marzo 2014
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@lurossi_71
luca.rossi@fieramilanomedia.itRediscovering ‘ItalianPride’
On the 1st of May, the curtainwas lifted on
the stage of ExpoMilano 2015.The global
event was preceded bymonths of controversy,
sometimes justified andmuchmore often driven
by simple defeatism.This would appear to
contradict the slogan chosen to characterize our
presence at the Expo: at the intersection of the
two avenues that cut through theWorld’s Fair,
standing taller than the others, is the Italian
Pavilion, whose motto is ‘Italian Pride’. An
apparent contradiction that captures an age-
old habit that often distinguishes us Italians:
that of denigrating ourselves and somehow
taking just a little bit of pleasure in it.
Leaving aside any stale nationalism, which in
a globalizedworld has been rendered obsolete
by history, we Italians should learn to value our
talents rather than fixating on our limits.This is
the country that is home tomost of the world’s
artistic heritage and the cradle of a culture that
dates backmillennia, universally acknowledged
as a veritable fountain of industrial creativity
and innovative design.This is best expressed
in the interview that opens this issue by
Gianfranco Zoppas, one of the menwho have
defined the Italian entrepreneurial spirit of
the past fewdecades: ‘Let us give the younger
generations a chance to dream’. But to see the
future clearly theymust be firmly rooted in their
past.The awareness of the past, along with the
desire for their own future, requires courage.
The courage to take responsibility to build their
own tomorrowwith their own hands. A courage
that sometimes requires us to change in order
to not surrender: to change the dynamics that
have paralyzed the labor market, to incentivize
young people to embrace the beauty of going
into business, to fight against corruption and
labyrinthine bureaucracy, to bet with conviction
on research and innovation.
To build our future, we must start fromhere,
with courage and ‘Italian pride’, to teach our
young talents what it is to dream.
Riassaporiamo ‘Orgoglio Italia’
All’inizio di maggio si è alzato il sipario sul palcoscenico di Expo Milano 2015.
L’evento mondiale è stato preceduto da mesi di polemiche, talvolta sacro-
sante molto più spesso dal semplice retrogusto di disfattismo. Un’apparente
contraddizione con lo slogan scelto per connotare la nostra presenza in Ex-
po: al centro delle due dorsali che tagliano l’area dell’Esposizione Universale si
staglia, più alto degli altri, Padiglione Italia il cui motto distintivo è ‘Orgoglio
Italia’. Una contrapposizione apparente, appunto, ma che coglie nel segno un
antico timbro che contraddistingue spesso noi italiani: il vezzo di autodeni-
grarci, quasi con compiacimento.
Al netto di uno stantio nazionalismo, che in un mondo globalizzato appare
ormai superato dalla Storia, noi italiani dovremmo imparare a valorizzare di
più i nostri talenti piuttosto che esaltare i nostri limiti. Questo è il Paese che
ospita la maggior parte del patrimonio artistico mondiale e culla di cultura
millenaria, riconosciuto unanimemente come sorgente da cui zampilla creati-
vità industriale e gusto per il design. Dice bene nell’intervista che apre questo
numero Gianfranco Zoppas, uno degli uomini che hanno fatto l’imprenditoria
degli ultimi decenni in Italia: ‘ridiamo un sogno alle nostre giovani generazio-
ni’. Ma per scrutare saldamente il proprio futuro occorre avere ben salde le
radici nel proprio passato. La consapevolezza del passato, insieme al desiderio
del proprio futuro, impone coraggio. Il coraggio della responsabilità di costru-
ire con le proprie mani il proprio domani. Il coraggio che talvolta ci impone
il cambiamento per non soccombere: nelle dinamiche che hanno ingessato il
mercato del lavoro e nell’incentivare i giovani alla bellezza dell’intraprendere,
nella lotta al malaffare e alla pachidermica burocrazia, nella convinta scom-
messa su ricerca e innovazione.
Per costruire il nostro futuro si parte da qui. Costruirlo con coraggio e ‘Orgo-
glio Italia’, per far riassaporare ai nostri giovani talenti il loro sogno.