Mi piacerebbe proporre un accostamento tra due mondi all’apparenza completamente differenti, il mondo della sicurezza IT e quello culinario. Lo spunto di riflessione che voglio suggerire è se sia meglio un piatto unico, dove al suo interno troviamo mischiati primo, secondo e contorno, oppure un pasto completo, che permette a ogni singola pietanza di esprimere al meglio le sue caratteristiche e proprietà, evidenziando lo studio che lo chef ha compiuto per crearla e l’impegno profuso nel prepararla, scovando gli ingredienti migliori. Qual è il piatto che soddisferà di più il nostro palato e che ha maggiori probabilità di essere riconosciuto e premiato?
Il mondo della security ha i suoi chef, ma anche i cuochi allo sbaraglio. Si possono trovare quelli che si occupano un po’ di tutto, ma anche i professionisti, che studiano e lavorano in modo specifico per risolvere le problematiche che ogni giorno vengono scoperte. È grazie a questi esperti e al loro lavoro puntuale che il mondo digitale rimane sicuro e come avviene per i grandi chef, anche questi professionisti ricevono i giusti riconoscimenti.
L’ultimo caso, ha visto Apple porgere gli omaggi ai ricercatori di Zero Day Initiative, l’unità Trend Micro specializzata nella scoperta delle vulnerabilità zero day, per aver contribuito in maniera efficace alla sicurezza di iOS 11.4.1.
Per tornare all’accostamento della security col mondo culinario, la riflessione da compiere è se sia meglio garantire la sicurezza dei dati e delle aziende con un piatto unico o attraverso la portata di uno chef stellato, che soddisfi al meglio il palato.
Osservando l’evoluzione dei costumi relativi al cibo, si è passati dal cibo ‘povero’ e casareccio a quello dei fast food, per poi scoprire che le sue proprietà potevano essere dannose. Si è quindi tornati a parlare di cibo più sano, di ‘km 0’ e presidi slow food, dove il cibo viene valorizzato per il suo reale valore e non per la sua comodità nel reperirlo o velocità nel consumarlo.
Anche la security ha visto un’evoluzione simile, all’inizio sono nate realtà specializzate in singoli prodotti come firewall, IDS/IPS, content security ecc. In seguito però abbiamo assistito a una ‘svolta fast food’ o All_In_One, dove l’obiettivo non è essere specializzati in qualcosa, ma guadagnare quote di mercato senza curare i dettagli, senza preoccuparsi quindi che il proprio piatto sia veramente buono e sano.
Trend Micro, che quest’anno festeggia 30 anni di attività, è sempre stata fedele alla sua scelta iniziale di occuparsi specificatamente di security, cercando quindi di offrire piatti di valore e stellati al mercato. Oggi ad esempio, continuiamo a offrire un prodotto su misura e focalizzato nell’area IPS/IDS attraverso Tipping Point, anche se può sembrare una scelta contro corrente. Ma come testimoniano i riconoscimenti da Apple e per concludere il parallelismo con la cucina, è bello vedere quando i nostri ingredienti sono riconosciuti come sani e di qualità, oltre che come valore aggiunto, anche dagli altri produttori di materie prime.