Effinciency_and_Environment_05_2020
132 Efficiency & Environment - Maggio 2020 provvedimento, in modo da promuovere anche la ristruttura- zione a elevata efficienza energetica degli edifici esistenti, resi- denziali e non, oltre a spingere l’introduzione di tecnologie in- formatiche e indicatori di intelligenza per adattare il consumo energetico degli edifici e promuovere l’elettromobilità. In tal senso, la direttiva richiede che edifici residenziali di nuova co- struzione con più di dieci posti auto abbiano almeno un punto di ricarica per veicoli elettrici. Il provvedimento sostituisce inol- tre la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, fissando gli obiettivi a lungo termine per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nell’Unione, da ridursi dell’80-95% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990, e l’integrazione delle energie rinno- vabili, portando almeno al 32% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030. In Italia, la direttiva europea Epbd è stata recepita con la Legge 90/2013, ma il quadro nor- mativo è stato meglio definito solo con il Decreto Ministeriale 26 giugno 2015, ‘Applicazione delle metodologie di calcolo del- le prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici’. La definizione italiana di nZEB è quindi quella di ‘un edificio ad altissima prestazione energetica […] in cui il fabbisogno energetico (molto basso o quasi nullo) è coperto in maniera significativa da energia da fonti rinnova- bili, prodotta in situ’. Nei termini sopra citati, tutti gli edifici di nuova costruzione e quelli esistenti oggetto di ristrutturazioni importanti di primo livello dovranno pertanto essere a fabbiso- gno energetico quasi zero, rispettando i requisiti minimi degli edifici e gli obblighi di integrazione di fonti rinnovabili, secon- Adattivi, efficienti, sostenibili: nZEB Gli edifici del futuro riducono al minimo, quasi zero, la domanda di energia, offrendo altissima efficienza energetica, sostenibilità e capacità adattiva alle condizioni ambientali, oltre naturalmente a sicurezza e connettività smart unite al benessere e al massimo comfort degli occupanti U n nZEB è un edificio a energia qua- si zero, near Zero Energy Building, ovvero un edificio dove il rappor- to tra energia prodotta ed energia consumata è pari a zero, o molto prossimo. Al computo del fabbisogno energeti- co di un edificio concorrono una serie di voci, ovvero l’energia necessaria a riscaldamento, raf- frescamento, ventilazione, produzione di acqua calda sanitaria ed elettricità per il funzionamen- to di elettrodomestici e altre apparecchiature tecnologiche e di sicurezza. Nello sforzo teso a ridurre le emissioni inquinanti e l’impatto am- bientale, la progettazione efficiente e la riquali- ficazione energetica degli edifici esistenti hanno un ruolo preminente. Si calcola infatti che l’edi- lizia incida per il 40% dei consumi di energia in EU, producendo il 36% delle emissioni di CO2, numeri che ne fanno il comparto più energivoro in Europa. Gli nZEB sono pertanto il futuro dell’e- dilizia e chiave di volta per la decarbonizzazione del parco edilizio, dove un attento studio degli edifici, pubblici e privati, deve ridurre al minimo possibile la domanda di energia delle strutture, sfruttando al massimo gli elementi ambientali disponibili e le condizioni climatiche, facendo quindi ricorso alle energie rinnovabili per coprire la restante domanda di energia. Gli nZEB in EU e in Italia Il termine nZEB fa la prima comparsa nel pac- chetto di Direttive europee EPBD (Energy per- formance building directions) del 2010 (Direttiva 2010/31/UE) sulla prestazione energetica nell’e- dilizia. La Direttiva stabilisce che dal 31 dicembre 2018 tutti gli edifici pubblici di nuova costruzio- ne devono essere nZEB, e dopo il 31 dicembre 2020 quelli privati. La nuova Direttiva europea 2018/844/UE ha quindi modificato il precedente Marco Zambelli Speciale economia circolare al tempo della Industry 4.0 Image by Valentina Zotova from Pixabay
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