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OTTOBRE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 401

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Giambattista Gruosso

tutto saranno particolarmente appetibili come abilitatori di nuovi modelli di business e

di opportunità per vecchi e nuovi operatori del digitale. Anche perché le tecnologie che

rendono possibile tutto questo sono quelle dell’IoT, dell’edge computing, degli smart

sensor e dell’automazione che, in fondo, altro non è che un’antesignana del digitale.

Misurare, elaborare e controllare diventano quindi il cuore di qualsiasi sistema intelli-

gente e richiedono nuovi modi di immaginare i flussi di informazione. L’automazione che

ne emerge non è più una struttura piramidale, ma diventa distribuita, in modo da poter

decentrare le logiche di controllo e, di conseguenza, assume le forme dell’intelligenza

distribuita tipica delle organizzazioni complesse, come gli sciami, tanto da chiamarla

‘swarm-intelligence’.

La collaborazione uomo-macchina e macchina-macchina rappresenta la vera sfida del

prossimo futuro, grazie allo sviluppo delle tecniche di intelligenza artificiale, dei sistemi

di visione e dei sistemi autonomi. Del resto, i sistemi a guida autonoma, ormai diffusi in

tanti magazzini, sono forme sottili e complesse di automazione, in grado di movimentare

la logistica interna alla fabbrica, e sono la cosa più vicina all’idea romantica del robot,

molto più di quanto lo siano gli antropomorfi stessi. Facendo comprendere che il futuro

è dietro l’angolo e che i tempi sono maturi per l’implementazione delle tecnologie. Ma

non sono solo questi i vantaggi.

Le macchine collaborative possono cambiare la propria funzione inmodo coordinato con

le esigenze di altre macchine ed essere abilitatrici di quelli che sono processi flessibili e

riconfigurabili. Queste tecnologie renderanno i sistemi capaci di cambiare facilmente le

caratteristiche delle operazioni che sono in grado di compiere e, soprattutto, di farlo in

modo autonomo, riconoscendo la lavorazione o quanto sta avvenendo a monte o a valle.

La possibilità di riconfigurare una macchina riguarda operazioni simili tra loro e il tutto è

permesso dalla standardizzazione delle interfacce tra i moduli. Ma questo è sicuramente

un mondo nuovo rispetto ai tradizionali concetti di flessibilità, perché l’interazione con

le piattaforme di analisi dati sarà spinta fino a rendere questi sistemi davvero integrati e

cooperativi tra di loro. Si tratta di reingegnerizzare i nostri sistemi, svincolandosi dai limiti

a cui siamo stati abituati e valorizzando la multidisciplinarietà delle tecnologie coinvolte.

AO

AUTOMAZIONE DOMANI

igitalizzazione, automazione, intelligenza

artificiale, robotica sono sempre più al

centro delle prospettive e delle visioni

della fabbrica del futuro, che ormai va

ben oltre i suoi confini e si appropria di

spazi nuovi come quelli dell’agricoltura

e delle città. Parlare di smart city e smart

factory, in fondo, significa parlare dello

stesso modello di business, dove le tec-

nologie digitali si legano fortemente a

quelle dell’automazione, per dare origine

a quelli che i più chiamano sistemi cyber-

fisici. Il termine, per quanto duro da capire,

non è molto lontano dall’attuazione e si

coniuga in quelle che sono le macchine

collaborative. Lampioni e semafori che

si coordinano nel modello di smart city e

macchine di lavorazione coordinate con

sistemi di gestione automatica della logi-

stica nel mondo della fabbrica sono solo

due esempi di questa commistione tra au-

tomazione e digitalizzazione, che dà vita a

forme di intelligenza artificiale. Ed è pro-

prio questa intelligenza che caratterizzerà

i modelli di automazione di domani.

Dai modelli predittivi alle macchine colla-

borative, tutto sarà dotato di intelligenza

e un’intelligenza molto diversa da quella

umana, ma sicuramente anche molto si-

mile a quella degli stormi o dei vegetali,

che sono in grado di gestire semplici pro-

cessi, con un forte grado di automazione.

I macchinari e processi saranno sempre più

collaborativi e in grado di autoregolarsi e

apprendere in modo autonomo. Soprat-

D

Macchine e sistemi

collaborativi

Foto tratta da www.pixabay.com