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OTTOBRE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 401

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AO

TUTORIAL

della rete e l’efficienza nell’uso delle risorse, con un ridotto time-

to-market per l’introduzione di nuovi servizi di connettività. Così

il 5G è semplicemente la naturale evoluzione di una rete wireless.

L’operatore locale può diventare in tal modo un modello che

potrebbe essere replicato su scala nazionale. Nello sviluppo di

queste reti, che rappresentano una grande opportunità per

l’intero Paese, è importante concentrarsi sulla qualità delle

prestazioni offerte ai clienti e non sulla tecnologica

utilizzata. Se il 5G wireless dovesse essere

interpretato solo come mobile, come

sembrano voler fare gli operatori

mobili, ne risulteranno beneficiati

i pochi fortunati che vivono nei

grandi centri urbani, men-

tre resterebbero tagliati

fuori tutti quei piccoli e

medi centri, quasi 7.000

Comuni del cluster C e D (così definiti dal Piano

per la Banda Ultra Larga emesso dal Governo nel 2015), vale a

dire il 37% dell’intera popolazione italiana, che già con estremo

ritardo hanno visto arrivare la banda larga a casa loro. L’utilizzo di

una tecnologia d’avanguardia come il 5G, promette, in teoria, un

nuovomodello di telecomunicazioni wireless, capaci di offrire più

banda trasmissiva all’utente finale, più efficienza nell’uso delle

risorse spettrali ed energetiche, minore latenza di trasmissione,

funzionalità evolutive di NFV e SDN, oltre a elevata scalabilità

e resilienza, per servire nel modo più efficace tutti i territori del

Paese.

Banda Ultra Larga: un Piano Strategico

Poco più di due anni fa il Governo italiano ha presentato il Piano

Strategico per la Banda Ultra Larga, il cui scopo è quello di rag-

giungere gli obiettivi dettati dall’Agenda Europea 2020 per

quanto riguarda il miglioramento e l’estensione delle infrastrut-

ture di connettività veloce in fibra ottica. La volontà, o il tentativo,

è quello di riuscire a coprire entro il 2020 l’85% della popolazione

con servizi Internet pari o superiori a 100 Mbps e di offrire al 100%

della cittadinanza un accesso alla rete di almeno 30 Mbps.

Gli strumenti del Piano vanno dalla semplificazione amministra-

tiva, alla riduzione degli oneri per interventi di infrastruttura-

zione, alla realizzazione di opere dedicate alle aree a fallimento

di mercato (dette ‘Aree Bianche’), alla creazione del catasto del

sopra e del sottosuolo. Le fonti di finanziamento non sono

banali: 5 miliardi di euro di fondi pubblici nazionali, 3,5

miliardi provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione e

1,8 miliardi da programmi operativi nazionali e re-

gionali. Secondo dati del Ministero dello Sviluppo

Economico, dal 2015 al 2018 la popolazione rag-

giunta da Internet fino a 30 Mbps salirà dal 26,4%

al 71,5%, mentre la fibra ottica a 100 Mbps salirà

dal 10,1% al 23,1%. I maggiori operatori hanno

moltiplicato gli investimenti e sono stati avviati

progetti per ampliare l’infrastruttura in fibra e rag-

giungere anche le aree più remote del Paese. Oltre

ai progetti dei grandi operatori Vodafone, TIM e

Wind Tre si può citare Tiscali, che raggiunge con

la fibra ottica 162 Comuni e copre la Sardegna, o

Fastweb, che è diffuso in oltre 85 centri e punta a

estendere la rete ad almeno 500 città entro il 2020.

Le offerte a disposizione sono diverse. Prima di

scegliere un operatore è bene verificare la coper-

tura della fibra ottica, ossia l’effettiva presenza del

servizio in una determinata area geografica. Ma è

anche bene valutare altri parametri, quali la banda

garantita, il pacchetto dei servizi, la garanzia di as-

sistenza, la stabilità, i parametri di banda, la qualità (e quantità)

degli apparati radio trasmissivi. Gli operatori locali, come il già

citato Eolo, o la piemontese BBBell, la Trivenet nel Triveneto, Uni-

data nel centro Italia, la siciliana Wiremax, solo per citarne alcuni,

possono essere delle valide alternative ai grandi operatori per ac-

cessibilità, per flessibilità e per disponibilità di servizi. Impossibile

dire se e cosa sia meglio, ma le possibilità di scelta esistono. È

probabile che le scelte debbano essere abbastanza rapide, per-

ché l’unica cosa che non si ferma è l’innovazione ed è quella che

governa il mercato. E gran parte dell’innovazione oggi corre sui

fili, o nell’aere…

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Fonte: Intracom Telecom

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