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AUTOMAZIONE USA
GIUGNO 2013
AUTOMAZIONE OGGI 364
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cuperare informazioni più utili delle semplici segnalazioni d’allarme dall’impianto di
produzione, prima di uscire per verificare quale fosse il problema. La discussione non
avrebbe potuto essere più tempestiva. Vi sono pochi luoghi migliori, per raccogliere
informazioni riguardanti le tecnologie che funzionano, di una conferenza focalizzata
sulla gestione della produzione. Solo la settimana prima avevo partecipato a Greenville
(South Carolina) allaMesa International North America 2013 Conference. Intervenivano
diverse persone che avevano implementato una soluzione MES/MOM (Manufacturing
Enterprise Solution/Manufacturing Operations Management), riferendo della lezione
imparata e dei vantaggi conseguiti grazie a quella tecnologia. Sono riuscito a seguire
due sessioni dove erano presenti produttori che avevano di recente implementato una
soluzione MES/MOM. Il primo impiegava l’applicativo di Workflow di Savigent
me parte integrante di un programma di miglioramento continuo
specificatamente improntato a migliorare l’OEE (Overall Equipment Effectiveness). Il
che stava “recuperando i dati prima nascosti” per favorire la riuscita del progetto. Il
primo oratore ha fatto anche notare come, anziché dire “ciò che si puòmisurare, si può
gestire”, sarebbe bene dire “ciò che si può gestire, si può migliorare”. Era alla ricerca di
una piattaforma grazie alla quale automatizzare la raccolta dati. La sua azienda necessi-
tava infatti di ridurre il bisogno di ulteriori capitali riducendo i costi emigliorando l’OEE.
La società ha così potuto conoscere meglio i numeri e gestire le responsabilità. Grazie
alla maggiore visibilità dei processi manifatturieri ha potuto fare un’analisi dei gap per
migliorare la produzione. L’inserimento manuale dei dati forniva letture dell’OEE false.
La disponibilità di dati di maggior valore ha fornito validi spunti per ridurre gli scarti del
6%. Il secondo intervento, di una nota azienda del mondo automotive, ha riguardato
l’adozione di un approccio olistico per far emergere conoscenze e competenze prima
nascoste. L’aspetto maggiormente considerato nel progetto riguardava la visualizza-
zione dell’impianto. All’inizio era presente solo un sistema di visualizzazione d’impianto
legacy. Ne conseguiva una certa mancanza di dati per l’identificazione dei problemi. Il
programma ha permesso l’accesso ai dati relativi allemacchine, rendendo i processi più
trasparenti. Una delle maggiori scoperte cui questo ha condotto è stata la presenza di
un unicomodello di dati. Questi erano entrambi progetti IT, realizzati però in collabora-
zione con i tecnici addetti al processo, il che dimostra come sia possibile far cooperare
i due gruppi. E questo è il mio messaggio: i professionisti che si occupano di manu-
tenzione e affidabilità devono essere parte della soluzione. Chiedete (gentilmente) se
avete tutte le informazioni di cui avete davvero bisogno per svolgere al meglio i vostri
compiti. Fallire nell’impiegare gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione è la
ricetta più sicura per far fallire un impianto.
Tecnologie che
funzionano davvero
Gary Mintchell
,
è fondatore e direttore di The Manufacturing Connection, è
stato direttore fondatore della rivista AutomationWorld e del
blog
a queste tecnologie funzionano real-
mente?”: un professionista seduto fra il
pubblico ha interrotto la mia presenta-
zione sulle tecnologiedigitali inoccasione
della Conferenza Marts 2013 proprio con
questa domanda. Nessun problema per
l’interruzione, anzi! L’intervento verteva
sui benefici che lo staff dedito alla manu-
tenzione può ottenere utilizzando i dati
inerenti alla diagnostica recuperabili dai
dispositivi Hart esistenti sull’impianto.
Successivamente sarei passato a parlare
di come utilizzare le informazioni ricava-
bili dal MES aziendale per conoscere me-
glio i problemi dell’impianto, altrimenti
rilevabili solo dal sistema Cmms, prima
di intervenire recandosi sul posto. Ma
la domanda mi ha realmente spiazzato.
Per una persona del pubblico realmente
aggiornata sui benefici conseguibili uti-
lizzando Foundation Fieldbus o Profibus
PA, un’altra aveva informazioni superate,
che continuano però ancora a sussistere.
Nel suo caso, un tecnico, o qualcun altro
chiunque fosse, gli aveva detto che era
impossibile estrarre dati diagnostici dai
dispositivi Hart presenti in campo, che
non poteva alimentare un sistema MES
con tali dati, in modo tale che il team
preposto alla manutenzione potesse re-
“M
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