei cavi ibridi può essere realizzata solo con at-

trezzature speciali dai costi elevati, obbligando i clienti all’acqui-

sto degli stessi e facendo venire meno la flessibilità di definire sul

bordo macchina la reale lunghezza necessaria. Un ulteriore limite

è posto dal maggiore raggio di curvatura dei cavi ibridi rispetto ai

cavi tradizionali. Inoltre, il passaggio di cavi ibridi in catene porta-

cavi può portare al danneggiamento dei conduttori, con il rischio

che l’alta tensione e la corrente che circola nei conduttori nel

circuito intermedio, possano causare il danneggiamento dell’elet-

tronica di potenza dei convertitori decentralizzati. Fin dalla fase di

progettazione della macchina è quindi necessario prevedere l’in-

tervento tecnico di sostituzione degli azionamenti decentralizzati.

I progettisti sono quindi obbligati al posizionamento degli stessi

solo in posizioni facilmente accessibili. L’impresa diventa ancora

più ardua se si tratta di macchine che presentano zone asettiche,

in quanto la sostituzione di un azionamento decentralizzato obbli-

gherà alla sterilizzazione dell’impianto prima che si possa riavviare

la produzione. In questi casi, i quadri elettrici atti a contenere l’e-

lettronica della macchina offrono un vantaggio evidente: i compo-

nenti difettosi possono essere sostituiti e in breve tempo è possibile

riprendere la produzione. Un’altra criticità degli azionamenti inte-

grati è rappresentata dal riscaldamento dovuto alle perdite di due

componenti che si vengono a trovare a contatto tra loro: il motore

e il drive. Spesso questo problema viene risolto accettando un

‘derating’ delle prestazioni, oppure obbligando all’utilizzo di un di-

spositivo più grande. Ecco dunque sorgere il dubbio che non si sia

riflettuto abbastanza sull’utilizzo generalizzato degli azionamenti

decentralizzati. In alternativa a questa tendenza, oggi è possibile

combinare i vantaggi offerti dal quadro elettrico di dimensioni

contenute, integrato nella macchina, con le recenti tecniche di

cablaggio semplificato. Consentendo la riduzione del numero

di componenti, quindi dei costi, questa soluzione non richiede

compromessi sull’efficienza energetica dei drive, non obbliga

a limitazioni con i raggi di curvatura dei cavi e offre il vantaggio

di poter realizzare macchine semplici da cablare e manutenere.

Questo è quanto LTI Motion offre con il proprio sistema multiasse

SystemOne CM, con un’elevata densità di potenza e compattezza:

30 assi con una corrente di picco di 18 Arms ciascuno, in uno spazio

di installazione di 66 cm. Il concetto di sistema multiasse in que-

sto caso non sottintende solo la connessione tra gli azionamenti.

Mantenendo la stessa forma costruttiva, oltre ai dieci moduli com-

posti ognuno da azionamenti tripli, un ulteriore modulo

contiene l’alimentatore di potenza e l’alimentatore

switching 24 Vc.c., le cui tensioni vengono distribuite

attraverso quattro bus-bar frontali con contatti rotanti.

Con lo stesso fattore di forma è stato realizzato il motion

controller, con risorse di calcolo scalabili, opzionalmente

espandibile con un controllo di sicurezza integrato. La

compattezza di questo sistema completo fa sì che ne sia

possibile l’utilizzo in quadri elettrici di dimensioni ridotte,

integrati nellemacchine. SystemOne CMè un’alternativa

agli azionamenti decentralizzati, se si considera poi che

il collegamento ai servomotori può essere realizzato con

la tecnologia monocavo Hiperface DSL. Questa innova-

zione consente di rinunciare al cavo encoder, dal momento che il

segnale di feedback viene modulato su un doppino presente nel

cavo di potenza del motore. L’integrazione dell’armadio elettrico

nella macchina, rispetto a un armadio centralizzato, mediamente

riduce la lunghezza dei cavi di collegamento al motore del 50%.

Applicando la tecnologia monocavo Hiperface DSL la lunghezza

complessiva dei cavi si dimezza ulteriormente, riducendosi addirit-

tura al 25% rispetto a un’installazione tradizionale.

Una valida alternativa

Riassumendo, possiamo affermare che l’utilizzo di questa tecnolo-

gia innovativa, composta da azionamenti da quadro estremamente

compatti, semplici da cablare, che integrano tutti i componenti

necessari, si traduce in un sistema dalle alte prestazioni, che non

presenta né svantaggi né limitazioni, che offre invece il beneficio

di risultare più economica rispetto alle soluzioni di azionamento

integrate nel motore disponibili sul mercato: un risparmio di risorse

unito a un aumento della produttività.

t

LTI Motion -

www.lt-i.com

Motore con tecnologia monocavo Hdsl

Modulo con azionamento triplo