Automazione_Strumantazione_08_2013 - page 88

CONTROLLO
tecnica
Ottobre 2013
Automazione e Strumentazione
88
L’integrazione di tecnologie differenti gioca un ruolo importante nel controllo
di un impianto; differenti funzioni egualmente rilevanti devono coesistere e
coordinarsi a livello funzionale verticale e orizzontalmente per assicurare un
controllo coordinato. DCS e Scada cooperano attraverso una piattaforma
software che assicura l’operatività di funzioni a più alto livello oltre a
costituire un elemento opportuno di disaccoppiamento funzionale. Di seguito
è illustrato un esempio relativo al controllo di reti ed impianti tecnologici per i
trasporti. L’uso della stessa piattaforma si è dimostrato una scelta utile perché
ha consentito sviluppi rapidi di soluzioni molto personalizzate garantendo
affidabilità ed espandibilità in presenza di sistemi pre-esistenti.
Christopher Coelho
Giampaolo Frugone
Supervisione
integrata
di sistemi eterogenei
Incrementare efficienza e sicurezza
La contrapposizione tecnica fra sistemi di con-
trollo DCS e Scada è viva da molto tempo e
molti solidi argomenti sono stati portati a soste-
gno dell’una o dell’altra scelta. Questa diffe-
renza era sicuramente più marcata negli anni
passati quando i confini funzionali di ciascun
prodotto erano ben definiti a causa dei vincoli
tecnologici. Lo sviluppo tecnologico odierno ha
reso più labili questi confini e reso interopera-
bili componenti e sistemi che una volta non lo
erano. Da questo sviluppo più che una contrap-
posizione deriva una area di sovrapposizione,
da non ritenersi negativa, fra i sistemi ed anche
componenti quali PLC e RTU.
La possibile convergenza, pur nella realtà delle
applicazioni impiantistiche, può rivelarsi utile
anche sotto un aspetto meramente economico
legato alla riduzione dei costi operativi (Opex).
Col crescere delle potenzialità e della flessibilità
hardware e software distinguere fra DCS-Scada
è meno importante, anche se mantiene la sua
ragione di essere in un certo numero di situa-
zioni. È tipico associare un DCS ad un impianto
industriale con processi prevalentemente con-
tinui e lo Scada al controllo e supervisione di
infrastrutture distribuite estese sul territorio.
La funzionalità dei PLC e più recentemente
anche delle RTU permettono di realizzare
sistemi Scada che includano funzioni DCS
(Esempio pipelines ove il controllo delle sta-
zioni di spinta è affidato a un DCS locale basato
sul PLC) e viceversa (controllo delle reti fluidi
e elettriche in un impianto basato su DCS e rea-
lizzato con PLC o RTU). È quindi sempre più
comune innestare PLC su Scada sia RTU su
DCS, integrazione favorita dalle infrastrutture
di comunicazioni che sono sempre più basate su
concetti di rete Lan o Wan e protocolli standard.
Ma oltre alla convergenza è importante l’inte-
grazione operativa fra i sistemi (Scada+DCS,
Scada+Scada e DCS+DCS); da questa integra-
zione discende una condivisione che, opportu-
namente sfruttata, diviene vantaggiosa per gli
aspetti di conduzione impiantistica legata ad
aspetti globali e in particolare efficienza opera-
tiva, di coordinamento funzionale e di sicurezza
delle operazioni.
È naturalmente da verificare ogni volta negli
aspetti tecnici, economici e manutentivi quale
possa essere la migliore soluzione in termini di
componenti delle configurazioni. Ragioni quali
la distribuzione e la configurabilità delle basi
dati, la disponibilità di un unico punto di confi-
gurazione che propaghi automaticamente i dati
di configurazione, le ridondanze richieste sono
tutti elementi da considerare.
È infatti un dato di fatto che applicazioni di
più alto livello quali un controllo ottimo di
impianto sono normalmente associate ad un
DCS mentre applicazioni di controllo della
distribuzione (es. elettrica) sono associate ad
uno Scada. In ambito petrolchimico un aspetto
GLI AUTORI
C. Coelho, G. Frugone - Selex
ES, Genova,
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