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MAGGIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 398

17

AO

IL PUNTO

uasi dieci anni fa, abbiamo cominciato

a rivalutare il nostro generale approccio

all’automazione e alla robotica. In parti-

colare ci siamo concentrati sulla sostitu-

zione di processi complessi e complicati

con sistemi flessibili e agili. Nel corso del

tempo questi progressi sono stati riuniti

e classificati sotto il concetto di ‘Indu-

stria integrata’ o ‘Quarta rivoluzione

industriale’. Sistemi cyberfisici, scenari

di produzione e collaborazione reale fra

uomo e macchina sono le chiavi per una

gestione efficace dell’ecosistema di per-

sone, oggetti, servizi e reti nati da questa

rivoluzione. Oggi il mercato ha superato

ogni più fervida immaginazione. È più

complesso di quanto avessimomai pen-

sato e richiede una quantità di manodo-

pera incommensurabile soprattutto per

i processi di assemblaggio. Milioni di

lavoratori impegnati su migliaia di ca-

tene di montaggio costruiscono i dispo-

sitivi elettronici, dai quali ormai dipende

tutto il mondo.

La crescita esplosiva e i cicli di vita bre-

vissimi di questi prodotti, unitamente

alla crescente domanda di lavori più gratificanti, maggiori retribuzioni e il miglio-

ramento della qualità della vita da parte dei lavoratori, fa sì che il sistema attuale

non sia più espandibile né sostenibile. Chiaramente i vantaggi della collaborazione

uomo-macchina non si limitano a un unico settore industriale: le soluzioni robotiche

collaborative offrono benefici praticamente in ogni ambito. In primo luogo, la col-

laborazione consente di automatizzare processi che ancora richiedono la presenza

di addetti umani e che non possono essere completamente automatizzati con le

tecnologie esistenti, aprendo così nuovi mercati inesplorati per l’automazione. In

secondo luogo, per molto tempo i sistemi robotizzati tradizionali saranno ancora

indispensabili e offriranno numerosi vantaggi rispetto alla tecnologia collaborativa

attuale (carichi maggiori, tempi di ciclo più rapidi, migliore protezione in ambienti

ostili…), ma si deve considerare che i robot collaborativi comportano un impiego di

risorse nettamente inferiore in termini di progettazione di sistemi, di installazione,

di messa in funzione e di operatività, rispetto ai robot industriali tradizionali. Nella

crescita inarrestabile del mercato della robotica, i posti di lavoro collaborativi con

uomini e robot rappresenteranno un grande traino, grazie alla maggiore facilità di

implementazione e utilizzo, consentendo l’estensione dell’automazione in settori

dove un’integrazione efficace era finora considerata impossibile. Naturalmente si

discute molto dell’impatto che la diffusione dei robot potrà avere sull’occupazione:

in ogni caso negli ultimi secoli, ogni grande rivoluzione industriale ha prodotto un’e-

conomia più forte, non più debole. È innegabile che ogni rivoluzione abbia reso su-

perflue alcune tipologie di lavori o mestieri. Tuttavia il progresso ha creato molta più

occupazione e la perdita di posti di lavoro è stata limitata alle mansioni obsolete, con

un effetto complessivo di aumento dei posti di lavoro, soprattutto in nuovi settori

nati proprio grazie all’innovazione di nuove tecnologie. Si realizzerà molto proba-

bilmente un nuovo tipo di economia focalizzata sulla creatività dell’uomo, piuttosto

che sulla sua produttività.

Con la diffusione dei robot collaborativi assisteremo a un drastico cambiamento nel

modo in cui l’attività manifatturiera verrà automatizzata e gestita in futuro. Vedremo

anche una svolta nel modo di lavorare degli esseri umani e nel tipo di lavori che ven-

gono considerati ‘adeguati’. Con l’introduzione dei robot collaborativi riconosciamo

il fatto che uomini e robot hanno ciascuno i propri punti di forza e, quando in modo

coordinato lavoreranno insieme, i luoghi di lavoro saranno più flessibili, forniranno

prodotti di qualità migliore con meno risorse, garantiranno maggiore sicurezza, mi-

glioreranno la qualità di vita degli stessi lavoratori e aumenteranno la competitività

delle aziende.

Q

Che futuro per il

binomio automazione

e robotica?

Stefano Maggi

Comitato tecnico Automazione Oggi e Fieldbus&Networks

GIUGNO-LUGLIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 399