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MAGGIO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 381

134

AO

AZIONAMENTI

L

e aziende che producono di beni di consumo, per

tenere sotto controllo i costi di produzione, sono

tenute ad affrontare sfide ambiziose: gli spazi pro-

duttivi nei pressi dei centri metropolitani sono

estremamente costosi e sempre più difficili da tro-

vare; i costi energetici nei Paesi conmaggiore crescita econo-

mica aumentano inmodo inesorabile. Se si analizzano questi

due aspetti congiuntamente si scopre che le attività volte al rispar-

mio delle risorse (spazio ed energia) non possono limitarsi alla sola

analisi del processo produttivo dei beni di consumo, ma devono

già iniziare dalla progettazione delle macchine automatiche che

andranno a comporre la linea di produzione. Le recenti tendenze

dei costruttori portano alla progettazione di macchine ‘prive di

quadro elettrico’ e all’adozione di ‘tecniche di azionamento de-

centralizzate’. Pur risultando a prima vista allettanti, facendo un’a-

nalisi più approfondita scopriamo che questi nuovi concetti hanno

dei limiti. A tale proposito assumono un ruolo rilevante temi come

il TCO (Total Cost of Ownership), l’efficienza energetica, i limitati

raggi di curvatura dei cavi ibridi, la riduzione del rendimento dei

dispositivi, i costi aggiuntivi da sostenere nel caso

siano necessarie funzioni di sicurezza di alto livello

e, ultimo ma non meno importante, la realizzazione

di concetti di diagnostica e assistenza efficienti. Se si

prende in considerazione il cablaggio delle macchine

con automazione tradizionale, realizzate con un qua-

dro elettrico principale separato dalla macchina, è

probabile che esso possa rappresentare almeno un

quarto dei costi dell’automazione. In questo caso, un

aiuto potrebbe venire dall’utilizzo di quadri elettrici

integrati nella macchina, che consentono di limitare

la lunghezza dei cavi e di ridurre il footprint dello spa-

zio produttivo. È chiaro, però, che spesso i quadri elet-

trici integrati nella macchina non offrono abbastanza

spazio per la tra-

dizionale tecno-

logia di comando

dei servomotori.

Il ricorso a una

tecnica di azio-

namento priva

di quadro elet-

trico consente di

fare un passo in

avanti. In questo

caso, partendo

da un modulo di

alimentazione

centrale, utiliz-

zando cavi ibridi

che includono un bus di campo e la tensione del circuito interme-

dio, attraverso una struttura token ring, vengono collegati tutti gli

azionamenti decentralizzati sullamacchina (o integrati nei motori).

Normalmente i costi della soluzione con azionamenti decentraliz-

zati si pareggiano rispetto alla tradizionale realizzazione del qua-

dro elettrico principale separato dalla macchina, già in presenza

di quattro servomotori. Se invece il confronto viene fatto con una

soluzione che preveda i quadri elettrici integrati nella macchina, in

grado di contenere azionamenti compatti, il pareggio dei costi si

ottiene solo in presenza di molti più servomotori. Purtroppo, però,

la soluzione con azionamenti decentralizzati, oltre a fornire i sud-

detti vantaggi presenta anche alcune criticità.

Malte Schlueter

LTI Motion si fa pioniere nel cambiamento del modo di pensare, proponendo

un sistema ad alte prestazioni, con azionamenti da quadro compatti, semplici

da cablare, che integrano tutti i componenti necessari

Una visione

controcorrente

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Cabinet contenente 30 assi in 66 cm