Autoomazione_Oggi_371 - page 20

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COPERTINA
PHOENIXCONTACT
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CO
stica. Primo tra tutti il tema della sicurezza funzionale, che
continua a disorientaremolti utenti e vede ancora oggi nu-
merosioperatori impegnatiaffrontare la fasediadeguamento
allenuovenormedettatedallaDirettivaMacchine2006/42/CE.
Per supportare l’utente nell’attuazione dei nuovi requisiti ri-
chiesti alla sicurezza funzionale, Phoenix Contactmette a di-
sposizioneun’ampiagammadi prodotti safety - daimoduli a
relè, controllori di sicurezza compatti e soluzioni di comuni-
cazione quali Profisafe, fino alle applicazioni high-end per il
settore safety.
I classicimoduli di sicurezza, ingradodi proteggeremacchi-
nari che necessitano inmedia di unnumero ristrettodi fun-
zionidi sicurezza (tipicamente tra1e3) rappresentano labase
delle soluzioni safety di Phoenix Contact. Essi consentono la
gestione o comunque l’interfacciamento a dispositivi di si-
curezza e sono in grado di supportare anche funzioni quali
controllo dell’arresto o di sovra velocità. La famiglia Trisafe,
che include prodotti compatti o anche espandibili, garanti-
sce il massimodella flessibilità anche in casodi applicazioni
amediacomplessitàcheprevedonocomunqueuncablaggio
di tipoparallelo,poichésono ingradodigestirefinoa144 I/O
di sicurezza.
Laddove invece ci si trovi adoperare con sistemi basati sudi
una rete, ovvero con cablaggio di tipo seriale, SafetyBridge
Technology rappresenta una soluzione che, indipendente-
mentedal tipodi protocolloe controlloreutilizzati, consente
di scambiarepacchetti di dati orientati alla sicurezza tra imo-
duli di ingresso sicuri e imoduli di uscita.
Sonodisponibili, infine,prodottiper sistemidi sicurezzahigh-
end che comprendono soluzioni spazianti da I/Odi sicurezza
finoacontrollori di sicurezzadi grandi dimensioni, comeRFC
470 S, il controllore ad alteprestazioni che combina funzioni
standardedi sicurezza inununicodispositivo.
Intelligenzaal serviziodelladisponibilità
degli impianti
Per garantire lamassima disponibilità di sistemi e impianti,
è poi fondamentale disporre di sistemi intelligenti in grado
di supportare la manutenzione predittiva. In tal senso, la
tecnologia IQ è un valido alleato che permette all’utente di
monitorare lo statodi funzionamentodei dispositivi dedicati
a garantire la continuità e la qualità dell’alimentazione. La
tecnologia IQha trovatodapprima applicazione a bordodei
sistemi Quint-UPS-IQ, i primi in grado di rilevare tutti i prin-
cipali stati della batteria collegata, come la temperatura e la
resistenza interna. Inquestomodovieneassicurata la traspa-
renza necessaria per garantire l’affidabilità dell’UPS in ogni
momento. Lagestione intelligentedellabatteriacontrollaco-
stantemente lostatodi carica, calcola l’autonomiadisponibile
e stabilisce la vita elettrica residua. Ne conseguono l’assenza
di interruzioni di alimentazione e la possibilità di program-
maregli interventi dimanutenzione inmodomirato, senza la
necessitàdi sostituzioni preventivedellabatteria.
Magarantire lacontinuitàdell’alimentazionenonèsufficiente
per garantire l’affidabilità e la disponibilità dei processi pro-
duttivi. Per questo la tecnologia IQ ha trovato applicazione
anche nel campo delle protezioni contro le sovratensioni,
dandoorigine alla gamma Plugtrab PT-IQ, i primi dispositivi
di protezione da sovratensione per le interfacce di segnale
dotati di unmonitoraggio funzionale proattivo. Un segnale
di statogiallo informa sul raggiungimentodella soglia di ca-
pacità, mentre una piccola riserva di potenza assicura che la
protezione rimangaancoraattiva. Inquestomodo, l’utenteha
lapossibilitàdi sostituire il connettorediprotezioneprimache
la funzioneprotettivasi interrompa. L’interruzioneviene indi-
cataattraversoun segnale rosso. Grazieall’opzionedi segna-
lazione remota l’utenteè ingradodi ispezionare l’impianto in
oluzioni di sicurezza su base seriale con IO remotati hanno finora richiesto la definizione di uno specificomaster di sistema di sicurezza (Safety
PLC) con relativo protocollo, limitando le possibili soluzioni ed i componenti compatibili. SafetyBridge Technology supera tutto ciò, essendo
integrabile in una soluzione fieldbus indipendentemente dal protocollo di comunicazione utilizzato. Il controllore master del bus di campo in cui
viene inserita la soluzione SafetyBridge Technology è un
normalissimo controllore di automazione e non quindi
un Safety PLC. L’unità centrale gestisce la logica di automa-
zione sicura (modulo Lpsdo) inmodo indipendente dal controllore
master del bus di campo superiore e dialoga con moduli I/O
sicuri remotati. Con l’aggiornata Versione 3, l’unità logica sicura
centrale (modulo Lpsdo) può gestire un numero maggiore di I/O
sicuri rispetto al passato (fino a 16 slave a scelta tramodulo con
8 DI, modulo con 8 DO o modulo con 4 DOR) ed instaurare una
comunicazione sicura con altre unità Lpsdo disposte sullo stesso
bus di campo superiore. Il controllore standard master del bus
superiore riceve in modo trasparente anche lo stato degli I/O di
sicurezza, permettendo una semplice e economica integrazione
degli stessi negli strumenti di diagnostica standard. La logica di
sicurezza è parametrizzata attraverso il software gratuito Safe-
conf, con blocchi funzione chiusi certificati, un ambiente grafico
di programmazione e ampio ricorso alla logica ‘plug&play’.
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SafetyBridgeTechnology: flessibile, semplice, sicura
SafetyBridgerappresentaunasoluzionedisicurezza indipendente
daltipodireteecontrolloreutilizzati
APRILE2014
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