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Pilz festeggia un anno record e guarda con fiducia al 2022ERT

Che il tema della sicurezza sia questione di DNA in Pilz lo si capisce subito, così come si percepisce quello spirito di famiglia, di comunità, che da sempre la contraddistingue nonostante una presenza ormai globale. Ancora azienda a condizione familiare, ha saputo mantenere vivo il senso delle relazioni, il legame non solo con clienti e partner ma anche e soprattutto con i dipendenti e chi l’azienda la vive ogni giorno rendendola ‘unica’ con il proprio lavoro e la propria creatività.

“Questi ultimi anni non sono stati facili per noi, ci hanno messo a dura prova” esordisce Susanne Kunschert Pilz, managing partner di Pilz GmbH, in occasione di un recente incontro stampa. “I risultati ottenuti nel 2021 però confermano l’efficacia dei nostri sforzi. Insieme siamo riusciti a rispettare i piani. Pilz non solo si è dimostrata resistente alla crisi ma ne sta uscendo addirittura rafforzata. Dobbiamo ringraziare l’instancabilità, la flessibilità e soprattutto la forza innovativa dei nostri dipendenti. Io e mio fratello siamo molto riconoscenti per questo”.

Dall’attacco hacker che ha bloccato quasi del tutto la comunicazione aziendale, alla crisi economica innescata dalla pandemia, con il suo impatto dirompente sulla produzione, per arrivare alle difficoltà di approvvigionamento odierne, dai materiali ai trasporti, particolarmente evidenti dall’estate, Pilz ha superato un ostacolo dopo l’altro, con la caparbietà e lo spirito innovativo che è proprio di chi ci mette passione in quello che fa. “Come abbiamo fatto? Prima di tutto grazie alla rete creata dai nostri siti produttivi a Ostfildern, Jintan (Cina) e Betschdorf (Francia) e alla standardizzazione delle procedure grazie alle quali abbiamo potuto gestire con estrema flessibilità la produzione contrastando i problemi di consegna”.

“Un secondo punto di forza è dato dalla task force ‘Security of Supply’ composta da più reparti. Il reparto Acquisti si coordina con i fornitori per evitare ‘colli di bottiglia’ e cercare fonti di approvvigionamento supplementari, mentre il reparto Sviluppo certifica componenti e materiali alternativi. Il reparto Tecnica di produzione gestisce l’impiego dei componenti (scarsi) e il reparto Produzione adegua con la massima flessibilità le procedure e, in presenza di una buona disponibilità di componenti, lavora in tempi brevi anche su più turni. Il reparto Vendite infine cura i rapporti con il cliente e lo informa di tutti gli sviluppi, anche nel caso in cui vi siano ritardi di produzione o consegna, in modo da trovare insieme soluzioni alternative” rivela Kunschert.

Così i problemi diventano opportunità e per ovviare alla mancanza della resina plastica verde che tradizionalmente ricopre i relè di sicurezza Pilz, da metà settembre 2021 il design è stato rivisto e la custodia è diventata di plastica trasparente, senza limitazioni tecniche per i clienti. Un successo. “La modifica alla custodia è stata realizzata in tempi record e in stretta collaborazione con gli organismi di competenza TÜV, UL, CQC, Kosha ed EAC” spiega la managing partner.

Un 2021 da record
Durante l’esercizio 2021 il Gruppo Pilz ha raggiunto un fatturato record, il che pone ottime prospettive per il futuro. Nello specifico, l’azienda ha raggiunto la quota di 348,4 milioni di euro, registrando un aumento del 21,7% rispetto all’anno precedente, superando quanto ottenuto nell’anno pre-crisi 2018. Nello specifico, sono 2,4 milioni le unità realizzate, una quantità mai raggiunta prima. La quota export, praticamente invariata rispetto all’anno scorso, si attesta intorno al 75,2% registrando una crescita particolarmente sostenuta nella regione Asia-Pacifico dove Cina, Corea e Giappone sono i Paesi con gli incrementi maggiori in termini di fatturato.

L’intralogistica è un settore emergente insieme a quello dell’automazione e non solo in Asia. “Anche in questo caso la sicurezza riveste un ruolo fondamentale il che fa ben sperare per le soluzioni Pilz” prosegue Kunschert. “Anche l’Europa, nonostante la situazione di tensione per gli approvvigionamenti, ha registrato una crescita delle vendite a doppia cifra e ha chiuso il 2021 con un valore record per quanto concerne gli ordini”.

La gamma prodotti che nel 2021 ha conosciuto la crescita maggiore in Europa è quella dei sensori, dove Pilz ha guadagnato ulteriori quote di mercato, in particolare per le barriere fotoelettriche. “L’Europa mostra un fabbisogno elevato di soluzioni di sicurezza soprattutto nel campo degli impianti e delle macchine speciali in ambito automotive, ferroviario e semiconduttori” specifica Kunschert. “Per quanto concerne l’America, in tutti i mercati Pilz ha beneficiato della domanda crescente di beni di consumo come prodotti alimentari, bevande e generi voluttuari o prodotti per l’igiene, fornendo supporto sia nella realizzazione di nuove unità produttive, sia nel retrofit di impianti esistenti accrescendo ulteriormente le sue quote di mercato nell’ambito dei sensori e della tecnica di controllo (inclusi i relè)”.

Pilz sta infine puntando sulla tecnologia ferroviaria quale ambito ad alto potenziale di crescita e ha creato la nuova unità di business Railway che riunisce le attività mondiali di Pilz al fine di sviluppare strategicamente le soluzioni dedicate al settore ferroviario con le sue esigenze specifiche.

Un altro punto su cui l’azienda intende investire sono i servizi. La crescita della domanda di corsi online dovuta alla pandemia ha spinto l’azienda a potenziare l’offerta formativa con corsi sulla sicurezza delle macchine da poter fruire in rete.

Il 2022 sarà ancora un anno difficile, secondo Kunschert, che guarda però al futuro con fiducia. Pilz punta ad aumentare l’organico, confermando altresì l’impegno sul programma di formazione interna. Nel 2021, 14 ‘apprendisti’ hanno iniziato il loro percorso professionale presso la sede centrale in Germania, tra loro anche sei studenti dell’Università statale cooperativa del Baden-Württemberg.

Lo ‘Spirito della Sicurezza’ nell’era della digital automation
Oggi in sempre più settori uomo e macchina operano fianco a fianco e condividono compiti e spazi di lavoro. È in questo ambito che la sicurezza assume un ruolo ancora più centrale diventando un facilitatore per la collaborazione uomo-robot. “Da un lato, la safety stimola la produttività sia dell’operatore, che può svolgere con maggiore tranquillità le sue mansioni sentendosi al sicuro, sia della macchina e/o impianto in quanto ne incrementa la disponibilità, dall’altro con la digitalizzazione sempre più spinta e l’importanza che i dati hanno assunto nell’era dell’IIoT e dell’Industria 4.0, la security pone nuove sfide alla protezione di uomo e macchina” sottolinea Thomas Pilz, managing partner dell’azienda.

“E se il livello raggiunto nella costruzione delle macchine e dall’industria in ambito safety è buono, altrettanto non si può dire purtroppo per quanto attiene alla security. Questo perché se non sono ‘padrone’ dei miei dati, sono in gioco l’azienda e la sicurezza del personale. Non c’è safety senza security e senza safety non c’è protezione per l’essere umano”.

Pilz è convinta che solo un approccio olistico di safety e security sia in grado di garantire la protezione di uomo e macchina. Pertanto, è imprescindibile implementare anche le misure di security direttamente nei dispositivi, per esempio nei sistemi di controllo. È quindi necessario considerare l’intero ciclo di vita del sistema. La security inizia dunque con lo sviluppo. Pilz svolge da sempre un’intensa attività di ricerca e sviluppo, alla continua ricerca dell’innovazione sia nei processi che nei prodotti.

Alla fine dell’anno, poco meno del 21% della sua forza lavoro a livello mondiale era impegnata in attività di R&D, specificatamente sul tema della sicurezza: “Come produttore di soluzioni di automazione sicure, ci concentriamo in egual modo sugli aspetti di safety e industrial security” spiega Pilz. Pertanto, TÜV Süd ha certificato lo sviluppo dei prodotti Pilz secondo la norma sulla sicurezza industriale IEC 62443-4-1.

Fiducia nel futuro
Nonostante l’acquisizione degli ordini sia rimasta finora a livelli record, l’approvvigionamento di componenti elettronici, metalli e granulati di plastica rimane estremamente difficile. Inoltre, la guerra in Ucraina fa presagire ulteriori aumenti dei costi delle materie prime e dei materiali. “I rapporti con i nostri clienti e partner commerciali ci danno forza, per cui guardiamo al futuro con fiducia, pur restando in ‘modalità crisi’” ha concluso Kunschert.