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SETTEMBRE 2012
FIELDBUS & NETWORKS
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nale mediante una connessione senza fili utilizzando
PC portatili, smartphone, tablet dotati di Bluetooth.
Tutto il traffico CAN, i dati e i parametri dei vari
dispositivi collegati alla rete cablata CAN possono
essere letti e/o configurati senza bisogno di colle-
garsi fisicamente ai cavi della rete CAN esistente.
La comunicazione per mezzo di dispositivi Bluetooth
è realizzata mediante l’utilizzo di semplici comandi
Ascii e messaggi binari ottimizzati per CAN, quindi è
possibile utilizzare qualsiasi dispositivo con sistema
operativo ‘non-Windows’ oppure piattaforme embed-
ded. Collegando diversi moduli CANblue II/Generic è
anche possibile realizzare molteplici reti wireless
CAN. Tutto ciò è utile in applicazioni dove la stesura
di reti cablate risulta particolarmente difficoltosa,
pericolosa per l’uomo e/o impossibile, come nel caso
di macchine o linee che implementano grossi organi
rotanti che ospitano ‘a bordo’ diversi dispositivi CAN.
In quest’ultimo caso si è obbligati a fare uso di con-
nettori striscianti costosi e complessi, che spesso
introducono disturbi ed errori di comunicazione sulla
rete CAN e non garantiscono un’elevata affidabilità
della trasmissione dati a lungo termine. Mediante
CANblue II/Generic è possibile far comunicare via
wireless dispositivi Canopen, Devicenet e con qual-
siasi altro protocollo proprietario di alto livello basato
su CAN. Il modulo è stato sviluppato in accordo alle
specifiche Bluetooth V2.1 EDR, con una massima di-
stanza di trasmissione di circa 300 m”.
Il problema della sicurezza
Maietti:
Come risponde oggi la tecnologia al
problema della sicurezza delle trasmissioni wi-
reless?
Ermanno Lucci
(Daitem): “La tecnologia radio
Zigbee, utilizzata nei sistemi di controllo accessi
GSD Wirefree di Daitem, è un protocollo wireless
standard sicuro e affidabile con caratteristiche di
trasmissione radio a basso transfer rate e a bassi
consumi. Garantisce la sicurezza del dato trasmesso
e offre una portata illimitata grazie alla funzione ri-
cetrasmittente. Infatti, in applicazioni che richiedono
una portata elevata questa tecnologia permette di
ridondare il segnale all’infinito, attuando la modalità
di rice-trasmissione a cascata. Tutto questo senza
perdere in affidabilità e sicurezza del dato trasmesso.
Il campo di applicazione, prettamente industriale e
in ambito PLC, vede negli ultimi anni un’evoluzione
verso il mondo della sicurezza (controllo accessi, al-
larmi) e il settore bio-medicale e medicale. La sua affidabilità nel
tempo è elemento principe nell’utilizzo di tale tecnologia, oltre a un
costo d’implementazione molto basso rispetto a tecnologie più bla-
sonate, ma forse meno affidabili. A questo proposito, Daitem punta
molto sulla tecnologia radio TwinBand, utilizzata nei sistemi di si-
curezza Primera e studiata per applicazioni in ambito di sicurezza e
protezione delle persone grazie alla sua affidabilità di funzionamento
in ambienti difficili e soprattutto in presenza di tenta-
tivi di manomissione. Sviluppata con l’obiettivo di mi-
gliorare e perfezionare le prestazioni di trasmissione,
offre maggiore sicurezza nella trasmissione dei mes-
saggi, che vengono rilevati con la massima chiarezza
e qualità. Le informazioni trasmesse sono codificate
dal trasmettitore e decodificate dal ricevitore, con-
frontando in tal modo ogni messaggio ricevuto con
quello memorizzato in fase di programmazione e por-
tando il sistema di sicurezza a segnalare l’anomalia
nel caso di errore o tentativo di disturbo”.
L’aspetto legale
Maietti:
Da un punto di vista legale, quali implica-
zioni possiamo riconoscere nell’utilizzo delle tecno-
logie wireless?
Cristiano Cominotto
(Studio Legale Cominotto):
“Preliminarmente ho individuato tre tipi di problema-
tiche riconducibili al tema wireless e alle applicazioni
machine-to-machine (m2m). Il primo riguarda la pri-
vacy, ovvero gli eventuali dati sensibili trasmessi da
macchina a macchina; il secondo tema concerne gli
errori potenziali. È chiaro che, a differenza dell’essere
umano, le macchine non compiono errori, in quanto
si limitano ad applicare degli ordini o delle informa-
zioni ricevute. Tuttavia, è altrettanto evidente come
il processo interpretativo sia fondamentale nell’ese-
cuzione di qualunque lavoro: l’uomo, quando riceve
un ordine o un compito da svolgere, è in grado di va-
lutare se quell’ordine sia corretto o sbagliato e quale
sia il modo migliore per realizzare quell’attività. La
macchina tutto questo non è in grado di compierlo;
perciò, se l’ordine ricevuto dalla macchina risulta er-
rato, l’attività che la stessa realizzerà risulterà altret-
tanto inesatta. Naturalmente tutto ciò può causare
delle richieste di risarcimento dei danni dovute al
malfunzionamento della macchina, ovvero all’erronea
applicazione di determinati processi produttivi.
Ultimo, ma non in ordine d’importanza, è il tema del
diritto d’autore. È evidente che queste macchine fun-
zionano con software di proprietà delle aziende che le
realizzano. Tuttavia, i software possono in qualunque
modo essere copiati da aziende concorrenti ed essere
altresì adattati o migliorati. Pertanto, nella trasmis-
sione dei dati da una macchina all’altra potrebbero
passare informazioni sull’hardware o sul software. In
questo senso è necessario che la società intervenga
rapidamente utilizzando ogni tipo di precauzione per
tutelare e garantire il proprio diritto d’autore”.
Maietti:
L’evoluzione e la ricerca tecnologica sono in continuo
fermento e le opportunità applicative stanno aumentando sensibil-
mente in funzione della riduzione dell’assorbimento energetico dei
vari dispositivi wireless disponibili sul mercato. L’argomento è perciò
così ricco e affascinante da meritare un ulteriore approfondimento
sui prossimi numeri di questa rivista.
Ermanno Lucci
Stefano Bolzoni
Simone Gaia
Roberto Maietti