Come si crea uno ‘strato software’ che faccia realmente convergere IT e OT? Efficienza, sicurezza e interoperabilità sono le 3 parole chiave
A cosa ci riferiamo quando parliamo di Production & Management Integration Layer? È presto detto. Oggi, chi produce o eroga un servizio essenziale ha un controllo estremo sul processo (il campo) e spesso ha già sviluppato le potenzialità del cloud: cosa manca? Il layer di collegamento. La mera supervisione da sola (con le soluzioni HMI-Scada) a oggi non è più sufficiente per poter definire un impianto efficiente: i dati prodotti dal campo sono una miniera d’oro ma solo se vengono estratti, storicizzati, analizzati e soprattutto messi a disposizione con logiche che rispettino i principi fondamentali della sicurezza e del real-time. Per poter sfruttare al meglio queste potenzialità è assolutamente necessario creare un ‘layer intelligente’, che sarà dunque composto da diverse tecnologie e il cui ruolo sarà quello di collegare campo e cloud e abilitare tramite analytics e machine learning il miglioramento continuo: tutto questo ovviamente senza perdere di vista il tema della supervisione e controllo. Tutta questa apertura e scambio di dati ha però anche un lato oscuro: aprire significa esporre, ed è dunque fondamentale non sottovalutare l’aspetto relativo alla cybersecurity, soprattutto perché quello che sto proteggendo è il processo produttivo che non deve mai cadere nell’oblio del downtime non programmato.
Le 3 funzioni chiave (+1) del Production & Management Integration Layer
– Collega macchinari in rete: tramite cavo o wireless oggi praticamente qualsiasi macchinario (anche uno non governato da un PLC) può produrre dati relativi al suo utilizzo ed il suo ruolo all’interno del processo produttivo. Bisogna fare in modo che questo avvenga in maniera efficiente e sicura. – Supervisiona il processo: il cuore è il sistema Scada che (una volta collegati i macchinari) svolge la funzione di controllore segnalando in real-time potenzialità e problematiche (Alarm & Notification). Ma non è tutto qui, anzi, i dati raccolti e visualizzati vengono storicizzati all’interno di un database di processo che abilita le prime azioni di analisi e reportistica di primo e secondo livello.
– Trasmette dati e ottimizzazioni: i dati sono la vera ricchezza oggi, ma solo se gestiti nella maniera corretta. Mettere a disposizione i dati di processo può innescare meccanismi di miglioramento continuo, creare la base per progetti di machine learning, AI, ecc… insomma, siamo seduti sopra il nostro biglietto vincente ma, nel ‘muovere i dati’ nella nostra architettura, dobbiamo tenere conto del punto successivo.
– Abilita la cybersecurity industriale: quello della sicurezza OT è un tema fondamentale nella realizzazione di un’applicazione industriale. La convergenza IT/OT e la Digital Transformation stanno offrendo grandi possibilità ai clienti finali ma l’altro lato della medaglia vede superfici di attacco sempre più estese e minacce sempre più frequenti e pericolose. Quali sono dunque le tecnologie che ServiTecno ha selezionato sul mercato internazionale per rispondere a tutte queste tematiche? Andiamo con ordine partendo da quella che è la partnership più storica per noi, ovvero quella con General Electric.
GE Vernova: RE-Power the World with Proficy
La proposta commerciale di GE Vernova offre un’ampia gamma di tecnologie avanzate, tra cui Scada, analytics, machine learning e MES, progettate per soddisfare le esigenze dei mercati fortemente regolamentati come il settore farmaceutico e le utility. Tuttavia, queste soluzioni sono altrettanto adattabili e vantaggiose per qualsiasi processo produttivo e vertical all’interno del settore manifatturiero. L’obiettivo primario di queste tecnologie è migliorare la visibilità su macchinari e impianti industriali, consentendo un monitoraggio più accurato e in tempo reale delle operazioni. Ciò permette agli operatori di identificare rapidamente eventuali inefficienze o anomalie, e di intervenire tempestivamente per risolverle, riducendo i tempi di fermo e aumentando la produttività complessiva. Un altro aspetto cruciale della proposta è la creazione di un collegamento sicuro ed efficiente tra il plant floor e il cloud. Questo permette di trasferire in modo sicuro e affidabile i dati raccolti dagli impianti industriali verso piattaforme cloud per l’analisi avanzata e la gestione dei dati. Grazie a questa connettività, le aziende possono beneficiare di una maggiore flessibilità operativa, consentendo l’accesso ai dati critici da qualsiasi luogo e dispositivo.
OEE, machine learning e artificial intelligence
L’implementazione di queste tecnologie mira a incrementare l’OEE (Overall Equipment Effectiveness) in produzione, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e riducendo gli sprechi. Utilizzando dati storici e in tempo reale, gli algoritmi di machine learning integrati consentono di predire guasti e problemi potenziali, consentendo interventi preventivi per evitare costosi tempi di inattività non pianificati. L’adozione delle tecnologie proposte da GE Vernova non solo garantisce il rispetto delle normative di settore e l’ottimizzazione delle operazioni, ma anche una maggiore competitività attraverso l’innovazione e l’efficienza. Sia che si tratti di migliorare la qualità dei prodotti, ridurre i costi operativi o aumentare la soddisfazione del cliente, queste soluzioni offrono un valore tangibile per qualsiasi azienda impegnata nel miglioramento continuo delle proprie operazioni manifatturiere. Inoltre, vale la pena sottolineare l’importanza dell’applicazione dell’intelligenza artificiale (AI) e del machine learning nei sistemi industriali. Queste tecnologie consentono di analizzare grandi quantità di dati in modo rapido ed efficiente, identificando pattern e tendenze altrimenti non rilevabili. Attraverso l’AI e il machine learning, i sistemi industriali possono diventare sempre più intelligenti nel tempo, adattandosi alle condizioni in continua evoluzione e ottimizzando le operazioni in modo proattivo. Ciò significa una maggiore capacità di prevedere e risolvere i problemi, nonché una migliore capacità di ottimizzare le prestazioni complessive del sistema. In definitiva, l’integrazione dell’AI e del machine learning nei sistemi industriali rappresenta un passo avanti significativo verso l’Industria 4.0 e una maggiore efficienza e competitività nel panorama manifatturiero globale.
Auvesy-MDT: backup e Change Management per controllo e ripartenze degli impianti
In un contesto globale in cui la produttività e l’efficienza sono sempre più fondamentali per le realtà produttive, una gestione efficace dell’infrastruttura OT (Operational Technology) è indispensabile. Aggiungendo la necessità di gestire in modo efficace una mole sempre maggiore di dati operativi, diventa evidente il bisogno di affidarsi a strumenti innovativi, che sappiano prendere il meglio delle funzionalità già note nel contesto IT ed estenderle alle operazioni. Qui entra in gioco octoplant di Auvesy – MDT, una piattaforma software modulare progettata per ottimizzare la gestione dei dati OT, garantendo efficienza, sicurezza e continuità nella produzione: uno strumento unico per il backup, la gestione degli asset e dei dispositivi, oltre a funzionalità avanzate come business intelligence e compliance management e permettendo, di fatto, alle imprese di ottenere un vantaggio competitivo derivante dal completamento agile ed efficace del cammino di convergenza.
Funzionalità chiave di octoplant
Vediamo in dettaglio le principali caratteristiche distintive di octoplant per la gestione delle risorse OT e il loro monitoraggio.
– Gestione degli asset e dei dispositivi: octoplant consente una gestione completa e dettagliata degli asset e dei dispositivi all’interno di un impianto industriale. Questo include la possibilità di organizzare, monitorare e registrare la storia dei cambiamenti, aumentando significativamente la visibilità e il controllo sull’ecosistema di automazione.
– Backup e monitoraggio dei cambiamenti: la piattaforma abilita la creazione di backup automatici e fornisce aggiornamenti tempestivi su cambiamenti pianificati o improvvisi, con piena visibilità di eventuali deviazioni dalla norma. Questo aspetto è cruciale per ridurre i tempi di inattività e per ripristinare rapidamente le configurazioni appropriate.
– Business intelligence e analisi dati: attraverso strumenti di business intelligence, octoplant consente una valutazione coerente dei dati, offrendo insight preziosi per la presa di decisioni data driven. La capacità di analizzare e interpretare i dati è fondamentale in un ambiente di produzione che si fa sempre più complesso e interconnesso.
– Compliance management e protezione dalle minacce: in un settore dove la conformità normativa e i rischi di sicurezza informatica sono preoccupazioni costanti, octoplant offre una gestione della compliance senza soluzione di continuità e protezione affidabile dalle minacce, garantendo così una protezione completa dell’impianto.
Stratus: 99,999% di uptime insieme all’Edge Computing di ultima generazione? Si può
L’Edge Computing, con la sua capacità di ridurre la latenza e migliorare l’efficienza nella movimentazione di grandi quantità di dati, sta diventando fondamentale nell’infrastruttura tecnologica. Una delle novità più rilevanti è la crescente integrazione con reti 5G, che permettono una trasmissione dati ancora più veloce e affidabile, anche dove le coperture attraverso mezzi fisici sono assenti o inefficienti. Questo sta aprendo la strada ad applicazioni in tempo reale in settori come la sanità, l’automazione industriale e i trasporti, grazie in particolare a quello che viene definito Edge Computing ad alte prestazioni, utilizzabile per la completa gestione di impianti non presidiati o scarsamente presidiati. Un tema che unisce un paradigma già noto, quello di Industria 4.0, in cui OT e IT sono connessi, con l’adozione di tecnologie in grado di gestire macchine e impianti in maniera autonoma. Questo è reso possibile dalla potenza di calcolo e capacità di storicizzazione disponibili oggi e aumenta la disponibilità fino al 99,999% di Uptime, creando nello stesso tempo un bridge sicuro ed efficiente verso il cloud o la rete entreprise. In pratica, il concetto di 4.0 ci ha già abituato al concetto di collegamento tra OT e IT (e dunque di Edge) ma il prossimo step è di adottare tecnologie in grado di gestire macchine e impianti in maniera autonoma (con potenza di calcolo e di storicizzazione adeguata), aumentando la disponibilità fino al 99,999% di uptime e contemporaneamente creando un bridge sicuro ed efficiente verso il cloud o la rete enterprise.
ztC Edge: la soluzione di Stratus Technologies Zero-touch
Edge Computing è la soluzione perfetta per gestire fino ad un massimo di 10.000 I/O: la soluzione è pensata per il settore farmaceutico, Food&Beverage, chimico, petrolio, gas e altri vertical fortemente regolamentati o di importanza critica. Giunto alla seconda generazione, ztC Edge by Stratus Technologies è pensato per una gestione condivisa tra OT (Operation Technologies) e IT (Information Technologies): ztC Edge rende semplicissime le procedure di installazione e ancora più facile è la sua gestione sia in locale sia da remoto, anche per quanto riguarda il monitoraggio e l’assistenza sulla soluzione stessa. Se pensiamo all’automonitoraggio, all’autoprotezione e all’autosincronizzazione, ztC Edge consente alle aziende di risparmiare tempo e denaro. Grazie alla virtualizzazione integrata, alla protezione automatizzata, all’interoperabilità industriale, alla gestibilità OT e alla manutenzione sul campo, ztC Edge consente la distribuzione rapida e semplice di applicazioni Edge virtualizzate sia in HA, sia in FT.
Claroty: anomaly detection
La trasformazione digitale e la convergenza delle infrastrutture di rete aprono le porte a potenziali criticità. Come proteggere nel modo migliore i sistemi ICS? Approfondiamo il tema. I sistemi di controllo industriale o Industrial Control Systems (ICS) sono oggi sempre più evoluti. Un percorso di sviluppo reso possibile dalla digitalizzazione e dalle tecnologie 4.0. Questa evoluzione, tuttavia, porta con sé nuove vulnerabilità. La convergenza tra reti IT, OT, IoT e ICS dà vita a infrastrutture che non sono più rigidamente separate come un tempo. Il rilevamento delle anomalie è essenziale per individuare vulnerabilità nascoste all’interno di un sistema industriale; vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate da attaccanti esterni o interni per compromettere la sicurezza dell’ambiente industriale. Identificare queste anomalie consente alle organizzazioni di correggere i problemi di sicurezza prima che possano essere sfruttati da potenziali minacce. Le vulnerabilità possono riguardare sia software e sistemi operativi obsoleti, che devono essere aggiornati, sia configurazioni errate o aperture non necessarie nei firewall e nei sistemi di protezione. Il rilevamento delle anomalie, inoltre, è vitale per identificare obsolescenze all’interno dell’infrastruttura industriale. Le tecnologie e i dispositivi di fabbrica tendono a diventare obsoleti nel tempo, con supporto limitato o addirittura cessato da parte dei produttori. L’obsolescenza può rappresentare una minaccia alla sicurezza, in quanto tali dispositivi potrebbero essere vulnerabili ad attacchi noti e non corretti. Rilevare le anomalie legate all’obsolescenza consente di pianificare la sostituzione o l’aggiornamento di dispositivi critici prima che diventino un punto debole nel sistema.
Skkynet: trasmissione sicura del dato
In un’epoca in cui i Big Data generano volumi di dati e informazioni elaborate e memorizzate sempre crescenti, diventa fondamentale implementare e mettere in atto misure volte a preservare l’integrità dei dati (Data Integrity) raccolti. Per garantire la sicurezza dei dati, è importante quindi comprendere cosa si intende con ‘integrità dei dati’ e quali step siano necessari per garantirla.
Skkynet, la soluzione canadese per la trasmissione sicura del dato
Skkynet è la nuova tecnologia per IoT industriale che permette di creare reti locali e geografiche con comunicazioni sicure e veloci, permettendo di collegare sensori, dispositivi e macchinari presenti sul territorio per realizzare architetture e soluzioni per l’Industry 4.0. Grazie allo speciale protocollo Dhtp, sviluppato appositamente da Skkynet, è possibile realizzare comunicazioni realtime a bassissima latenza (si possono gestire più di 50.000 variazioni al secondo) anche nelle configurazioni in cloud. Si possono trasmettere i dati ovunque e in maniera sicura, quindi una comunicazione sicura dei dati in tempo reale per l’IoT industriale e l’Industry 4.0. Skkynet risulta quindi essere: – Versatile – Uno strato di middleware industriale in grado di connettersi con qualsiasi sistema Scada o altre tecnologie ICS. – Realtime – Fornisce connettività in tempo reale da e verso il campo per la visualizzazione e l’interazione in realtime. – Dashboard unica – Visualizzazione unificata per tutti i dati anche se provenienti da fonti differenti. – Sicuro – Nessuna porta firewall in entrata aperta, nessuna VPN e supporto per proxy.
ServiTecno – www.servitecno.it