Secondo il risultato dell’indagine congiunturale realizzata dall’Ufficio studi di Acimall, l’associazione confindustriale del settore delle tecnologie per la lavorazione del legno e dei suoi derivati, nel secondo trimestre 2016 gli ordini sono cresciuti del 21,2% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Il trend positivo degli ultimi periodi, dunque, prosegue, sempre determinato dal traino dei mercati esteri, i cui ordini crescono del 17,2%. Molto buona, in termini percentuali, anche la dinamica della domanda italiana (+30,4%), che però risente ancora e fortemente dei record negativi degli anni di più profonda crisi.
La variazione del fatturato rispetto ai primi tre mesi del 2016 è del 9,9%: il carnet ordini è pari a 3 mesi e i prezzi hanno registrato una variazione dell’1,4% dal primo gennaio a oggi. Secondo l’indagine qualitativa il 47% degli intervistati indica un trend di produzione positivo, il 47% stabile, il 6% in calo.
Occupazione stazionaria secondo il 59% del campione, in aumento per il 35%, in diminuzione per il restante 6%. Le giacenze risultano stabili dal 70% delle interviste, in aumento per il 18% e in diminuzione nel restante 12%. Per quanto concerne l’immediato futuro, dall’indagine previsionale emerge un certo ottimismo sul 2016: il 47% degli intervistati crede in una crescita ulteriore degli ordini dall’estero, mentre per il 53% resteranno stazionari (saldo pari a 47). Di diverso tono il sentiment per il mercato nazionale, in calo per il 6% del campione, stabile per il 71, in crescita per il 23% (saldo pari a 17).